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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

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Solvay, se passa la monetizzazione a Volterra .... PDF Stampa E-mail

Medicina democratica onlus

Sezione di Livorno e della Val di Cecina

 

Giù le mani dal salgemma, le royalties Solvay sono una monetizzazione della devastazione

La mozione approvata “all’unanimità” in Regione, proposta da consiglieri del PD, è l’ultima tappa di un percorso di svendita della val di Cecina che iniziò nel 1996 e che matura in un quadro di previlegi per le multinazionali e di soffocamento delle lotte popolari.

 

Nel 1996, con la regia dei parlamentari Brunale e Carpi, con il contratto Solvay-Eti si sottrasse alla Salina di stato la sua unica ricchezza, il sale, destinandola al fallimento, regolarmente avvenuto.

Solvay si appropriava di tutto il sale della Val di Cecina, violando platealmente anche le regole della concorrenza, sotto l’occhio complice di Roma e di Bruxelles. Lotte popolari, proteste, ricorsi al TAR vinti contro il disseccamento della val di Cecina per l’acqua ad uso industriale e contro frane e subsidenze che circondano Saline di Volterra sarebbero ora vanificate dalla monetizzazione della devastazione e del rischio per il territorio e la salute.

Un milione e mezzo di euro lasciato al territorio sono niente a fronte di questa devastazione, che alla lunga costerebbe molto di più alla parte pubblica per i ripristini, o i non ripristini, come insegna la gravissima vicenda del sito Canova al mercurio.

E non si accampi la fandonia della difesa dell’occupazione a Rosignano: la fabbrica inquinante e divoratrice di risorse naturali costruisca a Rosignano un dissalatore (ora, perché il suo tempo è scaduto) da cui ricavi acqua e sale, liberando la Val di Cecina dal suo peso insopportabile: solo così si può dare una prospettiva certa ai lavoratori Solvay, non concedendole di sfruttare il salgemma fin che ce n’è: quando  tra 30 anni sarà finito, che cosa proporranno i consiglieri PD ?

Quanto all’acqua, che i cittadini della Val di Cecina devono prendersi con le autobotti, mentre i pozzi Solvay non smettono mai di  pompare, è incredibile – dopo decenni di progetti di invaso, dal Cortolla a Idros a Puretta – che la Regione abbia approvato l’ “innovativo “ progetto Solvay per 6 nuovi grandi pozzi nella val di Cecina, già trivellata da un centinaio di pozzi Solvay.

La val di Cecina è sfinita, occorrono misure radicali per ridarle vita, prima tra tutte il dissalatore a Rosignano.  La monetizzazione con 1,5 milione è un’offesa al buon senso, oltre che un gravissimo errore sociale ed industriale. Invitiamo la popolazione e le associazioni ad opporsi duramente a questo scempio morale, oltre che ambientale.

Si chiedano semmai al governo fondi per il sostegno all’occupazione in Val di Cecina, da utilizzare nelle bonifiche e nel recupero del territorio.

21.5.16