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La sinistra è finita in discarica?

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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

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SOLVAY: I FUTURI SINDACI DEL MOVI5 STELLE SI TROVERANNO COME PIZZAROTTI ? PDF Stampa E-mail

MEDICINA DEMOCRATICA   Movimento di lotta per la salute – Livorno e Val di Cecina

STELLINI E SOLVAY, SILENZIO INSPIEGABILE

La Regione Toscana, prona agli interessi Solvay, sta lavorando da mesi (anzi da 17 anni) per regalare alla multinazionale belga tutto il sale e l’acqua della Val di Cecina, con annessi devastanti progetti di invasi. Le normali autorizzazioni però non bastano , perché vengono giustamente bloccate dal TAR, come nel 2007 e nel 2010, con la sostanziale motivazione che sull’acqua deve essere data priorità alla popolazione, anziché all’industria.

Allora gli assessori regionali Simoncini e Bramerini stanno preparando con Solvay un accordo di programma,  a puntello delle loro autorizzazioni, in

 cui Solvay si assuma qualche marginalissimo impegno “volontario”, e con questo aggirare le sentenze del TAR e sbloccare  lo sfruttamento minerario della VdC per i prossimi trenta anni, rinnovabili una sola volta, poi il sale sarebbe esaurito.

Se passasse questo accordo-truffa, possiamo scordarci qualsiasi tipo di sviluppo alternativo e pulito in VdC, perché senz’acqua – come è noto – non si può fare niente.

Da 9 mesi ormai stiamo avanzando a tutti i soggetti toscani – nel silenzio generale -  una bozza di accordo alternativo, basato sinteticamente sui seguenti punti:

-          Solvay rinunci volontariamente e gradualmente allo sfruttamento di acqua e sale della VdC, che si è rivelato ampiamente insostenibile nel secolo scorso, e costruisca un dissalatore di acqua di mare, dal quale ricavi sale ed acqua,  necessari allo stabilimento di Rosignano.

-          Altre misure di ambientalizzazione.

-          In cambio Solvay potrebbe ottenere un forte sconto sull’enorme debito ecologico-sociale che ha accumulato in termini di inquinamento,patologie di massa, distruzione del tratto di costa, devastazione idrogeologica, ecc.

Oltretutto i lavori intorno al dissalatore e alle bonifiche  ambientali  costituiscono l’unico PIANO INDUSTRIALE serio ed in grado di dare una prospettiva sicura ai lavoratori Solvay, per uno stabilimento altrimenti in inesorabile declino.

Che taccia su questo piano industriale/ambientale il vecchio quadro politico-sindacale non sorprende. Sorprende invece il silenzio di quelli che sono balzati a seconda forza politica del territorio, i militanti del Movi5 stelle.

E’ prevedibile o almeno possibile che nel 2014 diversi comuni della zona Solvay, da Rosignano a Volterra, abbiano sindaci stellini: c’è il rischio  concreto ed enorme che si trovino a dover gestire un accordo capestro fatto da altri, senza potervi  ormai  incidere.   Un po’ come Pizzarotti con l’inceneritore di Parma.

Il consiglio è: incidere ora o mai più, e svergognarsi domani.

27.3.13