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La sinistra è finita in discarica?

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Non ce la date a bere

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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

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basta armi all'Arabia saudita !! PDF Stampa E-mail
Scritto da Maurizio Marchi   
Sabato 27 Ottobre 2018 10:28

Jamal Khashoggi è entrato in un consolato saudita per richiedere un permesso per sposare la donna della sua vita. E invece ne è uscito decapitato e fatto a pezzi con una sega.

Un omicidio orrendo, che però potrebbe portare un vero cambiamento in Arabia Saudita.

Il Principe ereditario Mohammed bin Salman cerca di proiettare un'immagine rassicurante -- ma lo fa mentre continua a bombardare bambini in Yemen, a incarcerare attivisti per i diritti umani… e ora forse è addirittura il mandante dell'orribile assassinio di un giornalista. Questo è un mostro, non un moderato.

Finalmente però i nostri governi sentono di dover fare qualcosa. La Germania ha annunciato che smetterà di vendere armi all'Arabia Saudita finché non ci sarà giustizia per Khashoggi, e anche l'Italia ci sta pensando! Toccare il commercio di armi sarebbe il modo migliore per influenzare i sauditi e la pressione sta aumentando anche su Regno Unito, Francia e Canada. Se lo faranno davvero, l'Arabia sarebbe costretta a un cambio radicale, e forse a deporre lo stesso principe Mohammed. Firma ora, facciamogli capire che il mondo ne ha avuto abbastanza:

Basta armi all'Arabia Saudita

 
sommergibili nucleari a Livorno, nessuno ne vuol parlare PDF Stampa E-mail
Scritto da Maurizio Marchi   
Venerdì 26 Ottobre 2018 17:31

Il portavoce della “Rete Civica Livornese contro la nuova normalità della guerra”  Franco Busoni

Tavolo per la Pace Jeff Hoffman

Livorno, 16 Ottobre 2018

 

Al responsabile Ufficio Protezione civile della Provincia di Livorno

Geom. Angelo Mollo

p. c. Prefettura di Livorno

Regione toscana

 

Consultando il documento dal titolo “Infrastrutture e Protezione- Piano provinciale di Protezione civile”, redatto per la Provincia di Livorno dall’ingegner Carlo Pierobon e dalla dottoressa Francesca Mela, il 19 marzo 2009, ci sembra di capire che “il quadro dei rischi”, elaborato dalla Provincia in base al disposto dell’art.9 L.R. n.67/2003, sarebbe presente nel “Programma di previsione e prevenzione protezione civile”, approvato con delibera del Consiglio provinciale n. 4 del 31 gennaio 2008.

Purtroppo, come risulta dall’allegato,  non risulta disponibile in rete tale delibera, forse per un disservizio temporaneo.

Si può immaginare comunque – e di questo si richiederebbe cortese conferma - che a questo “quadro” faccia riferimento quanto si trova alle finestre “rischi” del sito della protezione civile provinciale di Livorno.

Fra i rischi del territorio provinciale troviamo anche il rischio nucleare (http://www.protezionecivileprovincialivorno.it/index.php?option=com_content&view=article&id=65&Itemid=242 )

 

Dalla lettura della pagina tuttavia questo rischio farebbe capo a “impianti nucleari”, che nel seguito della pagina (“Conseguenze per la salute”) sono identificati con “centrali nucleari”.

Non troviamo invece nessun cenno al naviglio a propulsione nucleare che interessa il porto di Livorno, come risulta dalle lettere della Prefettura di Livorno in allegato.

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Ultimo aggiornamento ( Venerdì 26 Ottobre 2018 17:40 )
 
treno di cloroformio deraglia a Rapallo PDF Stampa E-mail
Scritto da Maurizio Marchi   
Giovedì 25 Ottobre 2018 16:24

Andava da Rosignano a Spinetta Marengo, ma Solvay precisa : non erano prodotti Solvay. E chi mai lo produce il cloroformio, che è uno dei quattro clorometani prodotti a Rosignano (cloruro metile, cloruro metilene, cloroformio, tetracloruro di carbonio) ? Poteva essere un'altra Viareggio .... Nelle foto si nota anche che in fondo al treno non c'è il  CARRO SCUDO.

AGGIORNAMENTO

Svelato l'arcano: non è Solvay, ma Inovyn (una scatola cinese nel parco industriale di Solvay di Rosignano, che ora produce cloroformio, nel vecchio impianto clorometani, come si evince dalla scheda di sicurezza di Inovyn.

Solvay ha venduto a Inovyn il vecchio impianto clorometani (anno di costruzione 1962) e la nuova elettrolisi a membrana (anno costruzione 2007), in un gioco di scatole cinesi, forse per pagare meno tasse, negli ultimi anni. E forse per allontanarsi molti rischi, ad esempio nel trasporto. Come ha venduto ad INEOS tutta la linea dell'etilene, con vecchio serbatoio in area archeologica ed impianto di polimerizzazione del 1958. Si è mantenuta solo la sodiera, il cloruro di calcio e l'acqua ossigenata, ultimamente potenziata. Anche le due centrali elettriche nel parco industriale sono di ENGIE. Ha un bel dire che non era un prodotto suo, quello contenuto nella cisterna deragliata a Rapallo.

IL TRASPORTO VIA TRENO è PIU' SICURO RISPETTO AI CAMION CISTERNA, MA OCCORRONO ATTENZIONI PARTICOLARI PER IL TRASPORTO DI MATERIALI PERICOLOSI, come la diminuzione della velocità dei treni nei centri abitati, e manutenzioni, ai mezzi e alla rete. Ed è obbligatorio il carro scudo in coda treno, forse sarebbe stato sviato questo, non la cisterna, che era l'ultima del treno.

 

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Ultimo aggiornamento ( Venerdì 09 Novembre 2018 09:24 )
 
video "No al rigassificatore Edison" PDF Stampa E-mail
Scritto da Maurizio Marchi   
Venerdì 26 Ottobre 2018 15:54
Inutile per l'economia, pericoloso per i cittadini, costoso per lo stato: non ha niente da dire il ministro Di Maio ?
Ecco il link del video:

https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=iuEk1hTJIHE

 
scarichi a mare di Solvay, alternative e soldi PDF Stampa E-mail
Scritto da Maurizio Marchi   
Giovedì 25 Ottobre 2018 11:07

Fu il mio esordio in MD, 27 anni fa, e resta ancora la pietra miliare per qualsiasi lotta contro gli scarichi a mare di Solvay: notare tra l'altro a pag. 5 dove Solvay dice che le sodiere sul mare hanno più prospettive delle altre: liberarsi dell'enorme quantità dei propri rifiuti in mare (gratis) è la migliore soluzione, per lei ovviamente, ma servono anche "a ripascere le spiagge" !! Solvay parla anche di "dighe o bacini di ritenzione" per raccogliere questi scarichi, per una spesa di 13 miliardi di lire (6,5 milioni di euro circa, non è una cifra esorbitante), quindi da escludere ... il Rapporto Solvay del 1983, che nell'articolo riassumo, è disponibile (circa 60 pagine, di cui una ventina trascurabili). Allego il frontespizio. Buona lettura.

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