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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

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rigassificatori, pagheremo noi edison, dopo olt ? PDF Stampa E-mail

Ora è ufficiale, il rigassificatore di Livorno si regge solo sugli incentivi statati. E quello di Edison ?

Con lettera  Prot. Generale n.6624/P del  3 marzo 2016 l’AEEGSII (Agenzia per l’energia elettrica, il gas e il servizio idrico) ha risposto alla richiesta di accesso agli atti di MD, confermando che il rigassificatore OLT di Livorno (proprietà  49% di IREN, protettorato del ministro Del RIO, e il 48% della tedesca EON) ha ricevuto nel biennio 2014-2015 di inattività (solo due carichi di GNL, uno di prova nel gennaio 2014, il secondo attuale) ben 45 milioni di euro di sostegno statale, a titolo di “fattore di copertura”, in parole povere “vuoto per pieno” [1]. Cioè, se anche questo impianto resta vuoto, ad esempio per difficoltà nei rifornimenti (gli impianti di liquefazione del gas sono pochi nei paesi produttori, le metaniere oceaniche lo stesso), lo stato paga il mancato ricavo: un’operazione da far sembrare bazzecole i vecchi sostegni di stato a Montedison/Cefis/Schimberni di craxiana memoria.

Tutto ebbe origine circa 15 anni fa quando Prodi, Bersani, Letta Enrico dichiararono i rigassificatori “impianti strategici”, nonostante ENI li considerasse inutili (Scaroni) e ci garantisse il gas tramite gasdotti, più sicuri e affidabili. Da Prodi/Bersani iniziò la corsa ai rigassificatori, rallentata dalla crisi economica, con il crollo dei consumi in Italia (da 85 miliardi di MC del 2005 ai 60 mld nel 2014, dati AEEG) .

Oggi, con gli incentivi statali multimilionari e le pressioni dell’apparato statunitense, che vuole sostituirsi alla Russia nelle forniture del gas all’Europa [2], con il devastante shale gas ( trivellazione e spremitura di rocce profonde con acqua e sostanze chimiche) ritornano i rigassificatori. Non sappiamo se quello di Edison, in progetto per Rosignano, si avvarrebbe del regime di cui si avvale OLT, ma è sicuro che anche la multinazionale francese (gruppo EDF ,Electricité de France) si avvarrebbe di canali preferenziali nelle autorizzazioni  e di incentivi statali.

Se andasse avanti il rigassificatore di Rosignano, ci troveremmo con 3 dei 4 rigassificatori italiani in 90 km di costa: quello di Rosignano appunto, quello di Livorno e quello di La Spezia. Un traffico di metaniere e bettoline ad alto rischio, che si incrocerebbe con il traffico passeggeri per le isole, il traffico militare da e per Campo Derby e il traffico di petroliere per la raffineria ENI di Livorno: ricordiamo il disastro della Moby Prince ?

4.2.16

 


[1] Alla delibera  (rinvenibile alla pagina http://www.autorita.energia.it/it/docs/14/458-14.htm) hanno fatto
seguito, comunicazioni alla CSEA (già CCSE) affinché la stessa procedesse alle
erogazioni e precisamente:
- con comunicazione protocollo Autorità P/31780 del 10 novembre 2014  è stato
comunicato alla Cassa l'importo del fattore di copertura per il periodo 20-31
dicembre 2013 pari a 1.443.965,51 ….)

[2] Edward Luttwak, con i rigassificatori polverizzare la Russia, in rete

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