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il 7 maggio a Roma contro il ttip PDF Stampa E-mail

http://www.greenpeace.org/italy/it/News1/BREAKING-TTIP-leaks-Greenpeace-Olanda-rivela-i-testi-segreti-del-TTIP/?utm_source=em&utm_medium=mail&utm_campaign=TTIP%20breacking%20ANG

TTIP leaks: Greenpeace Olanda rivela i testi segreti del TTIP

News - 2 maggio, 2016
Avevamo ragione: confermati rischi per clima, ambiente e sicurezza dei
consumatori

I cittadini hanno diritto di sapere: Greenpeace Olanda pubblica oggi
su www.ttip-leaks.org parte dei testi negoziali del TTIP per garantire
la necessaria trasparenza e promuovere un dibattito informato su un
trattato che interessa quasi un miliardo di persone, nell’Unione
Europea e negli USA. È la prima volta che i cittadini europei possono
confrontare le posizioni negoziali dell’UE e degli USA.

Questi documenti svelano che noi e la società civile avevamo ragione a
essere preoccupati: con questi negoziati segreti rischiamo di perdere
i progressi acquisiti con grandi sacrifici nella tutela ambientale e
nella salute pubblica!



Dal punto di vista della protezione dell’ambiente e dei consumatori,
quattro gli aspetti seriamente preoccupanti:

1- Tutele ambientali acquisite da tempo sembra siano sparite

Nessuno dei capitoli che abbiamo visto fa alcun riferimento alla
regola delle Eccezioni Generali (General Exceptions). Questa regola,
stabilita quasi 70 anni fa, compresa negli accordi GATT (General
Agreement on Tariffs and Trade) della World Trade Organisation (WTO –
in italiano anche Organizzazione Mondiale per il Commercio, OMC)
permette agli stati di regolare il commercio “per proteggere la vita o
la salute umana, animale o delle piante” o per “la conservazione delle
risorse naturali esauribili”. L’omissione di questa regola suggerisce
che entrambe le parti stiano creando un regime che antepone il
profitto alla vita e alla salute umana, degli animali e delle piante.

2- La protezione del clima sarà più difficile con il TTIP

Gli Accordi sul Clima di Parigi chiariscono un punto: dobbiamo
mantenere l’aumento delle temperature sotto 1,5 gradi centigradi per
evitare una crisi climatica che colpirà milioni di persone in tutto il
mondo. Il commercio non dovrebbe essere escluso dalle azioni sul
clima. Ma non c’è alcun riferimento alla protezione del clima nei
testi ottenuti.

3- La fine del principio di precauzione

Il principio di precauzione, inglobato nel Trattato UE, non è
menzionato nei capitoli sulla “Cooperazione Regolatoria”, né in
nessuno degli altri 12 capitoli ottenuti. D’altra parte, la richiesta
USA per un approccio “basato sui rischi” che si propone di gestire le
sostanze pericolose piuttosto che evitarle, è evidente in vari
capitoli. Questo approccio mina le capacità del legislatore di
definire misure preventive, per esempio rispetto a sostanze
controverse come le sostanze chimiche note quali interferenti
endocrine (c.d. hormone disruptors).

4- Porte aperte all’ingerenza dell’industria e delle multinazionali

Mentre le proposte contenute nei documenti pubblicati minacciano la
protezione dell’ambiente e dei consumatori, il grande business ha
quello che vuole. Le grandi aziende ottengono garanzie sulla
possibilità di partecipare ai processi decisionali, fin dalle prime
fasi.

I documenti mostrano chiaramente che mentre la società civile ha avuto
ben poco accesso ai negoziati, l’industria ha avuto invece una voce
privilegiata su decisioni importanti.

Il rapporto pubblico reso noto di recente dall’UE ha solo un piccolo
riferimento al contributo delle imprese, mentre i documenti citano
ripetutamente il bisogno di ulteriori consultazioni con le aziende e
menzionano in modo esplicito come siano stati raccolti i pareri delle
medesime.

I documenti pubblicati da Greenpeace Olanda constano di 248 pagine in
un linguaggio legale tecnicamente complesso: 13 capitoli di “testo
consolidato” del TTIP più una nota interna dell’UE sullo stato del
negoziato (Tactical State of Play of TTIP Negotiations – March 2016).
Greenpeace Olanda ha lavorato assieme al rinomato network di ricerca
tedesco di NDR, WDR and Süddeutscher Zeitung. Fino ad ora i
rappresentanti eletti avevano potuto vedere parte di questi documenti
in stanze di sicurezza, con guardie, senza consulenti esperti e senza
poterne discutere con nessuno. Con questa pubblicazione, milioni di
cittadini hanno la possibilità di verificare l’operato dei propri
governi e discuterne con i loro rappresentanti.

Chi ha cura delle questioni ambientali, del benessere degli animali,
dei diritti dei lavoratori o della privacy su internet dovrebbe essere
preoccupato per quel che c’è in questi documenti. Il TTIP, si svela
per ciò che davvero è: un grande trasferimento di poteri democratici
dai cittadini al grande business.

Per fermare il TTIP, tutelare i diritti e i beni comuni e costruire un
altro modello sociale ed economico, equo e democratico, ti aspettiamo
sabato 7 maggio 2016 a Roma per un grande appuntamento nazionale!