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sanità toscana, PD e parte del M5S se ne fregano del referendum PDF Stampa E-mail

Anche Nogarin si accoda alle "razionalizzazioni" del PD sulla sanità, aggirando il referendum popolare, le cui firme sono state raccolte anche dalla base M5S ..... Le ASL da 16 a 3 e tagli di personale e di servizi.

Si legga l'articolo qui sotto

Tirreno  27 novembre 2015

Pisa la spunta su Livorno avrà la sede della maxi Asl

LIVORNO. La sede legale della nuova maxi Asl andrà a Pisa. C’è scritto nero su bianco nella proposta di legge che porta la firma della giunta regionale e che è ora all’esame della commissione toscana sanità.

Così, dopo mesi di botta e risposta politico e sindacale, i nodi arrivano al pettine.

Il testo è stato pubblicato il 20 novembre sul sito della Regione: si tratta delle “modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2005 numero 40 (disciplina del servizio sanitario regionale)” e “alla legge regionale 4 febbraio 2008, numero 3” nonché della “gestione liquidatoria del Centro per lo Studio e prevenzione oncologica” per il “riordino dell'assetto istituzionale e organizzativo del sistema sanitario regionale”. Una proposta di legge il cui scopo è di «portare a compimento il processo di organizzazione degli assetti del servizio sanitario regionale avviato con la legge 28 del 16 marzo 2015».

 

Nel testo viene individuato a chiare lettere il principio per scegliere la sede legale delle tre nuove maxi Asl. In altre parole la testa delle nuove aziende sanitarie di area vasta, dove dal 2016 siederanno i direttori. Il principio è questo: le sedi legali, nella «fase di prima applicazione della legge» saranno individuate «sulla base del criterio del capoluogo della provincia avente il maggior numero di abitanti per l'area vasta di riferimento». Quindi: «Firenze per l'azienda Usl Toscana centro, Pisa per l'Usl Toscana nord-ovest; Arezzo per l'azienda Usl Toscana sud-est». Pisa, insomma, la spunta su Livorno. E Arezzo su Siena...

L’azienda dell’area nord-ovest abbraccerà le province di Livorno, Pisa, Massa e Lucca. La candidatura di Livorno a sede della maxi Asl nei mesi passati era stata caldeggiata sia dal sindaco Nogarin che dall’assessora Dhimgjini, che ad agosto aveva anche replicato duramente all’sos lanciato dal Fials.

La proposta di legge ora deve passare all’esame della commissione e del consiglio regionale: è quindi ancora passibile di modifiche, anche se c’è da immaginare che più che su una guerra di campanile rispetto ala sede, la discussione si sposterà sul futuro dei servizi.

Si nota intanto che per definire i collegi sindacali (articolo 124) e l’organismo indipendente di valutazione della performance (articolo 125) il criterio per individuare le sedi è stato diverso: nelle unità sanitarie locali di nuova istituzione, fino alla nomina del nuovo collegio sindacale, le relative funzioni «saranno svolte dal collegio dell'azienda che nell'anno precedente ha presentato la maggiore entità di risorse gestite desumibili dalle assegnazioni regionali», quindi Firenze, Livorno e Arezzo; quanto all’organismo di valutazione, «le funzioni saranno svolte dall'Oiv dell'azienda con il maggior personale a tempo indeterminato», quindi Firenze, Livorno e Arezzo.            Juna Goti