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soldi pubblici per le multinazionali, non per i disoccupati PDF Stampa E-mail

Dal sito pisorno

Dove sono finiti i 125 milioni di euro pubblici dell’offshore? Martedì 27 presidio all’Autorità Portuale Livorno e l’incontro con Gallanti

Dopo le proteste in piazza contro il rigassificatore Offshore, l’occupazione simbolica della sede OLT di Livorno il “Comitato disoccupati e precari” ha ottenuto un incontro con il commissario dell’Autorità Portuale Gallanti.

Livorno, 22 aprile 2016 da Comitato Disoccupati e Precari Asia-Usb

Asia-Usb: “Il rigassificatore Offshore è costato alle collettività 125 milioni e non è mai entrato in funzione, dove sono finiti i posti di lavoro che doveva portare ? Vogliamo risposte”.

Solo nel 2014 e nel 2015 la OLT ha ricevuto 125 milioni di euro pubblici per “gestire” un’opera mai entrata veramente in funzione. Una vera e propria truffa ai danni di tutti i Livornesi e dei lavoratori.

Negli anni sono state tantissime le promesse fatte da amministratori, politici e dirigenti sindacali per costringere la città ad accettare la truffa della OLT. L’offshore porterà 300 posti di lavoro e un risparmio in bolletta dicevano. In realtà niente di tutto questo si è avverato e ogni qual volta i disoccupati chiedono sostegno alle istituzioni  viene risposto che non ci sono i soldi.

A sostegno di queste ragioni, il Comitato convoca il presidio all’Autorità Portuale (Scali Rosciano) alle ore 15:30 martedì 27c.m. durante l’incontro con il presidente Gallanti

Dicevano che:

  • Aprile 2012, l’ex Sindaco Alessandro Cosimi: “Il rigassificatore è un impianto del quale oggettivamente è difficile pensare di poter fare a meno”
  • Luglio 2013, Bruno Picchi del Partito Democratico: “quello di oggi per noi è il concretizzarsi di uno dei massimi risultati che sta ci sta a cuore: il lavoro. Ci abbiamo creduto noi e chi ha investito nella nostra città”
  • Novembre 2012, Piero Nocchi segretario CGIL Livorno: “il rigassificatore aumenterà le capacità di attrazione del nostro territorio”
  • luglio 2013, Giuliano Gallanti Presidente dell’autorità Portuale di Livorno: “ero nel Consiglio di Amministrazione che a Genova prese la decisione di realizzare questo rigassificatore, iniziativa che può cambiare molto in questa città. Non solo per le opportunità di lavoro, ma è un messaggio per vincere lo scetticismo: è il momento di avere coraggio e di osare”.
  • luglio 2013, Enrico Rossi Presidente della regione Toscana: “Il rigassificatore avrà delle ricadute positive per tutto il territorio Livornese”
  • Il rigassificatore Offshore è un’infrastruttura che non è mai entrata in funzione!
  • E’ costato alla collettività solo nel 2014 e 2015: 125 milioni di euro.
  • Dove sono finiti i centinaia di posti di lavoro promessi? e, i vantaggi sulle bollette?
  • Con 125 milioni di euro sarebbe stato possibile creare un reddito di 500 euro al mese per 10 mila disoccupati, per due anni.
  • Le risorse per un reddito minimo garantito non ci sono, ma vengono spesi milioni di euro per opere inutili e costose, come il rigassificatore.

Invece:

Gli stessi soggetti che hanno sostenuto il rigassificatore, in questi mesi, stanno portando avanti il progetto della nuova Darsena Europa. Servono garanzie sul quel progetto e trasparenza sull’utilizzo dei soldi pubblici. Qualcuno deve dare risposte e prospettive concrete per un lavoro vero!

Nel video: la protesta contro il rigassificatore, alla sede OLT di Livorno