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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

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donne e salute PDF Stampa E-mail

 

questo documento è stato sottoscritto  anche da MD

GUARDIANE DELLA TERRA

La salute delle donne è il futuro del Pianeta

Appello per la tutela dell'ambiente e della salute, a partire dalle donne

IL CONTESTO

A fronte del crescente allarme della Comunità Scientifica e della stessa OMS circa i gravissimi rischi per la salute umana da inquinamento ambientale e delle specifiche ricadute di genere ad esso connesse  dobbiamo purtroppo registrare gravi ritardi del nostro paese su questi  versanti.  L’Italia ha infatti  ricevuto non solo pesanti infrazioni su questioni ambientali , ma ha  anche attirato l’attenzione e le critiche delle istituzioni internazionali diverse volte negli ultimi anni rispetto al tema dell’uguaglianza di genere, con ripetuti richiami al rispetto degli obblighi internazionali assunti, alla promozione di una sostanziale parità di genere e al pieno godimento dei diritti fondamentali da parte delle donne;

In questo contesto la dimensione di genere delle questioni ambientali è un tema su cui da anni è avviata una riflessione che ha bisogno di divenire centrale nell'agenda politica – sia in termini di ricadute socio-sanitarie specifiche che di apporto femminile alla costruzione di movimenti di resistenza e all'elaborazione di proposte di gestione sostenibile di territori e risorse. Basti a farle da apripista l'osservazione - ormai risalente nel tempo - circa l’impatto asimmetrico delle problematiche ambientali sulla componente femminile della popolazione mondiale.

Esempi di gravi emergenze ambientali sul territorio italiano, con ricadute sulla salute della popolazione, possono essere riscontrati a partire dalle 57 (poi ridotte a 39) aree vaste contaminate che hanno ricevuto la denominazione di SIN (Siti di Interesse Nazionale); in questo ambito le analisi epidemiologiche come il Rapporto S.E.N.T.I.E.R.I. (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento) realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità, hanno mostrato risultati preoccupanti per l’incidenza di tumori correlati all’inquinamento ambientale. Tra i risultati diffusi dal Rapporto S.E.N.T.I.E.R.I. è possibile sottolineare, a mo' di esempio, il dato epidemiologico relativo alla città di Taranto (Rif. Rapporto Sentieri focus Taranto 2012) che rivela un'incidenza dell'80% superiore dei tumori del collo dell'utero e del 24% superiore dei tumori alla mammella rispetto alla media nazionale oltre al generalizzato aumento dei danni genotossici (patologie trasmesse da madre a feto)[1]; o nella Terra dei Fuochi dove,“per quanto riguarda la salute infantile è emerso un quadro di criticità meritevole di attenzione, in particolare si sono rilevati eccessi nel numero di bambini ricoverati nel primo anno di vita per tutti i tumori, e, in entrambe le province, eccessi di tumori del sistema nervoso centrale nel primo anno di vita e nella fascia di età 0-14 anni.[2]

Siamo il paese dove la speranza di “vita in salute” alla nascita (disabilità medio-grave) dal 2004 al 2013  è diminuita di 7 anni nei  maschi e di oltre 10 nelle femmine. Le evidenze scientifiche dimostrano ampiamente che le sostanze tossiche presenti nell’aria, nei cibi, nelle acque generano un aumento del rischio non solo di cancro o di patologie cardiovascolari, ma anche di tante altre malattie in adulti e bambini, purtroppo in drammatico aumento quali  diabete, infertilità, tumori, endocrinopatie, disturbi neurologici,  cognitivi,  comportamentali ed altri ancora.

L’ultimo rapporto UNICEF ci pone al 32°posto su 41Paesi dell'Ue e dell'Ocse quanto alla disuguaglianza tra i minori in termini di reddito, istruzione, salute e soddisfazione nei confronti della vita.

In Europa si calcola che ogni annosi perdano13 milioni di punti di QI e si contino ben 59.300 casi aggiuntivi di ritardo mentale a causa dell’esposizione durante la gravidanza a pesticidi organo-fosforici. In definitiva, per l’esposizione a sostanze che agiscono come interferenti endocrini i costi sanitari ammontano a157 miliardi di euro, pari all’1,23% dell’intero prodotto interno lordo[3].

La tutela dell'allattamento al seno e della salute neonatale è un ulteriore tema emergente di grande rilevanza: negli anni numerosi studi scientifici hanno mostrato la presenza di diossine, PCB ed altre sostanze chimiche nel latte materno in concentrazioni dannose per il neonato. Da tale allarme è nata nel 2012 la Campagna Nazionale in difesa del Latte Materno, che raccoglie decine di organizzazioni, comitati, medici e operatori sanitari tra cui l'ISDE (Internazional Society Doctor for Environment)[4].

Anche negli sporadici casi in cui, grazie alla pressione della società civile, sono state varate  apposite leggi regionali a tutela della salute riproduttiva  - come nel caso della Legge Regionale n°40/2014 sull'endometriosi in Puglia, approvata nel settembre del 2014 a tutt'oggi è stato istituito l’Osservatorio ma stenta a partire il registro, strumento necessario a quantificare l’incidenza della malattia nei siti inquinati.[5]

In questo contesto sono sempre più numerose le donne che sono in prima linea nella lotta per la difesa dell’ambiente, della salute e della vita, attraverso la cittadinanza attiva, l'attivazione sociale e talvolta tramite canali istituzionali. Lo dimostrano le centinaia di comitati di donne e di mamme sorti ovunque in Italia contro le conseguenze sanitarie di poli industriali, centrali a carbone, contaminazione atmosferica etc. in cui le donne sono la principale componente sociale in mobilitazione.

I NOSTRI OBIETTIVI

Queste donne, attiviste, madri e cittadine oggi lanciano un appello alle Istituzioni tutte affinchè:

come pre condizioni :

-          si realizzino scelte coerenti con le dichiarazioni della COP21 e si dia avvio ad una seria politica di programmazione energetica per il nostro paese, secondo le indicazioni riportate nel documento “Energia per l’Italia” sottoscritto dagli scienziati italiani

-          vengano adottate tutte quelle misure utili a passare da una “economia lineare” ad una “economia circolare”, a cominciare da una corretta gestione dei rifiuti con il pieno rispetto della gerarchia europea di trattamento dei rifiuti

-          si abbandonino progressivamente i processi di combustione, prima causa della scadente qualità dell’aria nel nostro paese

-          si adottino tutte quelle misure, che attraverso una agricoltura sostenibile, preservano la salubrità dei suoli e la qualità dell’alimentazione specie per gli organismi in accrescimento.

-          si adottino tutte quelle misure necessarie a promuovere e diffondere pratiche agro-ecologiche nella produzione del cibo, per  preservare la salubrità dei suoli, la biodiversità e la qualità dell’alimentazione, specie per gli organismi in accrescimento.

In un'ottica di genere:

-          di fronte a tali problematiche vi sia una completa assunzione di responsabilità da parte dei decisori politici che porti ad individuare nella tutela ambientale e nel pieno rispetto del principio di precauzione assi trasversali di orientamento per ogni politica di sviluppo,

-          vengano implementati come previsto nelle convenzioni e dichiarazioni internazionali ratificate dall'Italia, istituti partecipativi basati su criteri inclusivi e dotati di carattere deliberante  e che tengano in particolare considerazione l'ottica di genere

-          si dia una adeguata informazione sui rischi ambientali in particolare alle donne in età fertile

-          si promuovano  il recepimento, la sistematizzazione e/o l'istituzionalizzazione dei sistemi di raccolta dati e documentazione relativi alle emergenze ed ai conflitti sociali legati alla difesa del territorio e della salute e ai monitoraggi ambientali e sanitari indipendenti – raccolti e sistematizzati attraverso metodologie partecipative da organizzazioni di tutela ambientale, comitati territoriali e centri studi indipendenti.

-          vengano previsti specifici benchmark di genere nell'elaborazione di studi di impatto e nell'implementazione di politiche di gestione dei territori;

-          vengano recepite le raccomandazioni della società civile circa l'implementazione dei principi e delle misure previste dalle convenzioni e dalle piattaforme internazionali ratificate dall'Italia, come la Piattaforma d'Azione di Pechino)[6] e la  CEDAW[7], nonché gli Obiettivi di sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite[8] che prevedono un goal specifico, il numero 5, dedicato alla parità di genere e all'empowerment di donne e ragazze.

 

Con specifico riferimento alle malattie

che compromettono in particolare  la salute riproduttiva, neonatale ed infantile

CHIEDIAMO CHE:

 

-          vengano implementati e finanziati gli strumenti previsti dalle leggi approvate a tutela dell'ambiente, della salute riproduttiva, neonatale ed infantile, come nel caso della Legge Regionale n°40/2014 Regione Puglia sull'endometriosi, così da prevedere percorsi dedicati e gratuiti per le donne affette da endometriosi ed infertilità non solo in relazione al territorio pugliese ma a tutti i territori contaminati a livello nazionale;

-          considerata la concreta possibilità di aggirare le procedure di monitoraggio degli impianti inquinanti, si chiede l'adozione di strumenti di controllo indipendenti e continuativi da applicare a tutti gli impianti che rappresentano fonti di sostanze inquinanti pericolose e cancerogene tra cui la diossina, e la chiusura e successiva riconversione a produzioni non inquinanti degli impianti che non rispettano le soglie limite di contaminanti previste dalla legge

-          vengano recepite e implementate le richieste formalizzate dalla Campagna in difesa del latte materno tra cui:

-        ratifica della Convenzione di Stoccolma

-        previsione e realizzazione di biomonitoraggi a campione del latte materno e del sangue cordonale

-        redazione, discussione e approvazione di un ddl che preveda la creazione di un marchio “dioxin free” per gli alimenti

 

Adesioni confermate al 28 aprile :

Coordinamento No Triv, Pangea, Laboratorio Carte in Regola, AIDOS, Parsec, Comitato No elettrodotto Villanova -Gissi, Comitato SpeziaViaDalCarbone, Retenergie, Casa Internazionale delle Donne, Associazione Nuovo Senso Civico- Movimento No Ombrina, UDI, Comitato mamme No MUOS Sicilia, COSPE, AOI, ARCS, Di.i.Re, Rete delle Reti femminili, daSud, Zeroviolenza, Centro Studi Difesa Civile, Mamme per la Salute e l'Ambiente Venafro

 


[1] http://www.salute.gov.it/imgs/c_17_pubblicazioni_1833_allegato.pdf

[2] “Mortalità, ospedalizzazione e incidenza tumorale nei Comuni della Terra dei Fuochi in Campania” http://www.iss.it/binary/publ/cont/15_27_web.pdf

[3] https://www.change.org/p/presidente-della-repubblica-appello-al-presidente-mattarella-per-difendere-salute-ed-ambiente

[4] https://difesalattematerno.wordpress.com/

[5] file:///C:/Users/user/Downloads/L_40_08_10_2014.pdf

[6] http://asud.net/wp-content/uploads/2014/10/Rapporto-ombra-Pechino-2009-2014_def-.pdf

 

[7] http://asud.net/wp-content/uploads/2014/10/Rapporto-ombra-Pechino-2009-2014_def-.pdf

 

[8] http://www.un.org/sustainabledevelopment/