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La sinistra è finita in discarica?

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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

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la salute "irrompe" in comune a firenze PDF Stampa E-mail

Gli attivisti si ritrovano alle 10,30 lunedi 16 marzo

Lo stato di salute della popolazione, tra nocività e sottovalutazione dei rischi. Le responsabilità dei sindaci sulla salute

Abbiamo chiesto da mesi, anche tramite comitati e gruppi di cittadini attivi il “referto epidemiologico” (mortalità, ricoveri, farmaci assunti) della popolazione a circa 80 sindaci toscani, che in base all’art. 13 della legge  833/78 (Riforma sanitaria) sono i primi responsabili della salute della popolazione amministrata.

1- Abbiamo riscontrato una ignoranza pressoché totale nei sindaci interloquiti sul problema loro posto, nonché sulle loro prerogative e doveri.

2- Hanno risposto alla richiesta di accesso agli atti circa 10 sindaci; gli altri non si sono neanche curati di rispondere, nonostante sollecitazioni e segnalazioni al Difensore civico Regionale.

3- abbiamo notato che i più reticenti sono stati i sindaci dei comuni più inquinati, come ad esempio Piombino, Viareggio, Rosignano, Prato, Pomarance, Livorno.

Dalle risposte ottenute abbiamo ricavato uno scenario di salute fortemente problematico, ad esempio mortalità in crescita rispetto al 2007, ricoveri per gravissime patologie e consumi di farmaci in crescita.

L’ASL 6 Livorno ha finalmente segnalato uno studio dell’Agenzia Regionale Sanità (ARS) detto “Marsupio” esteso a tutta la regione, seppur con dati  “datati” al 2008/2010, quindi poco aggiornati, che comunque confermano l’impressione che avevamo ottenuto dalle risposte e dalle non risposte dei vari sindaci: i comuni con maggiore inquinamento ambientale e lavorativo hanno problematiche di salute più gravi rispetto ad altre aree.

Le criticità ambientali della Toscana sono molto varie, dalla geotermia alla siderurgia, alla chimica, alla navalmeccanica, al florovivaismo, agli inceneritori, ecc. Ma una criticità accomuna tutta la Toscana: la scarsa qualità dell’acqua “potabile” e la presenza diffusissima di tubazioni di cemento amianto negli acquedotti. Questo aspetto fa il paio con le scuole d’amianto, in cui si espongono decine di migliaia di giovanissimi e di lavoratori  alle fibre cancerogene.

Di queste tematiche parleremo con la stampa Lunedi 16 marzi ore 11 presso la sala stampa del Comune di Firenze (che per inciso non ha risposto alla richiesta di “referto epidemiologico”) invitando fin d’ora ad essere presenti i comitati e i gruppi di cittadini attivi per la difesa della salute in Toscana, nonché tutte le forze politiche e sociali che hanno seria intenzione di impegnarsi sull’argomento. Porterà il suo prezioso contributo l’epidemiologo genovese Valerio Gennaro, militante di MD e di ISDE, dell’ Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro (IST).

11.3.15    Per il Coordinamento toscano di MD  Maurizio Marchi – David Mattacchioni