Tra circa due settimane il Consiglio regionale approverà il Piano Regionale Qualità Aria (PRQA): l'aria con l'acqua è l'elemento di contaminazione della salute più diffuso e pervasivo. Questo aspetto è rilevato nella Proposta PRQA di Novembre 2017 , che tuttavia non arriva a conclusioni coerenti: centrali geotermiche, inceneritori, discariche (metano ed altro), la concia di pelli, il settore cartario, il settore industriale SONO APPENA SFIORATI NELLA PROPOSTA DI PIANO, peraltro senza misure serie ed incisive (ad esempio chiusura e riconversione A FOTOVOLTAICO E IDROGENO delle centrali geotermiche).
Da domani Monica ed io scriveremo e manderemo a tutti gli indirizzi una bozza di critica al Piano, che ogni realtà territoriale potrà assumere, cambiare, integrare, ecc, e mandarla tempestivamente in Regione. Particolare attenzione nella Proposta regionale è rivolta alle emissioni da traffico e da riscaldamento (e come poteva essere diversamente ....), comunque anche su questo settore ci sono aspetti da approfondire e criticare. Infine le "buone intenzioni" regionali devono fare i conti con la limitatezza dei fondi per i maggiori controlli, e quindi con tempi lunghi (talvolta TROPPO lunghi), incompatibili con la difesa della salute.
Tutti i comitati, le associazioni, i cittadini sono chiamati ad esprimere con forza le loro richieste, mettendo in campo tutte le conoscenze e le esperienze dal basso sull'aria inquinata, come e più di quanto non sia stato messo in campo di recente sui rifiuti, che nella mala gestione ambientale e sociale sono solo un pezzo.
Monica Pecori e Medicina democratica sono disponibili ad ogni interlocuzione e collaborazione in questo percorso, che purtroppo anche stavolta sarà obbligatoriamente ristretto nei tempi.
Buona lettura e buon lavoro. FATE GIRARE, SE VOLETE.
PS si noti quanto scrive la Proposta sulla Piana FI PT PO: inceneritore e allungamento della pista di Peretola non sono neanche messe in discussione, o sull'elettrificazione delle banchine del porto di Livorno : avanti ADAGIO.
MD scrive a tutti i sindaci della Val di Cecina
Scritto da Maurizio Marchi
Giovedì 22 Febbraio 2018 18:43
Medicina democratica
Bulera e Possera, non si mercanteggia sulla salute
Con la conferenza dei servizi (riunione di tutte le istituzioni interessate) del 9 gennaio 2018 sembra posta la parola fine sul lungo braccio di ferro sulla soprelevazione di 11 metri della discarica di Bulera: la Società Chimica Larderello sgancerà 400.000 euro per proteggere dai veleni del torrente Possera il campo pozzi ASA di Puretta, ci passerà come azienda “disponibile e responsabile”, mentre l’acqua del fiume Cecina resterà in preda fino alla foce delle esondazioni possibili della discarica tossica.
Il Governo, che nel periodo elettorale resta in carica per il «disbrigo degli affari correnti», sta per assumere altri vincolanti impegni nella Nato per conto dell’Italia. Saranno ufficializzati nel Consiglio Nord Atlantico, che si svolge il 14-15 febbraio a Bruxelles a livello di ministri della difesa (per l’Italia Roberta Pinotti).
L’agenda non è stata ancora comunicata. È però già scritta nella «National Defense Strategy 2018», che il segretario Usa alla Difesa Jim Mattis ha rilasciato il 19 gennaio. A differenza dei precedenti, il rapporto del Pentagono è quest’anno top secret. Ne è stato pubblicato solo un riassunto, sufficiente comunque a farci capire che cosa si prepara in Europa.
controlli sanitari alla popolazione esposta all'inquinamento da geotermia
Scritto da Maurizio Marchi
Giovedì 22 Febbraio 2018 18:32
Medicina democratica chiede all'ARS l'estensione dello studio INVETTA alla popolazione dell'area geotermica nord
Estendere lo studio INVETTA anche alla popolazione della val di Cecina esposta alle emissioni geotermiche
L’Agenzia regionale sanità ha lanciato circa un anno fa un’ “Indagine di biomonitoraggio e valutazioni epidemiologiche a tutela della salute nei territori dell’Amiata.”, in sigla INVETTA, che prevede analisi del sangue e delle urine su 2000 persone residenti sull’Amiata esposte all’inquinamento della geotermia. Sono previsti anche analisi di funzionalità respiratoria (spirometria), cardiovascolare (mappe di rischio), renale ed endocrina.
Progetto Ecogest a Larderello, un’altra conferma della non rinnovabilità della geotermia, ed altro
La Ecogest srl di Ospedaletto (Pisa), capitale sociale 10.000 euro, tre dipendenti, ha presentato un progetto in Regione per istallare un impianto di trattamento rifiuti pericolosi e non a Larderello, nell’area della ex centrale Enel GP “Larderello 2”: 7500 tonn/anno di rifiuti pericolosi di trivellazione e 6500 tonn/anno di rifiuti non pericolosi, ad uso esclusivo di Enel Green Power.
La prima considerazione da fare è questa: ma le centrali geotermiche non sono rinnovabili, oltre che sostenibili ? evidentemente No, a partire dalla centrale “Larderello 2”, chiusa ed abbandonata da anni. E nemmeno riciclabile, magari perforando altri pozzi nei dintorni, segno evidente che tutto il campo geotermico di Larderello è stato sfruttato avidamente da decenni e non è più in grado di produrre fluidi caldi. E ancor peggio, perché Enel GP deve perforare nuovi pozzi ogni anno tanto da estrarre 14.000 tonn/anno di fanghi di perforazione, sia nell’area geotermica nord (30 centrali), sia nell’area geotermica sud Amiata (5 centrali)?