Contro il nucleare, per l'uscita dai combustibili fossili, contro l'impatto devastante della geotermia, costruiamo dal basso un
PIANO ENERGETICO ALTERNATIVO
Grazie al prezioso lavoro di una caro amico di Livorno, che ha tradotto lo studio di Greenpeace dall'inglese, esponiamo qui sotto le principali conclusioni. Nei prossimi giorni l'intero studio sarà disponibile.
Dopo ampio utilizzo di modelli al computer1, ivi comprese previsioni dettagliate su quanta elettricità può provenire da impianti di energia solare ed eolica in ogni ora dell’anno, La Battaglia delle Reti mostra che:
1. L’integrazione su larga scala di elettricità da fonti rinnovabili nella rete europea (68 per cento entro il 2030 e 99,5 per cento entro il 2050) è fattibile sia tecnicamente che economicamente con un elevato livello di sicurezza degli approvvigionamenti, anche nelle condizioni climatiche più estreme con poco vento e bassa radiazione solare. Ciò conferma ulteriormente la fattibilità di una visione del 100 per cento di elettricità rinnovabile. Rafforza anche i risultati di Energy [R]evolution2 di Greenpeace, che dimostra che soddisfare nel 2050 la domanda con il 97 per cento di energia elettrica rinnovabile costerebbe il 34 per cento in meno rispetto allo scenario di riferimento dell’IEA, e che entro il 2030 il 68 per cento di energia elettrica rinnovabile potrebbe produrre 1,2 milioni di posti di lavoro, 780.000 in più rispetto allo scenario di riferimento.
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