STRAGE DI VIAREGGIO
Perché siamo anche qui? Per non dimenticare, Per la sicurezza!
Siamo familiari delle 32 vittime della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009;
siamo cittadini e cittadine di Viareggio, siamo mobilitati da quella tragica notte; siamo
impegnati da 53 mesi perché tutti sappiano cosa è accaduto e cosa può ancora accadere
quando, in ferrovia, manca la sicurezza per i lavoratori, i viaggiatori e, dopo quel maledetto
29 giugno, anche per uomini, donne, ragazze e bambini che riposavano nelle proprie
abitazioni.
Oggi, a Firenze si tiene il convegno sulla “Valutazione del rischio: normativa, metodi
applicativi ed esperienze nel Settore Ferroviario”.
Il tema del Convegno è la Valutazione del rischio. E noi ci siamo. Come potevamo non
essere presenti? Soprattutto come potevano i familiari mancare, perché la perdita di 32
Vittime è dovuta all’omissiva mancanza di una doverosa valutazione dei rischi presenti
in ferrovia.
In particolare, sono i rischi connessi con il transito di treni che trasportano sostanze
pericolose, infiammabili, tossiche. Nel nostro caso si chiama Gpl (Gas di petrolio liquefatto)
ed è un agente estremamente infiammabile. Treni merci come quello deragliato a Viareggio
transitano per stazioni e centri abitati; il nostro ha attraversato la città di Viareggio e nel suo
tragitto transita in 109 comuni.
Sono rischi che riguardano, principalmente, il deragliamento, il rischio di incendio e il
rischio di esplosione. E questo è avvenuto il 29 giugno 2009!
La valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza, a cui deve seguire l’adozione di
tutte le misure necessarie in materia di prevenzione e protezione dai rischi, rappresenta
la principale delle prescrizioni contenute nel D.Lgs. n. 626 del ‘94 e successivamente del
D.Lgs n. 81 del 2008.
Sarebbero state sufficienti le prescrizioni del primo decreto legge, se osservate, ad impedire
le catastrofiche conseguenze del deragliamento del treno merci 50325 che ha provocato la
morte di 32 persone, feriti gravi e gravissimi ed una zona della città distrutta.
Proviamo a contare gli anni che ci separano dalla 626!
1994-1995-1996-1997-1998-1999-2000-2001-2002-2003-2004-2005-2006-2007-2008-
2009-2010-2011-2012-2013. Si tratta di venti (20!) anni.
Il gruppo dirigente delle ferrovie dello Stato italiane (Fsi) e delle società controllate
(Trenitalia, Rfi, Fs logistica …), imputati e rinviati a giudizio, pensano di rifarsi una
verginità e di presentarsi “innocenti” nel processo sulla strage ferroviaria di Viareggio?!
Agli organizzatori del Convegno diciamo: il vostro tempo è scaduto! Ne avevate tanto, voi,
e chi vi ha preceduto, gli Ad e i dirigenti del passato. Ma niente avete ed è stato fatto.
L’unico rischio su cui dovete, ora, riflettere sono le imputazioni per cui siete stati rinviati
a giudizio. Fatelo, tutti (ora ci riferiamo a tutti quanti), non come Datori di lavoro o
Dirigenti, ma come sig. Moretti, sig. Elia, sig. Soprano, sig. Galloni, sig. Castaldo, sig. Di
Marco, sig. Costa, sig. Marzilli, sig. Margarita, sig. Pezzati, sig. Di Venuta, sig. Rossi, sig.
Testa, sig. Favo, sig. Fumi, sig. Andronico, sig. Maestrini, sig. Farneti.
Fate almeno una, che sia una, cosa giusta: tornatevene tutti a casa! Per la sicurezza la salute
e per il bene della collettività!
28 novembre 2013
- Associazione dei familiari “Il mondo che vorrei” e-mail:
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- Assemblea 29 giugno e-mail:
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