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La sinistra è finita in discarica?

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Non ce la date a bere

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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

GUERRA, NOCIVITA' ASSOLUTA PDF Stampa E-mail
Scritto da Maurizio Marchi   
Mercoledì 09 Dicembre 2015 22:08

La decisione del Consiglio Nord Atlantico di invitare il Montenegro a divenire il 29° membro dell’Alleanza, getta benzina su una situazione già incandescente


NATO logo

L’espansione NATO trascina l’Europa alla guerra

6 dicembre 2015 da Comitato No Nato

La decisione del Consiglio Nord Atlantico di invitare il Montenegro a iniziare i colloqui di accesso per divenire il 29° membro dell’Alleanza, getta benzina su una situazione già incandescente. Tale decisione conferma che la strategia Usa/Nato mira all’accerchiamento della Russia. Il Montenegro, l’ultimo degli Stati nati dallo smantellamento della Federazione Jugoslava con la guerra Nato del 1999, ha, nonostante le sue piccole dimensioni, un importante ruolo geostrategico nel Balcani. Possiede porti utilizzabili a scopo militare nel Mediterraneo e grandi bunker sotterranei che, ammodernati, permettono alla Nato di stoccare enormi quantità di munizioni, comprese armi nucleari.
Ultimo aggiornamento ( Mercoledì 09 Dicembre 2015 22:19 )

 
gas, faranno crollare anche la Torre ? PDF Stampa E-mail
Scritto da Maurizio Marchi   
Martedì 08 Dicembre 2015 09:27

 

MEDICINA DEMOCRATICA movimento di lotta per la salute

I  RECENTI TERREMOTI TRA PISA E LIVORNO SONO COLLEGATI ALLE ESTRAZIONI DI GAS ?

Nell’enorme area ad alto rischio tra Pisa e Livorno, comprendente la base militare di Camp Darby, la raffineria di Livorno, l’approdo delle tubazioni del rigassificatore OLT, i grandi depositi  del Costiero Gas, il centro nucleare CISAM, l’aeroporto militare e civile  ci mancavano solo i pozzi di estrazione del metano dal sottosuolo, che nel silenzio generale sono stati autorizzati anni fa, ma cominciano ad essere sfruttati intensamente solo negli ultimi anni. Hanno dipeso da queste estrazioni i  cinque recenti terremoti che hanno scosso Pisa e Livorno il 30 novembre e il 1 dicembre us, con epicentro due in mare e tre in terra ? Potranno ripetersi al proseguire delle estrazioni ? Sarà coinvolta nei terremoti, creati artificialmente, perfino la torre di Pisa ? O depositi ad alto rischio di rilascio e/o esplosione ?

Ma andiamo per ordine.

I pozzi di metano della concessione “Tombolo”  sono ufficializzati sul sito del Ministero dello sviluppo economico, anche se  nessuno (?) finora se ne era accorto: come si vede è molto grande, abbraccia per intero l’area della raffineria, del Costiero gas sullo scolmatore d’Arno,  di Camp Darby, l’aeroporto, il Cisam, e potrebbe estendersi fin quasi a Perignano. Tutta la piana alluvionale del fiume Arno, 286 chilometri quadrati.

http://unmig.mise.gov.it/unmig/titoli/mappa.asp?cod=850

Nella concessione Tombolo sono stati estratti in tutto l’anno 2014 2.134.372 metri cubi di metano, mentre nei soli primi nove mesi del 2015 ben  3.803.103: a fine anno 2015 saranno oltre il doppio del 2014.

nota: Sm³ (o anche Stm³) o standard metro cubo è la quantità di gas contenuta in un metro cubo in condizioni standard.

E’ dunque plausibile pensare che i recenti terremoti siano dovuti alle maggiori massicce estrazioni, come accertato dalla Commissione Ichese in occasione del terremoto del maggio 2012 in Emilia, e come ammesso dalla stessa Enel per i terremoti nelle  aree geotermiche amiatine e di Larderello.

Per chiudere questa ”panoramica degli orrori” segnaliamo che il pozzo di metano “Montenevoso” è ubicato a poche centinaia di metri dalla chiesa romanica di San Piero a Grado , e a poco più di un chilometro dal Cisam, sul canale dei Navicelli, in cui nel 2013 sono state riversate sconsideratamente acque radioattive del reattore nucleare in disuso.

Contiamo che altri soggetti mettano gli occhi su questa vicenda. Intanto MD chiede ai sindaci di Pisa e Livorno e alla Regione di chiedere una moratoria ai Ministeri competenti e di aprire un’inchiesta.

Per Medicina democratica Livorno-Pisa

Monica Pecori, Maurizio Marchi, Beatrice Bardelli

5.12.15

 
55 mila firme per il referendum toscano PDF Stampa E-mail
Scritto da Maurizio Marchi   
Lunedì 07 Dicembre 2015 00:16

Dal SITO SALUTEINTERNAZIONALE

Se 55 mila firme vi sembran poche…

9 novembre 2015

Gavino Maciocco

55.614 cittadini toscani chiedono che sia indetto un referendum per abrogare la Legge 28/2015, la contro-riforma della sanità toscana. Con le loro firme i toscani dicono anche basta ai continui tagli al finanziamento della sanità pubblica, alla progressiva riduzione del personale addetto all’assistenza, al continuo impoverimento dei servizi, alle liste di attesa infinite, ai ticket sempre più esosi.

 
per una medicina democratica PDF Stampa E-mail
Scritto da Maurizio Marchi   
Martedì 08 Dicembre 2015 09:04

Giulio Maccacaro

dal sito saluteinternazionale

“Capovolgere” la facoltà di medicina? L’eredità di Giulio A. Maccacaro

di Angelo Stefanini

L’insegnamento medico rimane in gran parte concentrato sulla biologia del corpo e legato a un approccio deduttivo basato su postulati di normalità anatomica e fisiologia di un uomo astratto e immutevole che nella realtà non esiste. Un modello di questo tipo fa sì che i determinanti sociali e strutturali delle malattie possano tacitamente essere ignorati. In questo modo lo sguardo dello studente non si spingerà lungo la catena eziologica che dal malato arriva, a monte, fino alle “cause delle cause” della sua condizione all’interno del sistema sociale, svelandone le responsabilità, ma si fermerà ben prima di doverlo mettere in discussione.

 
via la chimica dai campi e dal cibo ! PDF Stampa E-mail
Scritto da Maurizio Marchi   
Sabato 05 Dicembre 2015 18:11

MEDICINA DEMOCRATICA

Movimento di lotta per la salute – coordinamento toscano

Alla Giunta regionale Toscana

Oggetto: Richiesta di una politica per la dechimicizzazione dell’agricoltura toscana, per l’ottenimento di fondi europei finalizzati alla conversione biologica, per la bonifica e la salvaguardia delle acque e del cibo, per l’occupazione.

 
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