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carrara, tubi d'amianto e non solo PDF Stampa E-mail

Carrara, Tra tubi d’amianto nell’acquedotto e mortalità in più

 

In collaborazione con “la svolta” e il comitato “con l’acqua alla gola” è stato presentato anche a Carrara il libro “Amianto dal rubinetto, può bastare una fibra” di Maurizio Marchi e David Mattacchioni di Medicina democratica

A Carrara ci sono  21 km di  di tubi d’amianto nell’acquedotto su  333,85, il  6,29%.

A Camaiore ci sono ben  116,99 Km di tubi d’amianto nell’acquedotto su  341,47 Km, il 34,26% .

A Forte dei Marmi rispettivamente 41,13 Km su 107,82 , il 38,14%

A Massa rispettivamente  5,32 km su  402,38, il 1,32%

La media Toscana è del 6%. La media del gestore “GAIA” è del  5,02 %.

E’ stato evidenziato che se i tubi d’amianto sono posizionati “a monte” del restante acquedotto allora anche tutte le utenze servite da tubi di polietilene o  ferro hanno fibre d’amianto fino al rubinetto di casa. Occorre perciò ottenere dal Gestore e/o dal Comune la mappa dei tubi e la loro composizione, per sapere a quanta popolazione arrivano le fibre di amianto  in casa.

L’Autorità idrica toscana (AIT) ha effettuato analisi in via Aurelia, via Bandinelli e via Cocchi a Carrara il 14.12.16, ma non rivela quante fibre d’amianto sono state rilevate.

Lorenzo TOMATIS (direttore di IARC dal 1982 al 1993, vicino a MD) nell’articolo scientifico “Le cause ambientali del cancro” conclude “Viene così’ ad essere ulteriormente confermato quanto  affermato nella monografia dell’IARC del 1977, che non e’ possibile stabilire un livello di esposizione all’amianto che possa essere considerato privo di rischio oncogeno o innocuo.”

Franco BERRINO, direttore oncologo dell’Istituto tumori di Milano, affermava fin dal 1994 (in un saggio per la rivista Medicina democratica, dal titolo “Amianto e tumori dell’apparato digerente”): “La relazione tra amianto e carcinomi del tubo digerente è nota fin dai primi grandi studi prospettici sui lavoratori delle miniere e della coibentazione … la prima segnalazione risale al 1964 …”

 

Quanti tumori si sarebbero potuti evitare se queste indicazioni scientifiche fossero state seguite ?

Il Direttore di AIT Alessandro Mazzei dichiarava il 21.12.14: "L'Autorità Idrica Toscana informa che non ci saranno aumenti in bolletta per affrontare lavori di sostituzione delle reti in cemento-amianto [...]. Ogni intervento futuro in questo ambito rientrerà nel piano degli investimenti già previsti e concordati con i gestori del servizio idrico integrato [...]"  http://www.nove.firenze.it/amianto-e-acqua-colpo-di-scena-la-regione-toscana-chiede-aiuto-al-governo.htm.

Ma a tutt’oggi non è stato dato corso a questo piano di sostituzione dei tubi.

Intanto, dopo le importanti dichiarazioni degli oncologi Mambrini e Cantore sui tumori da amianto e non solo, si sottolinea che dai dati ufficiali dell’Agenzia Regionale sanità (ARS) a Carrara c’è un eccesso di mortalità , rispetto alla Toscana, di 630 persone nel decennio 2003-2012, e un eccesso di ricoveri ospedalieri, sempre rispetto alla Toscana.

 

25.3.17