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La sinistra è finita in discarica?

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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

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ALTRO CHE RIGASSIFICATORE, TRENI BETTOLINE E CAMION DI GNL .... PDF Stampa E-mail

Medicina democratica  Sezione di Livorno e della Val di Cecina

 

Al Presidente della Giunta Regionale Toscana

Al Presidente della Provincia di Livorno

Al Sindaco di Rosignano Marittimo

Al Prefetto di Livorno

Al Direttore del Dipartimento ARPAT di Livorno

e p.c. Alla Procura della Repubblica di Livorno

A UFAM Svizzera

 

Oggetto: alto rischio d’incidente catastrofico per la movimentazione di cloro a e da Rosignano. Richiesta misure immediate di riduzione del rischio.

Si premette quanto segue:

 

 

A Viareggio (Provincia di Lucca, Regione Toscana) il 29 giugno 2009 un treno merci che trasportava GPL è deragliato, esplodendo ed incendiandosi, provocando 31 morti tra la popolazione ed una vasta distruzione di edifici.

A Rosignano (Provincia di Livorno, Regione Toscana) la Società Solvay produce e movimenta 120.000 tonnellate di cloro e cloroderivati l’anno.

L’Ufficio federale dell'ambiente UFAM della Confederazione Elvetica (l’ARPA svizzera) ha avviato nel 2002 un programma per la riduzione dei rischi dei trasporti di merci pericolose per ferrovia, individuando  il cloro come quello in assoluto più pericoloso nel trasporto, seguito da GPL ed altre sostanze, un percorso di messa in sicurezza delle linee ferroviarie , escludendone alcune dal transito di cloro, nonché misure per abbattere i rischi di deragliamenti ed altri incidenti ;

 

A Rosignano su un vecchio braccio ferroviario di manovra, parallelo alla linea ferroviaria Roma-Pisa, in mezzo all’abitato e vicino a strutture sensibili e frequentate dalla popolazione, avviene ancora la manovra e lo stazionamento di ferrocisterne di cloro, cloroformio ed altre sostanze tossiche, infiammabili, ecc, in entrata ed uscita dallo stabilimento Solvay;

A Rosignano il 29 maggio 2009 si inaugurava un sottopasso stradale, che, condizionato nella costruzione dal braccio di manovra sopradetto, si rivelava a posteriori inadatto al transito degli autobus;

A Rosignano in data imprecisata tra ottobre e novembre 2009, all’interno del vasto stabilimento Solvay, avveniva un nuovo deragliamento di una ferrocisterna di cloro (svio dai binari di due ruote), senza ribaltamento della stessa;

a Rosignano, in data immediatamente precedente al 6 novembre 2009, all’interno dello stabilimento Solvay, avveniva l’investimento di un’auto di servizio da parte di un locomotore in manovra, con gravi danni all’auto, senza danni alle persone (Corriere di Rosignano Cecina 6.11.09);

a Rosignano l’11 agosto 2009 avveniva una fuoriuscita, non si sa se incidentale o intenzionale (pulizia impianti e scarico in acqua) di cloro tramite il fosso di scarico in mare, con coinvolgimento di chilometri di litorale verso nord, fuga dalle spiagge di centinaia di persone con arrossamento agli occhi, senso di soffocamento ed altri sintomi;

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Tutto ciò premesso, con la presente si chiede:

- se non si intenda prescrivere a Solvay lo

spostamento dei binari di manovra, dall’area attuale, posta vicino a scuole, abitazioni, impianti sportivi, stazione dei Carabinieri e Polizia di Stato, stazione ferroviaria,

presidio sanitario, principale edificio di culto, ecc, all’area industriale a sud dello stabilimento;

- se non si ritiene particolarmente irrazionale e pericoloso che sui binari di manovra si affaccino sia la Stazione dei  Carabinieri che del Commissariato della Polizia di Stato, organismi che in caso di incidente ad una ferrocisterna di cloro o di altra sostanza tossica dovrebbero coordinare la gestione dell’emergenza ed i soccorsi, e che al contrario sarebbero i primi ad essere colpiti, con conseguenze ancor più gravi per la popolazione;

- se non si ritiene indilazionabile lo  spostamento del traffico Solvay, oltre che la manovra, sulla linea Vada-Collesalvetti-Pisa, recentemente elettrificata, evitando l’attraversamento di Rosignano, Castiglioncello, Quercianella, Livorno, e la relativa costa, affollata di turisti specialmente d’estate;

- se si è previsto e controllato che la costruzione (iniziata da pochi mesi) del ponte sul Fiume Fine tra la parte meridionale dello stabilimento Solvay e la frazione dei Polveroni

non interferisca con l’auspicato spostamento della manovra ferroviaria Solvay e il suo raccordo con la linea Vada-Pisa, a differenza della recente vicenda del sottopasso ;

- se si è controllato e si controlla sistematicamente che sulle ferrocisterne in manovra a Rosignano siano installati i

rilevatori di deragliamento, come prescritto dall’UFAM svizzera, anche per i treni provenienti dall’estero, quindi anche da Rosignano;

(“Questi tipi di dispositivi, che reagiscono non appena un assale o un telaio lascia la rotaia e permettono di arrestare il treno prima che si rovesci, sono destinati a generalizzarsi in Europa a medio termine” UFAM  2006).

- se si è controllato e si controlla che le ferrocisterne in arrivo e partenza da Rosignano siano ad alta sicurezza, munite di

ammortizzatori più resistenti per assorbire meglio agli urti; siano fornite di  schermi

posti alle due estremità per proteggere le stesse contro gli urti prodotti da altri vagoni in caso di collisione o di deragliamento, come prescritto da UFAM.

- se si è controllato e si controlla che la composizione dei treni con ferrocisterne in arrivo e partenza preveda carri scudo in testa e in coda al treno;.

- se si è controllato che il gestore delle linee ferroviarie italiane RFI abbia installato

apparati fissi per la misurazione della temperatura dei carrelli, nel tratto più trafficato tra il polo industriale di Scarlino (Provincia di Grosseto, Regione Toscana), quello di Rosignano e quello di Livorno (“Le Ferrovie svizzere dispongono per questo di

43 installazioni fisse che misurano la temperatura dei treni e fanno automaticamente partire l'allarme in caso di surriscaldamento. La misura si applica a tutti i treni,

sull'insieme della rete ferroviaria, e garantisce così sicurezza all'intero sistema.” UFAM 2006)

- se ci si è posti la questione di limitare la velocità nei centri abitati dei treni che trasportano merci pericolose, e/o di vietare la circolazione in certe ore.

Si attendono risposte sollecite ed esaurienti.

Si trasmette la presente interrogazione per conoscenza anche alla Procura della Repubblica di Livorno, a sottolineare fin d’ora la responsabilità anche penale delle Autorità in indirizzo in caso di inerzia, non curanza, rinvio a fronte di eventuali danni alle persone.

Distinti saluti.

18.12.2009

Maurizio Marchi (Resp. prov.le)

Link per UFAM

http://www.uvek.admin.ch/index.html?lang=it