MANLIO DINUCCI ilmanifesto.it Il suo nome di batÂtaÂglia è Delta. È uno dei capi miliÂtari della «rivoÂluÂzione ucraina» anche se, come lui stesso dichiara, non si conÂsiÂdera ucraino. Sotto l’elmetto porta la kipÂpah.
Ne racÂconta la stoÂria l’agenzia di stampa ebraica Jta (con sede a New York), che l’ha interÂviÂstato in conÂdiÂzioni di anoÂniÂmato, fotoÂgraÂfanÂdolo in tuta mimeÂtica e giubÂbotto antiÂproÂietÂtile col viso coperto da occhiali scuri e una sciarpa nera. Delta è un veteÂrano dell’esercito israeÂliano, speÂciaÂlizÂzaÂtosi in comÂbatÂtiÂmento urbano nella briÂgata di fanÂteÂria Givati, impieÂgata nell’operazione Piombo Fuso e in altre azioni conÂtro Gaza, tra cui il masÂsaÂcro di civili nel quarÂtiere Tel el-Hawa. RienÂtrato qualÂche anno fa in Ucraina in veste di uomo d’affari, ha forÂmato e addeÂstrato insieme ad altri ex miliÂtari israeÂliani il ploÂtone «Caschi blu di MajÂdan», appliÂcando a Kiev le tecÂniÂche di comÂbatÂtiÂmento urbano speÂriÂmenÂtate a Gaza. Il suo ploÂtone, dichiara alla Jta, è agli ordini di SvoÂboda, ossia di un parÂtito che dieÂtro la nuova facÂciata conÂserva la sua matrice neonazista.
ProÂprio per tranÂquilÂlizÂzare gli ebrei ucraini che si senÂtono minacÂciati dai neoÂnaÂziÂsti, Delta sotÂtoÂliÂnea che l’accusa di antiÂseÂmiÂtiÂsmo nei conÂfronti di SvoÂboda è una «stronÂzata». La preÂsenza in Ucraina di speÂciaÂliÂsti miliÂtari israeÂliani è conÂferÂmata dalla notiÂzia, difÂfusa dalla Jta e altre agenÂzie ebraiÂche, che diversi feriti negli sconÂtri con la poliÂzia a Kiev sono stati subito traÂsporÂtati in ospeÂdali israeÂliani, eviÂdenÂteÂmente per impeÂdire che qualÂcuno riveÂlasse altre scoÂmode verità . Tipo quella di chi ha addeÂstrato e armato i cecÂchini che, con gli stessi fucili di preÂciÂsione, hanno spaÂrato in piazza MajÂdan sia sui dimoÂstranti che sui poliÂziotti (quasi tutti colÂpiti alla testa). Tali fatti getÂtano ulteÂriore luce sul modo in cui è stato preÂpaÂrato e attuato il golpe di Kiev. Sotto regia Usa/Nato, attraÂverso la Cia e altri serÂvizi segreti sono stati per anni recluÂtati, finanÂziati, addeÂstrati e armati i miliÂtanti neoÂnaÂziÂsti che a Kiev hanno dato l’assalto ai palazzi goverÂnaÂtivi, e che sono stati poi istiÂtuÂzioÂnaÂlizÂzati come «guarÂdia nazioÂnale». Una docuÂmenÂtaÂzione fotoÂgraÂfica, che cirÂcola in queÂsti giorni, mostra gioÂvani miliÂtanti neoÂnaÂziÂsti ucraini di Uno-Unso addeÂstrati nel 2006 in EstoÂnia da istrutÂtori Nato, che inseÂgnano loro tecÂniÂche di comÂbatÂtiÂmento urbano ed uso di esploÂsivi per saboÂtaggi e attenÂtati. Lo stesso fece la Nato durante la guerra fredda per forÂmare la strutÂtura paraÂmiÂliÂtare segreta di tipo «stay-behind», col nome in codice «GlaÂdio». Attiva anche in ItaÂlia dove, a Camp Darby e in altre basi, venÂnero addeÂstrati gruppi neoÂfaÂsciÂsti preÂpaÂranÂdoli ad attenÂtati e a un evenÂtuale colpo di stato. Una anaÂloga strutÂtura paraÂmiÂliÂtare è stata creata e usata oggi in Ucraina, serÂvenÂdosi anche di speÂciaÂliÂsti israeÂliani. Il colpo di stato non avrebbe potuto però riuÂscire se la Nato non avesse legato a sé gran parte dei verÂtici miliÂtari ucraini, forÂmanÂdoli per anni nel «Nato Defense ColÂlege» e in «opeÂraÂzioni per la pace» a guida Nato. E non è difÂfiÂcile immaÂgiÂnare che, sotto quella uffiÂciale, sia stata costruita una rete segreta.Â
Le forze armate ucraine hanno così obbeÂdito all’ordine della Nato di «restare neuÂtrali», menÂtre era in corso il golpe.
Dopo, la loro direÂzione è stata assunta da Andriy ParuÂbiy, cofonÂdaÂtore del parÂtito socialÂnaÂzioÂnaÂliÂsta rideÂnoÂmiÂnato SvoÂboda, diveÂnuto segreÂtaÂrio del ComiÂtato di difesa nazioÂnale, e, in veste di miniÂstro della difesa, da Igor TenÂjukh, legato a SvoÂboda. SicuÂraÂmente è già iniÂziata l’epurazione (o eliÂmiÂnaÂzione) degli uffiÂciali non riteÂnuti affiÂdaÂbili. MenÂtre la Nato, che già di fatto si è annessa l’Ucraina, dichiara il refeÂrenÂdum in CriÂmea «illeÂgale e illegittimo».
Manlio Dinucci Fonte:Â www.ilmanifesto.it 18.03.2014 |