MEDICINA DEMOCRATICA
Movimento di lotta per la salute-Coordinamento toscano
Ai Sindaci della Toscana, ai consiglieri comunali, provinciali e regionali della Toscana
E PC Ai Cittadini toscani
Alle Associazioni sociali
Oggetto: Referto epidemiologico, responsabilizzazione dei Sindaci, delle istituzioni locali e dei cittadini sui problemi di salute della popolazione: sapere come sta la popolazione per prevenire, prima di dover curare.
Il Referto epidemiologico, cioè la raccolta e l’analisi partecipata dei dati di mortalità, ricoveri ospedalieri e farmaci assunti, è una pratica solo all’inizio nella nostra Regione, estremamente utile per conoscere e prevenire l’insorgenza di gravi patologie, quindi migliorare notevolmente lo stato di salute della popolazione. Il referto epidemiologico è “a costo zero”, essendo formato da dati già presenti sui computer delle ASL all’inizio di ogni anno, per poter programmare la spesa e le eventuali correzioni di allocazione di risorse sia umane che finanziarie.
Tuttavia, come sappiamo, le ASL sono “aziende”, e perciò soggette alle logiche aziendalistiche – ciò che questa Onlus non ha mai condiviso – mentre Sindaci e consiglieri sono eletti dalla popolazione, e quindi soggetti ai doveri e alla logiche della democrazia.
In particolare i Sindaci, ai sensi della Riforma sanitaria (Legge n. 833/1978 art. 13, comma 2) operano in qualità di "autorità sanitaria locale". Tuttavia, nei trascorsi due anni, questa Onlus ha verificato, richiedendo il “referto” a circa 80 sindaci toscani, che gli stessi non sono consapevoli di questa loro vitale funzione, e che delegano la salute e tutto ciò che vi ruota intorno alle ASL, abdicando di fatto ai loro doveri istituzionali. Per parte loro i consiglieri, delle diverse maggioranze e minoranze, salvo rare eccezioni, sono altrettanto inconsapevoli, spesso impreparati e quasi sempre assorbiti da altre questioni di importanza minore rispetto alla salute pubblica.
La frequentazione annuale del Referto epidemiologico, permettendo di confrontare i dati degli anni precedenti con quello in corso, permette – a costo zero – di rendersi conto di quali patologie siano più diffuse tra la popolazione di riferimento, e di avanzare proposte correttive, di informare la popolazione, dato per scontato che l’informazione è la prima prevenzione, come sostiene da decenni questa Onlus.
Visto tutto quanto sopra, Medicina democratica chiede – ai sensi della legge 241-90 e smi - ad ogni Sindaco della Toscana i dati di mortalità dei cittadini da loro amministrati, in maniera ovviamente anonima, per CAP (Codice di avviamento postale) di residenza, per capire meglio dove si addensano particolari patologie, dati già presenti sui computer di ogni anagrafe comunale.
Si resta in attesa di un sollecito e positivo riscontro e si porgono distinti saluti.
Per il Coordinamento toscano di MD Maurizio Marchi
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