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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

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MD scrive alla Regione: chiudere la geotermia, aprire all'idrogeno PDF Stampa E-mail

Alla Commissione istituzionale per la ripresa economico-sociale della Toscana costiera

Al Presidente della Commissione Antonio Mazzeo

A tutti i consiglieri regionali della Commissione

 

Oggetto: analisi del declino dell’industria chimica e petrolifera nella provincia di Livorno, proposta per un rilancio della buona industria, della buona energia e della buona occupazione, con la scelta dell’idrogeno.

 

Come si legge nel primo dei due documenti allegati, l’industria chimica e petrolifera della Provincia di Livorno, sta declinando, a parità di alto impatto ambientale, come restituzione occupazionale e sociale, senza che vi siano prospettive di rilancio, in assenza di una diversificazione produttiva, che si prospetta nel secondo dei due documenti.

Addirittura sulla raffineria ENI di Livorno si addensano nubi minacciose di chiusura e trasformazione in semplice deposito carburanti, prospettiva che se realizzata getterebbe nella disperazione oltre 300 lavoratori. La Regione deve assolutamente prevenire questa prospettiva minacciosa, tanto più nel quadro dei lavori della Commissione in indirizzo, cha ha per scopo “la ripresa economico-sociale della Toscana costiera”.

D’altra parte si evidenzia sempre più quanto la geotermia, né rinnovabile né sostenibile, per le enormi emissioni di sostanze tossiche, non sia adeguata a fornire  energia pulita e rinnovabile, rivelandosi sempre più chiaramente come un settore da abbandonare e riconvertire.

In ultima istanza, ma non per importanza, si fa notare che l’energia elettrica in Toscana è generata quasi totalmente – a parte la generazione geotermica - dalla combustione del metano che, come il petrolio, sta raggiungendo il picco di produzione, ed in prospettiva più o meno breve rialzerà come prezzo e diminuirà come reperibilità sul mercato, anche in forma “rigassificata”.

Visto tutto quanto sopra, seppur in forma sommaria, si avanza la proposta, a fini di rilancio economico-sociale, ma anche ambientale, che la Regione Toscana promuova un tavolo tecnico-politico per la riconversione all’idrogeno dell’industria della costa e dell’energia.

Si fa notare che l’idrogeno, che la Solvay di Rosignano produce da circa 80 anni (come sottoprodotto nel ciclo del cloro-soda caustica) è il miglior combustibile, con un potere calorifico triplo rispetto al metano, che non produce emissioni  nocive, e che può essere prodotto per elettrolisi dell’acqua (dolce e di mare), utilizzando il surplus di energie rinnovabili, ricavabili da fotovoltaico ed eolico nei periodi (giornalieri e annuali) di eccesso di generazione; e quindi bruciato in centrali normali nei periodi di carenza di generazione fotovoltaica ed eolica.

Questa proposta, che circola a livello tecnico da circa un secolo (John Haldane 1920) non si è mai affermata concretamente per il semplice quanto inaccettabile motivo che l’enorme business della filiera petrolifera, a vantaggio delle multinazionali e degli stati che la controllavano, stava per  affermarsi nei consumi  elettrici e di mobilità su tutto il pianeta, con le conseguenze disastrose che oggi tutti possiamo constatare, in termini di riscaldamento globale e di intenso inquinamento, specie nelle aree più “sviluppate”.

Da questo punto di vista, la svolta strategica dell’idrogeno, prodotto con energie rinnovabili (fotovoltaico ed eolico) oltre che avere una innegabile valenza ambientale, ha anche se non soprattutto una valenza di democrazia (applicabile ovunque) e di pace (nessuno ne detiene il monopolio).

La Regione Toscana, terra storica di grandi geni innovatori, non può e non deve rassegnarsi al “business as usual”, ormai rivelatosi insostenibile e distruttivo, e rivolgersi all’innovazione, avendo al suo interno competenze sociali, imprenditoriali ed universitarie all’altezza della sfida.

Questa associazione onlus conta che la proposta che si avanza, venga presa in considerazione ed approfondita, in nome del bene comune, restando  a disposizione per ogni interlocuzione sia giudicata utile.

Distinti saluti.

Maurizio Marchi

Responsabile della Sezione

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16.4.18

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