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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

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tra la megadiscarica, la geotermia e la nuova cava PDF Stampa E-mail

Medicina democratica

Movimento di lotta per la salute – sezione di Livorno e della Val di Cecina

 

Al Presidente della Provincia di Livorno

OGGETTO: osservazioni al P.A.E.R.P. della Provincia di Livorno.

Il sottoscritto Maurizio Marchi nato a Rosignano Marittimo il 5.10.48, in proprio e quale responsabile di zona di Medicina democratica onlus , presa visione dell’avviso di consultazione del P.A.E.R.P. pubblicato sul BURT del 29.1.14 n. 4, pag 282, formula le osservazioni sottodescritte.

I territori ove ricadono le osservazioni sono quelli del Comune di Rosignano Marittimo e del Comune di Livorno.

Osservazione n. 1: si rileva un conflitto di competenza ( e forse di interesse) a carico di Ambiente Italia srl, allo stesso tempo estensore del Paerp di cui si discute e del Piano rifiuti Toscana Costa.

 

Osservazione n. 2: a pag. 6 della Sintesi non tecnica – curata da Ambiente Italia srl - è prevista – tra le altre – l’apertura di una cava di argilla in loc. Gozzone, in Comune di Rosignano. Si oppone che il Comune di Rosignano Marittimo per la specifica zona fin dal 2001 aveva espresso parere negativo, reiterato, con delibera G.C. n. 240 del 13/11/2001, poi con delibere C.C. n. 131 e 146 anno 2002, nonché con il vigente Regolamento urbanistico comunale, approvato con deliberazione C.C. n. 116 del 21/4/2009, che individua la località Gozzone e la vallata su cui insiste quale zona di pregio paesistico, per la quale l’art. 23 delle Norme tecniche d’attuazione vieta espressamente l’apertura di nuove cave.

Osservazione n. 3 : la ditta Donati laterizi di Campo (Pi) fin dagli anni 2000-2002 chiedeva l’inserimento nel piano regionale delle attività estrattive di detta località, e che tali istanze ebbero il parere negativo sia dell’amministrazione comunale che di quella Provinciale, e che nel frattempo la stessa ditta non ha ricercato e proposto altre località in cui escavare argilla, sulle quali non pesassero pareri negativi delle autorità o vincoli di varia natura.

Osservazione n. 4 : l’area del Gozzone ospita una realtà economica consolidata ed in espansione di aziende agricole volte alle produzioni di qualità tipiche del territorio ed alla ricettività agrituristica, in virtù del contesto ambientale esistente in loco, non degradato paesaggisticamente per sostanziale assenza di attività extra agricole, e sufficientemente schermato grazie alle alture che lo circondano, dalla S.R. 206, ad eccezione della discarica di Scapigliato, distante un chilometro in linea d’aria. Tale discarica crea notevole disagio da anni ai residenti e alle loro attività, tanto che il Tribunale di Cecina condannò nel 2010 – in terzo grado di giudizio - in sede penale i vertici di REA spa per aver causato “danno esistenziale” ai cittadini residenti nella zona, confermando la condanna in primo grado (Sentenza 134/2006). Si ritiene del tutto improponibile sottoporre gli stessi abitanti a nuovi disagi e danni con una grande cava.

Osservazione n. 5 : detta discarica è stata autorizzata per l’ultima volta con Atto dirigenziale (AIA) n. 159 del 6.11.12 per 8 anni, al termine dei quali, o ad esaurimento del milione e mezzo di tonnellate di rifiuti autorizzate in entrata, sarà – come prescritto nella stessa AIA – chiusa. Si ritiene del tutto improponibile sottoporre gli stessi abitanti a nuovi disagi e danni con una grande cava, dopo la lunga e traumatica convivenza con la discarica.

Osservazione n. 6 : Nella Proposta di piano delle attività estrattive di recupero delle aree escavate e riutilizzo dei residui recuperabili della provincia” avanzata dall’Assessorato alla difesa del suolo nel luglio 2013 si legge quanto segue (pag. 11): “Art. 6 comma 4 . Le norme di adeguamento relative alle aree estrattive potranno prevedere la possibilità di esercitare attività di gestione di rifiuti speciali non pericolosi provenienti da attività di costruzione e demolizione …….” Tale concetto è ribadito al comma 13 dell’art. 7, che al successivo comma 14 rincara le preoccupazioni, laddove prefigura “la possibilità che al termine della coltivazione e successivo recupero ambientale, l’area possa essere impiegata per attività di produzione di energia da fonti rinnovabili.”

Tale proposta è del tutto inaccettabile per il sito Gozzone – oltre che per molte altre cave previste nel Piano – in quanto si potrebbe trasformare stabilmente un sito agricolo pregiato in un sito industriale stabile quanto nocivo, come un inceneritore o una centrale a biomassa, o nel migliore dei casi un “parco” eolico o una centrale fotovoltaica a terra.

Osservazione n. 7 : in generale, si osserva che la previsione del sito Crocione insiste su “Zone con eccellenze silvicolturali” (pag. 25 VAS Sintesi non tecnica). Dallo stesso sito si scaverebbero rocce serpentinitiche, che come le rocce ofiolitiche, contengono di solito amianto e spesso cromo. Tutte le cave di questi materiali, sia in esercizio che in previsione devono essere cancellate dal Piano in discussione, per la salvaguardia della salute pubblica e delle reti idriche.

Osservazione n. 8 : Con Decreto N° 2957 del 15 Giugno 2012 della Regione Toscana avente ad Oggetto “Conferimento permesso di ricerca per risorse geotermiche "Rosignano" nei Comuni di Orciano Pisano, Santa Luce, Casellina Marittima (PI) e nel Comune di Rosignano Marittimo - LI - Soc. Iterna s.r.l. - D.Lgs. 22/2010” veniva concesso il permesso di ricerche geotermiche in un’ampia zona di 49 Kmq che arriverebbe, nella parte nord, fino all’area del Gozzone. Si oppone che anche tale autorizzazione prefigura una trasformazione industriale di tutta la zona, sconsiglia a maggior ragione l’apertura della Cava Gozzone, e stravolgerebbe- qualora le risorse geotermiche fossero realmente rinvenute - la filosofia e la natura del Parco delle Colline livornesi e la scelta strategica di dedicarle all’agricoltura di qualità, all’agriturismo e all’escursionismo boschivo.

Conclusione

Il Piano deve essere interamente rivisto alla luce di quanto sopra esposto e delle altre osservazioni con contenuti di salvaguardia ambientale e della salute, provenienti da altri soggetti.

Si resta a disposizione per ogni chiarimento fosse ritenuto utile, e si porgono distinti saluti.

31.3.14

Maurizio Marchi