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La sinistra è finita in discarica?

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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

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rigassificatore OLT, così inutile, così spalleggiato da stampa e PD PDF Stampa E-mail

Un commento critico dagli ambienti di VERTENZA LIVORNO

veramente spassoso ... roba d'altri tempi ... veramente. Innanzitutto la prima pagina è chiaramente una pagina pubblicitaria (chiaramente pagata dalla OLT) che magnifica il trasporto su nave del GNL. Tutto bene, tutto a posto, non è mai successo nulla durante il trasporto e via scazzeggiando ... Bisognerebbe andare a vedere il bluff ... Il giochino sta nel fatto che le statistiche citate da questi furbacchiotti riguardano il GNL "durante il trasporto" ma il rischio di incidente per un terminale come quello di Livorno va ampliato anche allo stoccaggio e alla lavorazione. Come comitato facemmo la scheda allegata... che andrebbe aggiornata ... come si vede è avvenuto un incidente gravissimo,  il disastro di Skikda in Algeria, appena 24 morti, scusate se è poco, e diverse altre volte il disastro è stato sfiorato e comunque sono avvenuti anche altri incidenti mortali. La cronologia è aggiornata al 2008. Nella pagina pubblicitaria si dicono naturalmente diverse "inesattezze": per esempio si magnifica il rapporto SANDIA del 2005. In allegato trovate una scheda si sintesi curata al tempo da Mario Martelli che legge quel rapporto in modo molto diverso, mettendo in evidenza come il SANDIA abbia posto l'accento sui i rischi di esplosione in caso di emissione di una nube di gas, rischi che permanevano fino ad un raggio di 11 km dal punto di emissione del terminale. Questo la OLT e i suoi accoliti hanno dimenticato di citarlo. Oltre alle "inesattezze" si fanno affermazioni per lo meno singolari come quella che il grado di sicurezza dei terminali in mare è molto superiore a quello dei terminali a terra. Sarà vero? Difficile sostenerlo visto che quello di Livorno è il primo e unico al mondo nel suo genere e che non lavora per niente ... Siamo al paradossale ma la vicenda OLT è assolutamente surreale.
Veniamo ora al resoconto del Guarducci. Questo signore deve vivere al Polo nord perché altrimenti deve essere l'unico livornese a cui questa estate è sfuggita la veduta all'orizzonte del terminale OLT, per altro visibilissimo anche nelle giornate di foschia. A lui invece il terminale è apparso quasi all'improvviso, come una visione celestiale nella sua immensità. Oltre alla ormai usuale bestialità - "il primo terminale del suo genere nel mediterraneo": no ,Guarducci, quello di Livorno è il primo e unico del suo genere al mondo, forse un giorno lo capirete anche voi del Tirreno, forse ... - il nostro inviato riporta senza alcun spirito critico le affermazioni del comandante. Intanto ci informa che gli addetti al terminale sono trenta (o non dovevano essere 120?) di cui uno  è di Pietrasanta (notevole ricaduta sul territorio, complimenti!), poi si dilunga sulla magnifica tecnologia del terminale (neppure fossimo negli anni '70: quale struttura tecnologicamente decente oggi non ha una informatizzazione spinta dei suoi sistemi operativi?) ma tutto serve ad allungare il brodo di questo po po’ di "reportage". Naturalmente si tratta di aria fritta: pensate il terminale ha anche un proprio sistema antincendio: notevole davvero! Sarebbe interessante sapere cosa accadrebbe di questo sistema antincendio in caso di fuga di gas e di innesco con esplosione ... ma questo Guarducci si è dimenticato di chiederlo. Guarducci, molto velocemente ci riferisce anche dei serbatoi. Anche qui si è dimenticato di chiedere al comandante della nave se i serbatoi erano vuoti o pieni, o meglio avrebbe potuto chiedere quando mai sono stati pieni ma questo particolare gli è sfuggito.  Guarducci ha però notato la torre di sfogo del gas, posta ad una certa altezza per evitare che il gas di scarico possa trovare degli inneschi sulla nave ed esploda. Figurati. Comunque esilarante il finale: anche in caso di tempesta, sul terminale non si muove foglia, anzi candela. Eccellente. Secondo me il terminale, in caso di tempesta si eleva sopra le acque a cammina da solo come Gesù Cristo ... Ma non basta: la ASL, dice il comandante, monitora costantemente "i cesti di cozze qui sotto" e naturalmente non rileva niente di anomalo. Peccato che l'ultima nave arrivata a scaricare (una di quelle che hanno fatto le "prove") e del novembre 2013 e che successivamente il terminale è rimasto completamente inattivo. Cosa sarebbe successo a quelle cozze, e soprattutto all'habitat marino delle nostre coste, se il terminale avesse lavorato a pieno ritmo, immettendo in mare il cloro necessario alle sue lavorazioni per importare non poche centinaia di migliaia di m3 di gas ma 3,5 milioni di m3 di gas?
Un'ultima notazione per la scheda che troneggia in alto a sinistra nella pagina con il suo titolo: "Il suo ruolo. Impianto strategico in caso di crisi". Si sostiene che il terminale ha lavorato 4 navi (dimenticando di dire che le navi erano noleggiate da uno dei proprietari del terminal, la E.On e che i loro scarichi sono stati fatti nel periodo di prova antecedente all'avvio commerciale dell'impianto). Ma al Tirreno questo lo considerano un particolare sostanzialmente insignificante Vi vengono riportate poi le dichiarazioni del De Vincenzi, il viceministro sponsorizzato da OLT (o forse meglio da E.On e IREN). A questo proposito allego il commento fatto dalla "Staffetta petrolifera" del 18 e 19 settembre alle dichiarazioni di questo statista. Anche la "staffetta petrolifera" è costretta ad ammettere che il De Vincenzi l'ha sparata grossa dando cifre fasulle. E se lo dice la "Staffetta" ...
Buona lettura