Chernobyl 30 anni dopo. Pubblichiamo il dossier di "Mondo in cammino" del 2014
Sito mondo in cammino 30 Giu 14
IL VERO FALLOUT DI CHERNOBYL IN ITALIA: 300.000 VITTIME ECCO LE VERITÁ NON DETTE Premessa Continuare a parlare di Chernobyl non è provocazione né un mero esercizio accademico. Il vociare di professoroni e scienziati orientati a tranquillizzare, al passaggio della nube radioattiva in Italia, la gente o assecondare l’AIEA (Agenzia Internazionale Energia Atomica) ha smarrito il primo compito, cioè quello di dire la verità. Da anni, con le nostre poche forze ma con l’ostinazione della consapevolezza della pericolosità del nucleare, maggiormente subdola perché non percepita concretamente, continuiamo il nostro lavoro di controinformazione, anche a rischio di essere insultati o tacciati di creare allarmismo. Ma così non è! La minimizzazione messa in atto dall’AIEA, nel tentativo di rincuorare l’ignaro cittadino, ha causato un numero maggiore di vittime rispetto a quelle che avrebbero potuto essere salvate con una seria e responsabile prevenzione.
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