Guai ai poveri
4 Febbraio 2019
di Giovanni Iozzoli (*)
Recentemente mi è capitato di attraversare i gironi grotteschi della sanità campana, un continente perduto e selvaggio dal quale tanti non sono tornati.
Quando si parla di “malasanità”, il senso comune non rappresenta adeguatamente la realtà: le formiche in bocca e le garze nello stomaco sono solo le vette sublimi, il guizzo poetico, si può dire, di un sistema che è nella sua quotidianità, nella sua ordinarietà, che riesce a dare veramente il peggio di sé. E’ una sanità di classe, i cui dispositivi di esclusione incidono ormai in misura notevole sulla distribuzione generale del reddito: sulle famiglie, in Campania e in tutto il martoriato mezzogiorno, sono stati scaricati i costi sociali, occulti e diretti, della massiccia ritirata del welfare sanitario; e il risultato, in termini di impoverimento assoluto e relativo, è tragicamente evidente.
|