“Dobbiamo vedere le differenze regionali come possibilità di arricchimento” e annuncia di essersi convertita alla realizzazione dell’autonomia regionale in campo sanitario. Il risultato non è difficile da immaginare: venti sanità completamente differenti, un divario destinato sempre più ad aumentare tra nord e sud, la cancellazione dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza che per ora definiscono gli interventi sanitari che devono essere resi disponibili a tutti i cittadini dalla Sicilia a Bolzano e che invece cambieranno in base alle decisioni delle singole Regioni, contratti di lavoro diversificati che ridurranno ulteriormente gli operatori sanitari in alcune regioni.
in allegato l'intero articolo di Vittorio Agnoletto
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