Le emissioni ufficiali della raffineria di livorno. Ambientalizzare per l’occupazione e la salute
Scrivevamo 3 settimane fa della maggiore mortalità e malattie: Livorno Collesalvetti, tra le peggiori aree della Toscana, 352 morti in più nel triennio 2008-2010. Il discorso resterebbe monco se non andassimo ad indagare, ad esempio, sul la qualità dell’aria.
La raffineria ENI è sicuramente la principale fonte di inquinamento puntuale della zona. Al seguente link del Registro europeo delle emissioni in atmosfera http://prtr.ec.europa.eu/FacilityDetails.aspx?FacilityId=5157
si leggono le seguenti emissioni nel 2012, auto dichiarate dall’azienda e recepite dal Registro ufficiale stesso.
Benzene 5,58 tonnellate
Cloro e composti inorganici (come acido cloridrico) 19,6 t
Anidride carbonica co2 416.000 t
Nickel e composti 362 kg
Composti organici volatili non metanici 813 t
Ossidi di azoto (Nitrogen oxides NOx/NO2) 761 t
Policloro bifenili (PCBs) 419 grammi
Ossidi di zolfo (Sulphur oxides SOx/SO2) 1.470 t
Zinco e composti 341 kg
Arsenico e composti 27 kg
Cromo e composti 70 kg
Composti organici alogenati 1,20 tonn.
Fenoli 49,8 kg
Mentre gran parte di questi inquinanti sono cancerogeni, alcuni sono molto dannosi alla salute, come i Composti organici volatili non metanici (813 t) , i quali reagendo con altri inquinanti, alzano la concentrazione dell’ozono che – come recita la didascalia del Registro europeo – può causare malattie respiratorie e può portare a mortalità prematura, oltre a danneggiare l’agricoltura.
Gli ossidi di azoto (761 tonn/anno)– secondo i ricercatori dell’UNIBologna Armaroli e Po – si trasformano in atmosfera in polveri sottili e sono nocivi alle vie respiratorie e possono penetrare nel sangue.
Gli ossidi di zolfo, tipici a Stagno, sono molto irritanti e tossici per le vie respiratorie.
Nella dichiarazione PRTR di ENI Raffineria non sono indicate le emissioni di idrogeno solforato o acido solfidrico, il tipico odore di uova marce, che la ricercatrice Rita D’Orsogna (Università di Los Angeles) definisce cancerogeno anche a basse dosi.
Nella dichiarazione PRTR di ENI Raffineria non sono comprese le emissioni della centrale elettrica ENIPOWER , che si suppongono molto rilevanti.
Che cosa stanno facendo ENI e Regione Toscana per migliorare la qualità dell’aria nella zona di Livorno Collesalvetti, già compresa nel “Piano di mantenimento e miglioramento della qualità dell’aria” ? Quali iniziative intendono prendere i sindaci di Livorno e Collesalvetti per spingere in questa direzione ?
Se non si ambientalizza, la raffineria non ha futuro. Da più parti si parla di una chiusura più o meno prossima della raffineria da parte di ENI: prima di arrivare a questa ulteriore imposizione al territorio (prima l’inquinamento, poi i licenziamenti) le amministrazioni locali non ritengono urgente aprire una vertenza e una mobilitazione della popolazione sulle alternative possibili ed ecologicamente sostenibili per il sito di Stagno, in modo che quasi un secolo di sfruttamento tossico possa essere trasformato in una opportunità occupazionale e sociale?
7.4.15 |