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La sinistra è finita in discarica?

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Non ce la date a bere

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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

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NESSUNA CONCERTAZIONE CON CHI (ROSSI) DISTRUGGE LA SANITA' PUBBLICA PDF Stampa E-mail

MANIFESTAZIONE DEL 7 DICEMBRE 2013

Documento Ufficiale

 

La manifestazione del 7 Dicembre 2013 è un evento che, senza esagerazioni, scrive una piccola

pagina di Storia. Per la prima volta in Toscana si assiste ad una protesta così estesa, così larga, così

condivisa: in rappresentanza di numerose ed ampie comunità locali da 8 diverse province toscane,

i comitati sanitari costituitisi spontaneamente e poi confluiti nel Comitato Regionale Emergenza

Sanitaria Toscana (C.R.E.S.T.) convergono a Firenze per far sapere alla politica che la cittadinanza

si è svegliata.

 

Scendiamo in strada per dire alle istituzioni, a quell’istituzione che la Regione Toscana deve tornare

ad essere, che amministrare non vuol dire voltarsi dall’altra parte; non vuol dire negare i problemi,

né prendere la strada più facile; non vuol dire mettere a tacere chi dissente, mentire, ingannare.

Amministrare vuol dire decidere. Per decidere si devono capire i problemi. Per capire i problemi

bisogna ascoltare, con orecchie e cuore liberi, le necessità degli amministrati, cioè dei cittadini, cioè

del popolo, vero sovrano dello Stato il quale affida il potere, temporaneamente, agli amministratori

pubblici perché perseguano l’interesse collettivo, nel solco della Costituzione. L’ascolto è appunto

la base di partenza per un politico che voglia almeno provare a far bene il proprio lavoro: e qui

sta il peccato originale della Regione Toscana, chiusa in se stessa ormai da anni a contemplare

risultati-spot che sempre meno riscontro trovano nelle sofferenze quotidiane della gente normale.

 

Se decine di sindaci, in rappresentanza di intere vallate e territori chiedono ufficialmente da mesi

un incontro al Presidente della Regione senza ricevere risposte, nemmeno negative, “vuol dire

che qualcosa nel sistema democratico si è rotto” e che qualcosa si sia rotto e rappresenti la punta

dell'iceberg di un sistema sanitario regionale opaco, non trasparente e non teso al bene comune ed

alla salvaguardia della persona, lo testimonia il pervicace silenzio su un presunto buco di bilancio di

qualche centinaio di milioni a Massa, riportato a più riprese dalla stampa in questi ultimi anni, che

non possono che riflettersi, sul piano generale, in un utilizzo ridotto di risorse messe a disposizione

per beni e servizi e che non vogliamo assolutamente vadano ad incidere negativamente sul tessuto

più debole del territorio regionale, quale i nostri presidi sanitari rappresentano.

 

Da queste e altre considerazioni muove il C.r.e.s.t. quando, parlando a nome delle centinaia di

migliaia di abitanti delle zone considerate “marginali” da Enrico Rossi e dall’apparato tecnico- politico regionale, presenta alla Giunta della Regione Toscana le seguenti richieste:

− Incontro di una delegazione del C.R.E.S.T. con il Presidente Enrico Rossi, già peraltro

richiesto con domanda protocollata una prima volta in data 28 Agosto e una seconda volta il

17 Ottobre 2013.

− Ammissione del C.R.E.S.T. al Tavolo di concertazione sul Piano Socio-Sanitario

(come formalmente richiesto il 24 Ottobre 2013) e accreditamento dello stesso con ruolo

consultivo presso le Conferenze dei Sindaci delle diverse Asl toscane, in nome dell’Art.

15 delle LR40 del 2005.

− Approvazione di un Piano Socio-Sanitario, di un buon Piano Socio-Sanitario che

tuteli i residenti in zone disagiate con indicazioni stringenti, chiare e non eludibili, circa

l’equità d’accesso alle cure: si propone il ripristino di tempi massimi di percorrenza

relativamente ai servizi sanitari ospedalieri, e conseguente verifica caso per caso

dell’effettivo rispetto degli stessi

− Revoca delle Delibera 1235 del 28 Dicembre 2012 e successive delibere attuative, vere

armi di distruzione di massa escogitate grazie alla non casuale assenza di un Piano Socio-

Sanitario pienamente autorevole ed efficace, cui si sono prepotentemente sostituite azioni di

Giunta esautorando lo stesso Consiglio regionale.

− Sistema di gestione delle liste d’attesa veramente improntato a principi di trasparenza:

pubblicazione online degli elenchi delle varie Asl, evidentemente privi dei nominativi

dei pazienti, ma con indicati il comune di residenza degli utenti e la tipologia di esame

richiesta. È ormai smascherata la strategia di sabotare i volumi d’attività dei centri minori

dirottando i cittadini su altre strutture: questo giochetto deve finire, la gente della Toscana si

è stancata di riorganizzazioni ospedaliere “tramite CUP”.

 

Questi i punti che il Comitato Regionale Emergenza Sanitaria Toscana pone sul tavolo della

politica regionale, questa la base di partenza per una discussione pubblica cui Enrico Rossi si è

finora clamorosamente sottratto nascondendosi a tutti i livelli, istituzionali e non, fuggendo lo

sguardo e le domande di quanti hanno cercato e cercano risposte alle proprie preoccupazioni.

Il C.R.E.S.T. e i territori a cui dà voce aspettano risposte.

Per il C.R.E.S.T.  Comitato Regionale Emergenza Sanitaria Toscana   Il Presidente Valerio Bobini