Salute, tra siccità e regali alle multinazionali
Centinaia di migliaia di famiglie e piccoli esercizi commerciali e turistici non avranno acqua corrente, nei prossimi mesi, in Toscana. Un disastro economico e sanitario annunciato. Il 2 aprile il presidente Rossi ha dichiarato lo stato di emergenza idrica, ma si è ben guardato dall’accennare al fatto che le responsabilità maggiori di questa emergenza vanno attribuite proprio alle politiche dissennate dei responsabili regionali ormai da decenni: sovra sfruttamento delle falde, inquinamento dei corsi d’acqua, cementificazione feroce, regalo dell’acqua alle grandi industrie (solo la raffineria ENI consuma acqua dolce quanto 5 città come Livorno), perdite dagli acquedotti di oltre il 40 %, nessuna politica della dissalazione dell’acqua di mare, ecc.
L’ultimo atto di violenza contro l’acqua e la popolazione si è consumato proprio poche settimane fa,
|