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GUARDIANE DELLA TERRA
La salute delle donne è il futuro del Pianeta
Appello per la tutela dell'ambiente e della salute, a partire dalle donne
IL CONTESTO
A fronte del crescente allarme della Comunità Scientifica e della stessa OMS circa i gravissimi rischi per la salute umana da inquinamento ambientale e delle specifiche ricadute di genere ad esso connesse dobbiamo purtroppo registrare gravi ritardi del nostro paese su questi versanti. L’Italia ha infatti ricevuto non solo pesanti infrazioni su questioni ambientali , ma ha anche attirato l’attenzione e le critiche delle istituzioni internazionali diverse volte negli ultimi anni rispetto al tema dell’uguaglianza di genere, con ripetuti richiami al rispetto degli obblighi internazionali assunti, alla promozione di una sostanziale parità di genere e al pieno godimento dei diritti fondamentali da parte delle donne;
In questo contesto la dimensione di genere delle questioni ambientali è un tema su cui da anni è avviata una riflessione che ha bisogno di divenire centrale nell'agenda politica – sia in termini di ricadute socio-sanitarie specifiche che di apporto femminile alla costruzione di movimenti di resistenza e all'elaborazione di proposte di gestione sostenibile di territori e risorse. Basti a farle da apripista l'osservazione - ormai risalente nel tempo - circa l’impatto asimmetrico delle problematiche ambientali sulla componente femminile della popolazione mondiale.
Esempi di gravi emergenze ambientali sul territorio italiano, con ricadute sulla salute della popolazione, possono essere riscontrati a partire dalle 57 (poi ridotte a 39) aree vaste contaminate che hanno ricevuto la denominazione di SIN (Siti di Interesse Nazionale); in questo ambito le analisi epidemiologiche come il Rapporto S.E.N.T.I.E.R.I. (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento) realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità, hanno mostrato risultati preoccupanti per l’incidenza di tumori correlati all’inquinamento ambientale. Tra i risultati diffusi dal Rapporto S.E.N.T.I.E.R.I. è possibile sottolineare, a mo' di esempio, il dato epidemiologico relativo alla città di Taranto (Rif. Rapporto Sentieri focus Taranto 2012) che rivela un'incidenza dell'80% superiore dei tumori del collo dell'utero e del 24% superiore dei tumori alla mammella rispetto alla media nazionale oltre al generalizzato aumento dei danni genotossici (patologie trasmesse da madre a feto)[1]; o nella Terra dei Fuochi dove,“per quanto riguarda la salute infantile è emerso un quadro di criticità meritevole di attenzione, in particolare si sono rilevati eccessi nel numero di bambini ricoverati nel primo anno di vita per tutti i tumori, e, in entrambe le province, eccessi di tumori del sistema nervoso centrale nel primo anno di vita e nella fascia di età 0-14 anni.[2]”
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