Una reazione chimica mentre dei fanghi venivano trattati con acido solforico ha generato una nube tossica di acido e ammoniaca. Sarebbe questa la causa della morte di 3 operai della Co.Im.Po. di Adria e di un autotrasportatore in un incidente avvenuto stamattina ad Adria secondo quanto emerge dalle prime ricostruzioni. Le quattro vittime
dell’incidente avvenuto presso una ditta per lo smaltimento di rifiuti speciali di Ca' Emo (Rovigo), sono Nicolo' Bellato, 28 anni, e Paolo Valesella, 53, entrambi di Adria, Marco Berti, 47, e Giuseppe Valdan, 47, di Campolongo Maggiore (Venezia). I primi tre erano operai della ditta, mentre il quarto. l'autista, pare sia un esterno. Il ferito grave ha 41 anni, anch'egli di Adria.
Sul posto, oltre a carabinieri, vigili del fuoco e sanitari, anche i tecnici dello Spisal, che stanno verificando se tutte le misure di sicurezza erano state rispettate.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha definito l’incidente di Adria come «una tragedia tra le più devastanti» per il mondo del lavoro in Veneto. «Onestamente - ha aggiunto - debbo dire che non ci aspettavamo un incidente sul lavoro come questo, perché il Veneto è conosciuto ed apprezzato come una regione sicura. Con il bilancio attuale possiamo dire che questa è tra le più devastanti tragedie che il Veneto ha subito». I cadaveri dei quattro operai sono stati rimossi a distanza di ore perché prima l’azienda ha messo in sicurezza l’area per evitare che le esalazioni dell’acido possano causare problemi ad altre persone. Un vigile del fuoco si è sentito male ed è stato trasportato all’ospedale di Adria per una leggera intossicazione.