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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

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per le spese militari non ci sono tagli PDF Stampa E-mail

guardate questo video di 4 minuti

http://milex.org/2017/09/09/video-le-spese-militari-italiane-spiegate-in-4-minuti/


manca purtroppo l'informazione sulle contaminazioni cancerogene diffuse su tutto il territorio italiano dall'apparato militare NATO e italiano


guardate e sostenete il sito http://milex.org/ per una buona informazione sulla criminale spesa militare


ecco come l'Italia di Renzi al pari di quella delle destre segue come un cane fedele la destra americana e innanzitutto la lobby finanziaria-militare-

poliziesca-tecnologica e con Minniti il PD si afferma il principale e indiscutibile referente politico di tale lobby


Bozza Ddl Bilancio 2018: spese militari in aumento, sopratutto per nuovi armamenti


I dati non definitivi contenuti negli allegati tecnici al Disegno di legge di bilancio 2018 (appena diffusi dal Governo, con Ddl che dovrà passare ora al voto parlamentare) analizzati dall’Osservatorio MIL€X sulle spese militari italiane mostrano per il 2018 una previsione di spesa militare in crescita, in particolare per quanto riguarda l’acquisto di nuovi armamenti.

Il puro budget previsionale di partenza del Ministero della Difesa passa dai 20,3 miliardi del 2017 ai quasi 21 miliardi del 2018, con aumento del 3,4%. Partendo da questo dato si può ricavare quello complessivo di spesa militare 2018, secondo la metodologia già sperimentata dall’Osservatorio MIL€X: in più vanno aggiunti gli stanziamenti (stabili) del Ministero dello Sviluppo Economico per l’acquisizione di nuovi armamenti, il costo delle missioni militari all’estero sostenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, gli oneri per il personale militare a riposo a carico dell’INPS oltre all’impatto finanziario derivante dai contributi al budget NATO e dalla compartecipazione per i costi delle basi USA sul territorio nazionale; da sottrarre invece i costi non militari dell’Arma dei Carabinieri (per funzioni di polizia e ordine pubblico e per le funzioni di guardia forestale).

Il calcolo conduce ad una spesa militare italiana complessiva in aumento del 4% passando dai 24,1 miliardi del 2017* agli oltre 25 miliardi del 2018, pari all’1,42% del PIL previsionale (nel 2017 la percentuale era l’1,40).
L’aumento più sostanzioso (circa il 15%) riguarda la spesa per nuovi armamenti che si ottiene sommando gli stanziamenti diretti della Difesa con quelli provenienti da fondi del Mise. Secondo i calcoli preliminari dell’Osservatorio MIL€X nel 2018 la tripartizione effettiva della spesa militare (personale, esercizio e investimenti, che secondo la Riforma Di Paola dovrebbe tendere ad una suddivisione 50%-25%-25%) si attesterà sul 57% per il personale, il 13% per l’esercizio e un complessivo 30% per gli investimenti in armamenti e infrastrutture.

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* dato leggermente superiore a quello elaborato nel “Rapporto Mil€x 2017” a causa dei continui riconteggi e verifiche che l’Osservatorio conduce su una stima metodologicamente complessa (anche per difficile accesso a tutti i dati in piena trasparenza) in base ai nuovi documenti avuti a disposizione dopo la pubblicazione del Rapporto.

Nei prossimi giorni verrà diffusa dall’Osservatorio MIL€X una prima analisi dettagliata delle singole voci di spesa militare (ancora previsionale e da confermare con voto parlamentare) prevista per il 2018. Il nuovo “Rapporto Mil€x”, con dati definitivi ed approfondimenti inediti su alcuni temi specifici verrà invece pubblicato entro febbraio 2018.