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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

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Bulera, giovedi 22 marzo assemblea pubblica a Pomarance PDF Stampa E-mail

Bulera, una discarica di rifiuti pericolosi tra i torrenti della Val di Cecina

Diciamo no alla prosecuzione per altri 9 anni e l’ampliamento con oltre un milione di tonnellate di rifiuti pericolosi nella discarica di Bulera, nel comune di Pomarance. La discarica è circondata dal botro Bulera, che si getta nel torrente Possera, il principale affluente del  fiume Cecina: sono a rischio tutti i pozzi pubblici e privati fino al mare, in caso di alluvioni, smottamenti, terremoti, o di semplice percolamento. A controprova del pericolo, il proprietario della discarica,  la Società chimica Larderello privata, ha acconsentito  a pagare un muro di protezione lungo circa 400 metri a protezione del Campo Pozzi ASA di Puretta, che alimenta Pomarance e Volterra, ma lasciando al suo destino tutto il resto del fiume Cecina, cioè altre centinaia di pozzi pubblici e privati.

Dopo oltre un anno di riunioni, la Regione Toscana ha autorizzato l’ampliamento con la risibile motivazione ‘è preferibile utilizzare un sito già compromesso e autorizzare un ampliamento di una discarica esistente piuttosto che utilizzare nuove aree’ . Chi si oppone risponde  che era ancora più sensato non compromettere affatto fin dal 1982 un’area solcata da torrenti che alimentano il fiume Cecina e che lì una discarica per rifiuti pericolosi non avrebbe mai dovuto essere impiantata.

Nelle ultimissime settimane infine si verifica un nuovo fatto gravissimo: minacce scritte da parte di avvocati  incaricati da SCL contro esponenti del Comitato contro la discarica, passando sopra al fatto che questi esponenti rappresentano volontariamente ed encomiabilmente  almeno 1275 persone che hanno firmato la petizione popolare, consegnata in giugno 2017 in Comune di Pomarance e in Regione contro il progetto di Bulera. Gli avvocati minacciano richieste di danni all’immagine della SCL, volendo ridurli al silenzio e alla ritrattazione. La vicenda si trasforma in una questione di democrazia e di libera espressione: nemmeno il proprio documentato parere si può esprimere in alta val di Cecina, per non incorrere nelle furie di lesa maestà di SCL, su un progetto quantomeno discutibile ?

Su questo, come su tutto il progetto Bulera e sul modo di mandare avanti l’opposizione, il Comitato con il sostegno di Medicina democratica e di Legambiente  Costa etrusca  invita la popolazione e le forze organizzate ad  un’assemblea pubblica

per giovedi  22 marzo ore 17

presso il Teatro De Larderel via Roncalli a Pomarance.

Tutti sono invitati, per difendere la nostra acqua

A cura di Medicina democratica Val di Cecina  marzo 2018

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