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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

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medicina democratica punto di riferimento nella lotta per la salute PDF Stampa E-mail

MEDICINA DEMOCRATICA

Sezione di Livorno e val di Cecina

Report sull’Assemblea  MD Toscana costa

In preparazione del Congresso nazionale di MD a Napoli (19-22 aprile), e nell’ambito della giornata europea della salute, si è svolta l’assemblea MD Toscana Costa, con oltre 40 partecipanti, interni ed esterni, e quasi 20 qualificati interventi, tra cui quello dell’epidemiologo Valerio Gennaro, via telefonica da Genova, che ha ribadito l’importanza del referto epidemiologico comunale, per capire come sta una comunità e poter intervenire di conseguenza, conoscendo parallelamente le criticità ambientali. Gennaro ha richiamato il recente lavoro svolto con il ricercatore Antonello Russo, su dati ISTAT (mortalità in tutti i comuni della Toscana) che a pagina 28 di 30 evidenzia una mortalità in più del 28 per cento nel Comune di  Santa Luce, e del  6% in più nel comune di Orciano, che la sezione locale di MD attribuisce – almeno come concausa – alle esposizioni  tossiche della discarica di Scapigliato, fatto segnalato di recente alle Procure di Livorno e PISA.

Paolo Cascinelli, del Comitato “Riprendiamoci il centro di Livorno” tra traffico, porto e raffineria, si è soffermato in modo particolare sulle emissioni tossiche del porto, che entra nel centro, delle lentezze nell’elettrificazione delle banchine, che permetterebbe alle navi a banchina di spengere i motori dei generatori, ma anche dell’inconsistenza delle politiche del comune di Livorno sul traffico tradizionale, su cui “si potrebbe fare molto”. Sergio Toncelli del Comitato Stop fanghi in Valdera ha sottolineato la necessità di fermare lo spandimento dei fanghi di depurazione sui campi agricoli, in quanto la legislazione, risalente addirittura al 1992, fissa limiti ai metalli pesanti ed altri inquinanti troppo alti e assolutamente non cautelativi, anche per i consumatori, che rischiano di assumere prodotti agricoli carichi di inquinanti. Concetto ripreso anche da Roberto Bertini, riguardo all’erbicida Glifosato, che pur vietato di recente nelle aree urbane, è ancora di libero uso nelle aree agricole. Rossella Michelotti  e Alfonso Baldi (MD Massa) hanno affrontato un altro grosso problema, quello dell’acqua in Toscana, tra tuboni e privatizzazioni. In estrema sintesi, le politiche della Regione sono per un’industrializzazione spinta della risorsa acqua, sradicandola dai bacini naturali : “Si sta progettando una sorta di anello di tuboni che porti l’acqua dal fiume Magra alla Val di Cecina, con una  prima spesa di 152 milioni di euro, per poi proseguire con l’anello, per una spesa complessiva di 750 milioni di euro, interamente spalmati sulle bollette dei cittadini". Quando sarà completata questa “grande opera” la regione punta ad un unico gestore privato, secondo la logica “costi  sul pubblico, profitti al privato”.  Sempre sul tema acqua, Barbara Tartaglione ha sottolineato che il problema dell’inquinante PFOA , già evidenziato nella pianura Padana, si è evidenziato anche in Toscana, con un rapporto Arpat del dicembre 2017 (quanto prima MD lo metterà sul proprio sito, a disposizione di tutti). Riguardo ai rifiuti, ben tre interventi mirati su Scapigliato (Roberto Repeti del Comitato rifiuti zero), su Bulera in alta Val di Cecina (Alberto Dellomo del Comitato No discarica di Bulera, che ha messo in evidenza quanto sia pericolosa per tutta l’acqua della valle fino al mare una discarica di rifiuti pericolosi ) e sullo scandalo Lonzi-RARI (Maurizio Zicanu, che ha sottolineato come Lonzi non è un incidente di percorso, ma il venire a galla di decennali protezioni  godute  da parte delle amministrazioni locali; ultimo appalto alla RARI nell’amministrazione Nogarin il 5.10.2016 da ben 3,3 milioni di euro).

 

Altro argomento centrale la geotermia, affrontato da Giovanna Limonta del Comitato Difensori della Toscana, che ha sottolineato le luci e le ombre della campagna regionale di raccolta dei pareri dei comuni sulle “aree non idonee” , a fronte di ben 68 richieste di nuove centrali provenienti da Enel e da privati, richieste poi ridotte al sempre ragguardevole numero di 25, in fase di valutazione. Il movimento anti-geotermia, che si espande sempre più, è sostenuto in Regione dal gruppo “SI Toscana a sinistra” e dal gruppo  indipendente di Monica Pecori, livornese iscritta a MD, che ha seguito per intero tutta l’assemblea di MD, approfondendo i contatti con tutti i presenti. Lino Balza di MD Alessandria, ha parlato del processo a cui è sottoposta la Solvay di Spinetta Marengo per disastro ambientale e inquinamento doloso della falde idriche con ben 21 sostanze tossiche. Quello di Spinetta e quello di Rosignano sono i più grandi impianti di Solvay in Italia. Restando sul tema delle aziende ad alto rischio, Gianmarco Defusco  (MD Livorno) si è soffermato sulla raffineria di Livorno che, pur in declino, si è confermata pericolosa ed inquinante in occasione dell’alluvione del 9  settembre scorso, bruciando in torcia per diversi giorni  idrocarburi greggi e semilavorati, aggravando il suolo dell’intera  area SIN con sostanze tossiche, dimostrandosi non in regola con gli aggiornamenti della Legge Seveso III , che prevede misure per prevenire eventi meteorici estremi, come alluvioni, fulminazioni ed altri.

MD sta avanzando una proposta di riconversione ecologica dell’area di raffineria, anche visto il suo declino che fa intravedere anche emergenze occupazionali, verso la produzione dell’idrogeno a fini energetici, proposta che migliorerebbe notevolmente la qualità dell’aria nell’area livornese, e lo sviluppo di buona occupazione.

Un altro intervento di importanza eccezionale è stato quello dell’ingegnere della Prevenzione  Marco Spezia, che ha parlato della morte dei due operai nel porto ad alto rischio di Livorno il 28.3.18: “Poteva verificarsi un effetto domino con i numerosi altri serbatoi di sostanze tossiche e/o esplosive, concentrati in un’area ristretta per la speculazione sulle aree, con effetti ancora più gravi sui lavoratori: questa concentrazione  è una responsabilità delle amministrazioni , che nel corso dei decenni hanno permesso una concentrazione incredibile di serbatoi ad alto rischio”. Ed ha aggiunto che” le leggi per la prevenzione in Italia ci sono, ma nessuno si occupa di farle rispettare.” Jeff Hofman coordinatore regionale della Lista del popolo ha portato un breve saluto a MD”con cui da anni collaboriamo su vari argomenti, tra cui l’intreccio tra nucleare civile e militare” tornato alle cronache di questi giorni con la proposta della Regione Toscana di accogliere al Brasimone (Appennino Tosco-Emiliano) un impianto sperimentale per la fusione nucleare, che poi il  4 aprile ENEA (agenzia governativa) ha deciso di collocare a Frascati, alle porte di Roma.

L’assemblea MD, che simbolicamente si è svolta a Lillatro, a Rosignano, ha permesso ai partecipanti di vedere direttamente gli scandalosi scarichi a mare della Solvay, alle spiagge bianche.

MD si conferma punto di riferimento e moltiplicazione delle conoscenze per tutti  i comitati e i cittadini che si battono sul territorio per la difesa della salute e dell’ambiente.

8.4.18

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