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La sinistra è finita in discarica?

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Non ce la date a bere

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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

SABATO 6 OTTOBRE INCONTRO PUBBLICO A LIVORNO PDF Stampa E-mail
Scritto da Maurizio Marchi   
Lunedì 01 Ottobre 2012 12:57

SABATO 6 OTTOBRE, ORE 17,30, EX CASERMA OCCUPATA

 VIA Adriana LIVORNO

 Incontro pubblico promosso da Medicina Democratica e Vertenza Livorno. Verranno approfonditi i seguenti argomenti:

 1)      Il progetto di megainceneritore a Livorno: il “fiore all’occhiello” del distretto delle nocività (M. Zicanu)

2)      La questione dello studio epidemiologico SENTIERI sugli effetti dell’inquinamento sulle popolazioni residenti in 44 siti fortemente inquinanti (ci sono Livorno e Piombino, ma manca Rosignano) (M. Marchi)

 3)      L’ILVA di Taranto: un caso isolato o la punta dell’iceberg? (A. Floridi)

 4)      I ticket sanitari decisi dalla Regione Toscana. (R. Rognoni)

 L’incontro vuole essere un momento di approfondimento e di dibattito in vista di iniziative di mobilitazione cittadina.

 Tutti sono invitati a partecipare

 Medicina democratica, sezione di Livorno e provincia

Vertenza Livorno, rete per la difesa dell’ambiente e della salute

 Livorno, 1/10/2012

 

 
Scapigliato esaurita: saremo noi in emergenza rifiuti ? PDF Stampa E-mail
Scritto da Maurizio Marchi   
Mercoledì 26 Settembre 2012 09:38

MEDICINA DEMOCRATICA

Movimento di lotta per la salute

Discarica esaurita: saremo noi “in emergenza” ? ci aspettano lacrime e sangue sui servizi comunali ?

Sarebbe veramente il colmo, ma ci stiamo rapidamente arrivando. Dopo decenni di risoluzione delle fasulle”emergenze” altrui (Firenze, Lucca, poi Napoli) da parte del Comune di Rosignano, per denaro, ci ritroviamo con una megadiscarica – tra l’altro da bonificare – in esaurimento, con il rischio concreto di trovarci  noi  - cittadini di Rosignano e della zona – in emergenza.

Ammesso e non concesso che il sito Scapigliato fosse adatto allo scopo, la discarica avrebbe potuto durare addirittura 450 anni se fosse stata utilizzata per i soli rifiuti urbani del Comune di Rosignano (20mila tonnellate l’anno) o almeno 150 anni per le 60mila tonnellate di Rosignano e dei comuni limitrofi, da Cecina ad Orciano: senza considerare i risparmi di spazio che si sarebbero potuti realizzare con una raccolta differenziata spinta, controllabilissima e fattibilissima in un comprensorio piccolo e conosciuto.

Abbiamo fotografato sabato 22 settembre la discarica dal lato di Orciano: la buca che stanno riempiendo ora è l’ultima possibile, a ridosso della recinzione est, fuori della quale ci sono i torrenti Motorno e Motornino, invalicabili , del cui inquinamento dovranno rendere conto.

La discarica ha raggiunto i suoi limiti fisici. A meno che con il sostegno, magari fatto passare per “costrizione” del super ATO tra tre mesi non riescano a cancellare i torrenti e riempire la loro valle di rifiuti. Cosa mostruosa, da tutti i punti di vista, idrogeologico e legale soprattutto.

Se è questa la folle idea che  nascondono, mentre avanzano  l’altrettanto folle idea del biodigestore da 20 milioni euro - che presuppone a sua volta decine d’anni di altri conferimenti di rifiuti “per ripagarsi”, la abbandonino  subito, perché sarebbe veramente troppo grossa.

Si preannunciano lacrime e sangue sul bilancio di Rosignano, drogato per decenni della entrate  di Scapigliato. E non solo: dal 1 gennaio scatteranno le multe per i comuni  non in regola con la raccolta differenziata, come il nostro: la Corte Costituzionale ha ribadito in luglio che le deroghe alla raccolta differenziata al 65% (qui ne siamo ben lontani) saranno illegittime, e le megamulte verranno scaricate sui cittadini.

Insomma , una caporetto su tutta la linea: come e perché tutto questo è potuto avvenire nel silenzio generale ?

 In questa foto del 22 settembre 2012 si vede il fronte di “coltivazione” attuale sulla destra. In basso, segnalati dalla vegetazione, scorrono i torrenti Motorno e Motornino, che a sinistra si congiungono. Verranno sommersi dai rifiuti ?

 26.9.12                                                                                                                              

                                                                                   Maurizio Marchi

                                   

 
LA SUBALTERNITA' DI ISTITUZIONI E SINDACATI METTE A RISCHIO I LAVORATORI SOLVAY PDF Stampa E-mail
Scritto da Maurizio Marchi   
Giovedì 13 Settembre 2012 06:28

MARCHI (MD)

«Solvay starebbe perforando cinquanta nuovi cavi»

CECINA «Incredibile, Solvay starebbe perforando 50 nuovi pozzi». È quanto sostiene Maurizio Marchi di Medicina Democratico. «Ci risulta - dice Marchi - che la Solvay stia perforando nell’area dello stabilimento e nei dintorni ben 50 nuovi pozzi ad una sessantina di metri di profondità. La cosa, se accertata, sarebbe di una gravità inaudita, per almeno tre ragioni principali. Primo: dato che le falde sono interconnesse, Solvay toglierebbe le ultime gocce d’acqua all’agricoltura, che per legge ha la priorità rispetto all’industria, tanto più in questa fine estate da tragedia. Secondo: fatto ancora più grave, si darebbe mobilità alle acque sotterranee inquinate da clorometani ed altro, rendendo possibile l’inquinamento dei pozzi Asa sulla parte terminale del fiume Fine. Tre: si accelererebbe l’ingressione del cuneo salino, già in atto da tempo». Marchi chiede. «Chi ha dato il permesso a Solvay di perforare questi pozzi? Sindaco e Provincia ne sanno qualcosa? Non tacciano per nascondere la loro pluridecennale subalternità a Solvay». (da iL TIRRENO 13.9.12) seguono altri articoli sullo stesso giornale.

IL DISSALATORE DA CUI SOLVAY TRAGGA ACQUA E SALE E' L'UNICA SOLUZIONE !

 
SOLVAY, NON CI SONO ALTERNATIVE AL DISSALATORE PDF Stampa E-mail
Scritto da Maurizio Marchi   
Lunedì 17 Settembre 2012 06:22

MEDICINA DEMOCRATICA Movimento di lotta per la salute

Irresponsabilità verso i lavoratori

La grave situazione che si è creata alla Solvay di Rosignano, con l’azienda “costretta” a dimezzare la produzione di soda a causa della mancanza d’acqua dolce, è figlia dell’irresponsabilità assoluta  della multinazionale belga, che ha spremuto la spugna fino all’ultima goccia, ma anche (o soprattutto) delle istituzioni tutte, dai comuni alla Regione ai ministeri e ai sindacati, che hanno chiuso occhi e orecchi su quanto stava accadendo da decenni.

E come sempre accade, le conseguenze di comportamenti irresponsabili vengono fatte ricadere sulla parte più debole, prima la popolazione, ora i lavoratori Solvay. Non è giusto e non deve passare.

 
MICHELANGIOLO BOLOGNINI CI MANCHERA' MOLTO PDF Stampa E-mail
Scritto da Maurizio Marchi   
Lunedì 27 Agosto 2012 07:53

Si è spento a Pisa sabato 25 agosto Michelangiolo Bolognini, medico igienista presso l'ASL di Pistoia, miliante di Medicina democratica e dei Comitati contro gli inceneritori. Aveva solo 58 anni ed una vitalità eccezionale. Qui sotto un ricordo di Patrizia Gentilini, oncologa, militante di MD e di ISDE, a cui mi associo in pieno. Maurizio Marchi

"Vorrei ricordare a chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo da vicino altri lati di Michelangiolo: il suo carattere da toscano “doc”, combattente per natura ed armato di una dialettica senza pari,  non faceva "sconti " a nessuno,  i suoi giudizi erano spesso taglienti e contro corrente.

Non sopportava, ad esempio, che  l’attenzione  fosse sempre e solo rivolta alla CO2 e non alle sostanze di documentata tossicità e cancerogenicità  (metalli pesanti, diossine etc)  che appestano il nostro ambiente ed i nostri corpi;   per questo  era indubbiamente una persona scomoda a molti, sia dentro che fuori  il "sistema".

Michelangiolo aveva una intelligenza raffinata e lucida,  non si fermava mai alle apparenze,  la sua cultura su tanti campi anche non medici (storico/economico/filosofico/politico…)  era vastissima e soprattutto  aveva un  rigore morale  che non conosceva  sbavature.   I suoi articoli erano sempre puntuali e documentati,  ricordo quello sul Ponte  " Camorra di Stato e stato di emergenza, il caso dei rifiuti in Campania”, in cui  infrangeva luoghi comuni e svelava scomode verità ignorate dall’informazione corrente.

Ma Michelangiolo era anche altro ed ha fatto onore al  nome che portava per la sua vena artistica e la sua creatività: dal forgiare gioielli,  al dipingere vetrate ispirandosi all'arte giapponese, dalla composizione di pavimenti e rivestimenti della sua casa con l'utilizzo di solo materiale di recupero al  restauro di cocci abbandonati ricostruendo splendide sculture che  disseminava dentro e fuori la sua casa. Casa che rispecchiava in pieno il suo padrone: difficilmente accessibile, immersa in una boscaglia, abbarbicata  com’è su una  scoscesa altura delle colline toscane,  ma  da cui  l’orizzonte  è sconfinato  e la vista  spazia fino alla cupola del Duomo di Firenze.

Mi sembra ancora tutto inverosimile, come se fosse un bruttissimo sogno….

Michelangiolo,  tu volevi vivere e combattere, dacci la forza per continuare a farlo anche per Te  

Patrizia Gentilini  27 agosto 2012"

 

 
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