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acqua a Volterra, MD svolge il suo ruolo PDF Stampa E-mail

MEDICINA DEMOCRATICA

Asa attacca e minaccia MD, ma non convince

Nervi scoperti sull’acqua a Volterra: prima il geologo Cinci, poi ASA, infine il sindaco Buselli, che parla di presunte “insinuazioni”. Troppa (dis)grazia.

Innanzitutto occorre dire che ognuno debba fare il suo mestiere: il gestore del servizio idrico faccia il suo, distribuendo acqua buona alla popolazione, meglio senza affidarsi all’acquedotto di Montaione, mentre una associazione di difesa della salute come MD deve informare la popolazione, ad esempio sull’acqua potabile, anche se  questa abbia inquinanti entro i limiti di legge. Esaminando i dati ASL, in cui riponiamo più fiducia (nonostante sia un’”azienda”) che non in una società per azioni qual è ASA, abbiamo rilevato, nel nostro lavoro volontario (sottolineiamo volontario) vari elementi da mettere all’attenzione pubblica, non per “procurare allarme”, come ci accusa la Spa, ma affinchè ci sia una presa di coscienza pubblica e semmai richieste di miglioramento del servizio.

(Ri)Cominciamo con i cloriti: Volterra è il comune, tra le decine analizzati da ASL , che ha i cloriti così diffusi, quasi onnipresenti, ed in alte concentrazioni, confermate anche da ASA: dal 2010 al 2018 afferma ASA i cloriti sono stati in valore medio di 187 microgrammi/litro. Per nove anni consecutivi, vi sembra poco ?

Dobbiamo ricordare  che il limite iniziale per i cloriti fissato dal Decreto legislativo 31/2001 era di 200 micr/l, pur da far entrare in vigore a fine 2006: tutela sì, ma con calma … Poi però cambiò governo, ed un semplice decreto ministeriale (Turco-Pecoraro) alzò il limite a 700 micr/l. Come lo scandaloso rialzo dell’atrazina nel 1987 ad opera di Donat Cattin, che suscitò ampie proteste. Tutto tranquillo invece con il governo Prodi-Turco-Pecoraro: più che di cloriti si poteva parlare di anestesia generale, ma lasciamo perdere.

Nella nostra analisi comunque ci siamo tenuti al limite di 200 micr/l, evidentemente più cautelativo e a  suo tempo  non imposto a caso: ASA dichiara ora di averlo rasentato per ben 9 anni. Non è esattamente una tranquillizzazione. Come se 200 micr/l fossero nocivi, invece  187 facessero bene alla salute.

Sui solfati oltre ai limiti di legge a Villamagna, ASA scarica le responsabilità sul “gestore di Montaione”, ma non basta una fontanella ad alta qualità: quali investimenti ha in programma ASA per superare questa criticità ?

Per quanto riguarda piombo, arsenico, alluminio, boro rileviamo soltanto che assumere ad esempio boro ad un terzo del limite di legge non ci sembra molto cautelativo, e soprattutto fornire un mix di tali sostanze tossiche come questo ci sembra ancor meno cautelativo.

Infine il bario: l’ASL non indica l’unità di misura del bario rilevato a Volterra, caso che ci sembra l’unico in tutta l’ASL allargata. Tuttavia l’insistenza con cui lo ha ricercato, in centinaia di analisi compiute nel 2016 a Volterra,  ci induce a pensare   che il limite di legge, fissato in 1 milligrammo/litro (per le acque minerali ) sia stato superato varie volte a Volterra, ma nell’incertezza accettiamo la lettura che ne dà ASA, di valori molto inferiori.

In conclusione, non si può fare finta che Volterra sia un luogo qualsiasi, dove l’acqua possa essere gestita in tutta tranquillità: Volterra è strozzata tra gli enormi prelievi d’acqua di Solvay per l’estrazione di salgemma e le ricadute inquinanti della geotermia. Questo a nostro avviso spiega anche la notevole attenzione dell’ASL, con oltre 800 analisi nel Comune di Volterra, contro ad esempio il centinaio di analisi a Livorno città. Infine, chiediamo più rispetto per un’associazione che volontariamente, cerca di informare la popolazione e difenderne la salute.

23.5.18