Si sta formando a Rosignano, per la quarta volta in 8 anni duramente colpita da una tromba d'aria devastante, un comitato popolare, che promuova una class action, cioè un'azione giuridica collettiva per il risarcimento degli ingenti danni morali e materiali causati alla popolazione. Al centro dell'attenzione c'è l'intreccio tra cambiamenti climatici e scarichi a mare (caldi) di Solvay, almeno 160 milioni di metri cubi l'anno.
Per parte nostra pubblichiamo uno studio del 1983 di Solvay sull'uso alternativo (allo scarico a mare) dei fanghi Solvay, che sarebbe stato realizzabile, con spese abbordabili, se istituzioni imbellli ed omertose non l'avessero lasciato nel cassetto per quasi 40 anni.
Con le trombe d'aria si apre una nuova fase sulla pesante presenza di Solvay sul territorio, fatta di inquinamento e di alto rischio di incidente rilevante (Legge Seveso), di cui sembra siano già consapevoli gli stessi dirigenti Solvay, locali e centrali, ma non i nanetti delle istituzioni.
Alleghiamo lo studio Solvay del 1983, già fornito a Report-RAI per la preparazione della puntata del 2 dicembre 2019.
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