Secondo il Rapporto ONU-UNEP del 1999 (che è bene non dimenticare mai, tanto meno ora che si parla di "transizione ecologica") Rosignano e Livorno, ed altri 13 luoghi costieri italiani furono catalogati come "hot spots" (punti caldi per l'inquinamento prioritari): per Rosignano si prevedeva un costo per la bonifica di circa 40 milioni di dollari. Non un dollaro o un euro è stato speso da allora per la bonifica, anzi, gli scarichi Solvay sono stati autorizzati in aumento, fino a 250.000 tonnellate l'anno, con l'AIA DM 177/2015 (Ministro Galletti, governo Renzi), contro le 60.000 tonnellate concordate (e finanziate) con Solvay nell'Accordo di programma del luglio 2003.
In allegato il Rapporto ONU-UNEP n. 124 del 1999 e l'Accordo di programma del luglio 2003.
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