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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

discarica di Scapigliato, inaccettabile ricatto PDF Stampa E-mail

Medicina democratica

Alla Regione Toscana

Oggetto: osservazioni su integrazione REAI su Progetto Scapigliato. Inaccettabile ricatto alla Regione e alla popolazione del Comune di Rosignano

A pag 49 delle Integrazioni REAI del settembre 2017 si legge:

“A conclusione dello studio sopra descritto è importante evidenziare che, senza l’ampliamento della discarica e l’ampliamento del biodigestore, si perderebbe:

  • · Circa il 70% del fatturato di REAI
  • · Circa il 50% della redditività complessiva
  • · Almeno 30 unità di personale

Inoltre è importante sottolineare lo sforzo finanziario che REAI ha affrontato nell’ultimo anno per costituire

la fascia di rispetto e di mitigazione dell’impianto di discarica: il peso anche di questi investimenti, già

realizzati per far fronte all’acquisizione dei terreni, senza l’ampliamento dell’impianto di discarica,

metterebbe sicuramente in seria difficoltà la tenuta economico-finanziaria di REAI, con forti dubbi sulla

continuità aziendale e comunque sicuramente con ulteriori conseguenze di carattere occupazionale, sociale

ed economico. Per altro verso, la drastica ed inevitabile riduzione del canone concessorio al Comune di

Rosignano, che si produrrebbe in tempi estremamente brevi, metterebbe in crisi la tenuta stessa del bilancio del Comune con conseguente drastica riduzione delle attività e servizi ai cittadini.”

Si osserva che quanto sopra si configura come una pressione indebita sulla Regione Toscana e sulla popolazione di Rosignano M. Lo “sforzo finanziario che REAI ha affrontato nell’ultimo anno per costituire la fascia ….” è uno sforzo volontario e speculativo che REAI poteva non fare, e non può accamparlo ora a pressione della Regione. Ed ancora : “… il peso di questi investimenti … senza l’ampliamento della discarica metterebbe sicuramente in seria difficoltà la tenuta economico-finanziaria di REAI, con forti dubbi sulla continuità aziendale …” Si osserva che questi investimenti sono stati sovradimensionati, imprevidenti,  basati su aspettative aziendali che potevano e possono essere respinti, in quanto giudicati sovradimensionati dalla Regione, che lo vogliamo ricordare, deve basarsi sul Piano Regionale Rifiuti e Bonifiche, non sulle aspettative di REAI.

La sovraesposizione di REAI è particolarmente inaccettabile, anche da un punto di vista di prudenza contabile ed amministrativa, in quanto compiuta da una società ad intero capitale pubblico, per la quale non deve né può valere il principio del rischio d’impresa. In altre parole, prima REAI ottenga i permessi – ciò che l’associazione scrivente scongiura - , poi compri, investa, ecc.  Una cosa è prospettare un progetto su carta, ben altra cosa è mettere davanti a fatti compiuti l’ente autorizzatore.

 

Il ricatto di REAI si estende anche alla popolazione del Comune di Rosignano Marittimo, dove REAI scrive “la drastica ed inevitabile riduzione del canone concessorio al Comune di Rosignano, che si produrrebbe in tempi estremamente brevi, metterebbe in crisi la tenuta stessa del bilancio del Comune con conseguente drastica riduzione delle attività e servizi ai cittadini.” Qui si va ad intaccare lo stesso principio di sovranità dell’ente locale, che non avrebbe mai dovuto essere condizionato, né tanto meno “messo alla fame” da un’azienda di servizi, per quanto attualmente interna. Le entrate al Comune da detta azienda -  per quanto l’associazione scrivente le abbia sempre lette come monetizzazione del rischio e della salute del territorio, quindi da ridimensionare e azzerare in tempi certi – si rivelano per quello che sono probabilmente sempre state, una “droga” euforica per il Bilancio comunale, che non avrebbe dovuta essere perpetuata e coltivata, com’invece lo è stata per 35 anni.

In conclusione, si chiede  di nuovo che l’intero progetto di REAI venga respinto, che i terreni acquisiti siano rivenduti [1], che i residui spazi all’interno della discarica – fino e non oltre il periodo di autorizzazione scadente  nel novembre 2019 – siano utilizzati solo per rifiuti urbani, accuratamente differenziati a norma di legge, provenienti dai comuni confinanti con  il comune di Rosignano, escludendo rifiuti speciali e da fuori Ambito. Quanto ai lavoratori che REAI minaccia in esubero, gli stessi siano utilizzati in una virtuosa raccolta porta a porta dei rifiuti, che come altre esperienze anche toscane dimostrano può far salire la raccolta differenziata ad oltre il 90 %.

 

19.11.17

 

 

 


[1] Ci risulta che non siano stati ancora stipulati i contratti definitivi, né saldati.