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La sinistra è finita in discarica?

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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

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che cosa emette il porto di Livorno in aria PDF Stampa E-mail

Porto

Le emissioni del porto (navi a banchina e in manovra, più mezzi gommati di servizio) sono inaspettatamente elevati. Una sommaria ricognizione deve  avvalersi forzatamente di vecchi dati risalenti al 2003, in mancanza di dati più aggiornati.

La Convenzione tra ARPAT e Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale prevede l'esecuzione di campagne mirate per l’aggiornamento del Quadro Conoscitivo ambientale del territorio di Livorno e del mare circostante l’area portuale (sito Arpat 18.8.17)

Dal lavoro “ANALISI ENERGETICA E GESTIONE ENERGETICO-AMBIENTALE DI SITI PORTUALI Analisi metodologica e applicazione sperimentale al sistema portuale livornese” del febbraio 2003 curato da due ditte private per conto dell’Autorità portuale di Livorno, riprodotto interamente sul sito di Medicina democratica, si legge che il contributo inquinante del porto sulle emissioni inquinanti in tutto il comune è molto rilevante (pag. 125): oltre il 20 % dell’ossido di carbonio, il 7,40% del biossido di carbonio, il 38,79% dei composti organici volatili (COV, vedi nota sulle nocività)[1], oltre il 30%  degli ossidi di azoto (7,33 + 23,05 %), polveri totali sospese (PTS) 7,91%

 


[1] COV Dal sito del Ministero della salute 2015:” Che cosa sono

Appartengono a questa classe numerosi composti chimici quali idrocarburi alifatici, aromatici e clo-

rurati, aldeidi, terpeni, alcooli, esteri e chetoni. Tra questi i più diffusi negli edifici residenziali sono  il  limonene , il toluene, ma il più importante  da un punto di vista tossicologico e mutageno è la  formaldeide ….

.

Altre importanti fonti di inquinamento sono i materiali da costruzione e gli arredi (es. mobili, mo-

quette, rivestimenti) che possono determinare emissioni continue durature nel tempo (settimane o

mesi). Elevate concentrazioni di COV sono riscontrabili, specialmente, nei periodi immediatamente

successivi alla posa dei vari materiali o alla installazione degli arredi. L’emissione di COV è più alta

all’inizio della vita del prodotto e tende a diminuire notevolmente in tempi abbastanza brevi (da

una settimana per vernici e adesivi, a sei mesi per altri composti chimici). Fa eccezione la formal-

deide, che tende a presentare rilasci relativamente costanti per molti anni.

Infine, un'errata collocazione delle prese d'aria in prossimità di aree ad elevato inquinamento (es. vie ad alto traffico,

parcheggio sotterraneo, autofficina) può determinare una importante penetrazione di COV dall’esterno.”

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