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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

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Solvay, grave inquinamento sotto lo stabilimento di Rosignano PDF Stampa E-mail
Scritto da Maurizio Marchi   
Martedì 15 Maggio 2018 14:27

Medicina democratica

Relazione parlamentare, un piccolo squarcio di luce, che va allargato

“Excusatio non petita, accusatio manifesta” diceva una celebre massima latina, che tradotta sembra adattarsi bene all’intervento di Davide Papavero, direttore della Solvay di Rosignano: “Chi si scusa si accusa”. Il direttore, nell’intento di minimizzare quanto emerso nella Relazione parlamentare del 28.2.18 (in estrema sintesi, falde idriche gravemente inquinate sotto lo stabilimento) di fatto conferma quanto già si sapeva. «Sulla base delle evidenze documentali e analitiche e dei riscontri nel tempo, è emerso che in passato l’attività dello stabilimento ha causato una estesa situazione di inquinamento delle acque sotterranee, sia superficiali che profonde. Gli interventi attivati negli anni hanno consentito di scongiurare una deriva particolarmente grave del fenomeno di inquinamento in atto, legato a una contaminazione storica, contenendo i danni più rilevanti dell’area interna allo stabilimento», afferma la relazione parlamentare, con una buona dose di ottimismo. Il percorso di bonifica sarebbe iniziato tra il marzo e il novembre 2001  quando – è bene ricordarlo – si stava preparando con tutte le parti in causa (Solvay ed istituzioni)– sotto l’egida del ministro Matteoli – l’accordo di programma del 2003, che avrebbe consentito a Solvay di continuare a scaricare gratis il grosso dei propri rifiuti in mare, accordo che a tutt’oggi non è rispettato, se non in minima parte (non sui rifiuti), ed in virtù del quale accordo Solvay incassò 30 milioni di euro dallo stato.

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dopo il giro d'Italia, Israele si prepara a farne uno in Iran ... PDF Stampa E-mail
Scritto da Maurizio Marchi   
Martedì 15 Maggio 2018 14:17

Israele, 200 armi nucleari puntate sull’Iran

L’arte della guerra. La rubrica settimanale a cura di Manlio Dinucci

 

Manlio Dinucci Il Manifesto

EDIZIONE DEL

15.05.2018

 

La decisione degli Stati uniti di uscire dall’accordo sul nucleare iraniano – stipulato nel 2015 da Teheran con i 5 membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu più la Germania – provoca una situazione di estrema pericolosità non solo per il Medio Oriente.

Per capire quali implicazioni abbia tale decisione, presa sotto pressione di Israele che definisce l’accordo «la resa dell’Occidente all’asse del male guidato dall’Iran», si deve partire da un fatto ben preciso: Israele ha la Bomba, non l’Iran.

Sono oltre cinquant’anni che Israele produce armi nucleari nell’impianto di Dimona, costruito con l’aiuto soprattutto di Francia e Stati Uniti. Esso non viene sottoposto a ispezioni poiché Israele, l’unica potenza nucleare in Medioriente, non aderisce al Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari, che invece l’Iran ha sottoscritto cinquant’anni fa.

 
Solvay ha inquinato anche le falde sotterranee PDF Stampa E-mail
Scritto da Maurizio Marchi   
Sabato 12 Maggio 2018 11:27

lo attesta la Relazione della Commissione parlamentare (allegata integralmente) a pag. 143. Si leggano anche i molti altri illeciti avvenuti in Toscana sotto gli occhi "distratti" delle istituzioni.

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a due anni dalla morte di Luigi Mara PDF Stampa E-mail
Scritto da Maurizio Marchi   
Domenica 13 Maggio 2018 10:28

la lotta per la salute a partire dai luoghi di lavoro, a proseguire sui luoghi di vita. Due anni fa, il 12 maggio 2016, moriva un gigante, Luigi Mara, quasi sconosciuto sui grandi media: un uomo rigoroso e di eccezionale coerenza e lucidità, dopo una vita di lotte per la salute in fabbrica e fuori. Il modo migliore per ricordarlo è sostenere Medicina democratica sui territori, contro tutte le nocività.

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l'eccidio di Aldo Moro e la sua scorta PDF Stampa E-mail
Scritto da Maurizio Marchi   
Mercoledì 09 Maggio 2018 08:34

In questi giorni si moltiplicano i "servizi" televisivi sulla vicenda Moro, non sempre disinteressati, quasi mai esaurienti.

Con questo post vogliamo dare un contributo, andando alla FONTE, pubblicando la Relazione integrale della Commissione parlamentare "Fioroni" e ascoltando il video di Gero Grassi, parlamentare PD  facente parte della Commissione stessa, una sorta di sunto della Relazione.

In troppi vollero la morte di Aldo Moro.

https://www.youtube.com/watch?v=FO37T7MMER0

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