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dalle intimidazioni contro MD all'incriminazione di "Tirreno Power" PDF Stampa E-mail

Centrale Vado: botta e risposta Procura-Tirreno Power sulle emissioni killer

martedì 18 febbraio 2014
Vado Ligure - Pesantissima dichiarazione del Procuratore Capo di Savona, Fracantonio Granero, sulla base delle consulenze effettuate per gli anni dal 2000 al 2007: "Senza la centrale di Vado tanti decessi non vi sarebbero stati" dice Granero"
Per il Procuratore Capo di Savona alle emissioni della centrale a carbone sarebbero da attribuire circa 400 morti.
Secondo il procuratore ci sarebbero stati anche "tra i 1700 e i 2000 ricoveri di adulti per malattie respiratorie e cardiovascolari e 450 bambini ricoverati per patologie respiratorie e attacchi d'asma tra il 2005 e il 2012".
I consulenti hanno mappato una 'zona di ricaduta delle emissioni' ed hanno escluso come causa delle patologie il traffico automobilistico, altre aziende della zona e i fumi delle navi in porto. Il perimetro della mappa riguarda quasi tutta Savona, Vado, Quliano e Bergeggi e in parte Albisola e Varazze.
Le consulenze della procura di Savona su Tirreno power sono "di parte" e non sono mai state sottoposte "a un contraddittorio". E' quanto afferma una nota dell'azienda secondo la quale "non si comprende quale sia stato il metodo di valutazione di esposizione agli inquinanti". "Tale mancanza di chiarezza è accompagnata dall'assenza della doverosa analisi di robustezza, di sensitività e quindi di affidabilità globale del metodo adottato. Anche per questo motivo non si può affermare in concreto alcun nesso di causalità", afferma. 'azienda invita ad "una maggiore prudenza considerando la forte rilevanza anche emotiva che i temi trattati rivestono e che dovrebbero essere tuttavia sempre suffragati da fatti comprovati anziché da ipotesi di parte le cui fondamenta sono tutte da verificare".
Notizia a cura della Redazione di Primocanale

Da ivg.it
Articolo n° 246784 del 29/07/2013 - 17:55

Tirreno Power cita in giudizio Medicina Democratica. Fermiamo il Carbone: “Atto intimidatorio”

tirreno power

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Vado L. “Esprimiamo solidarietà all’associazione Medicina Democratica per l’atto di citazione presentato da Tirreno Power in cui si richiede all’associazione un risarcimento danni per oltre un milione di euro”. Lo afferma in una nota la Rete Savonese Fermiamo il Carbone.

“Medicina Democratica si adopera da anni per un accurato lavoro di accertamento scientifico dei presunti effetti nocivi, per la salute dei cittadini e l’ambiente, in qualche modo correlabili alle emissioni della centrale a Carbone di Vado Ligure. In particolare Medicina Democratica si è occupata anche dell’analisi delle cartelle cliniche di persone che si sono ammalate o che sono decedute, tra quelle esposte all’inquinamento nella zona intorno alla centrale stessa, per verificare la possibilità di correlazione di tali patologie con le emissioni prodotte dalla centrale” prosegue l’associazione.

“Condividiamo – dicono dalla Rete Savonese Fermiamo il Carbone – la sensazione che l’azione di Tirreno Power possa rappresentare un atto intimidatorio teso a fermare questa iniziativa di Medicina Democratica. Riteniamo che tale iniziativa evidentemente preoccupi molto i vertici della centrale perché potrebbe rafforzare le vertenze legali in corso, ma che soprattutto potrebbe dare inizio a risarcimenti significativi di coloro per i quali si potrà eventualmente dimostrare il presunto nesso causale tra malattia e inquinamento, un nesso su cui secondo fonti giornalistiche sta lavorando anche la Procura di Savona”.

“La Rete savonese fermiamo il carbone, così come Medicina Democratica, continuerà senza timori o paura di ritorsioni nella sua denuncia dei danni derivanti dall’utilizzo del carbone per la produzione di energia elettrica, una scelta nociva e sbagliata dato che il carbone è il combustibile fossile più inquinante e pericoloso al mondo” conclude Fermiamo il Carbone.

Redazione