COMUNICATO STAMPA:
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CONDANNATI ALCUNI RESPONSABILI DELLA EX FERRIERE DI TORINO
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Il giudice della 1° sezione penale di Torino, dott. Cristina Domaneschi ha emesso condanna nei
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confronti di alcuni imputati, accusati di vari reati per la morte a causa dell’esposizione all’amianto
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di 14 lavoratori delle ex Ferriere di Torino.
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Una nuova sentenza, di primo grado, che riconosce le responsabilità di chi non ha adottato tutte le
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misure necessarie ad evitare l’esposizione all’amianto, nonostante la sua notissima pericolosità no
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e, in particolare, la relazione fra amianto e mesotelioma.
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Le motivazioni della sentenza usciranno entro 3 mesi, certamente possiamo dire che la tesi degli
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imputati, sostenuti da alcuni consulenti (gli stessi che ritroviamo in simili procedimenti) è stata
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battuta. Vuol dire che l’amianto è un agente nocivo tossico e cancerogeno, che vi è una relazione fra
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dose e risposta; che più lunga e più elevata è l’esposizione e più breve è la speranza di vita.
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Di amianto si muore: lo imparino i Sigg. senatori e deputati che hanno respinto gli emendamenti
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alla legge di stabilità presentati dal sen. Felice Casson e dall’on. Maria Antezza che chiedevano
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poche decine di milioni di euro per iniziare le bonifiche dei maggiori siti inquinati in Italia.
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Visto, però, l’ordine del giorno approvato alla Camera, pensiamo e speriamo che tali
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finanziamenti vengano recuperati, a breve, in una prossima legge.
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Le condanne che vengono comminate per i lavoratori e i cittadini morti per amianto si stanno
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consolidando e i processi si stanno moltiplicando. Finalmente! Dobbiamo dirlo, anche se il grande
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impiego che di questo materiale è stato fatto, sono ancora pochi.
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Medicina Democratica e AIEA, parti civili in questo processo, difesi dall’avv. Stefania Maria
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Agagliate del foro di Torino, si battono non solo contro l’amianto e contro tutte le sostanze
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cancerogene, ma anche per migliori condizioni di lavoro; contro la disoccupazione e non di meno
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contro la precarietà del lavoro, per non vivere nell’angoscia, per evitare i suicidi.
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Per trovare i soldi necessari al lavoro, alla prevenzione, al welfare; per andarli a prendere dove
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sono: nelle grandi opere inutili, nella spesa militare, nell’evasione fiscale, nei paradisi fiscali…
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Tutto ciò è una richiesta verso tutte le forze politiche, sindacali e sociali per un impegno di
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mobilitazione e di lotta contro i diritti negati, per il lavoro e per la salute.
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Torino, 23 dicembre 2013
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Armando Vanotto (associazione italiana esposti amianto)
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Fulvio Aurora (medicina democratica)
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23.12.13 COMUNICATO STAMPA SENTENZA TEKSID.docx
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