Scrivici







Pubblicazioni

test

test

La sinistra è finita in discarica?

La sinistra è finita in discarica?

Non ce la date a bere

Non ce la date a bere

Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

BALENA SPIAGGIATA A ROSIGNANO PDF Stampa E-mail

Tra i bidoni tossici scaricati a largo di Livorno dalla nave Grimaldi il 17 dicembre 2011 e le cinquecento tonnellate di mercurio scaricate in mare da Solvay .........

Tirreno 21.3.13

L’esperto di Padova «L’inquinamento abbassa le difese»

 «Stiamo cercando di capire se la morte della balena sia collegata alla strage di delfini che si sta verificando lungo tutta la costa tirrenica. L’inquinamento? Può essere un fattore predisponente». Il dottor Sandro Mazzariol è

 

a Padova, all’università in cui insegna e studia, ma è in costante collegamento con la sua task force, impegnata sulla spiaggia di Rosignano nel sezionamento della balena arenata. «Si tratta di una femmina di 16 metri e 40 centimetri – racconta – Legami con la moria di Sternelle? Al momento è difficile stabilirlo». Sono circa 80 i delfini trovati morti sulle spiagge del litorale dall’inizio dell’anno. «La moria è determinata dal morbillivirus, un agente patogeno che se contratto da delfini già indeboliti può portare alla morte – spiega Mazzarion – A metà degli anni ’90 si era registrato un fenomeno analogo». Ma il morbillivirus da solo non è sufficiente a spiegare queste cifre e così qualcuno ipotizza che la presenza in mare dei 112 fusti tossici perduti dall’Eurocargo Venezia nel dicembre 2011 possa essere una delle cause. «I dati ci dicono che la moria è diffusa in particolare nel basso Lazio, per cui tenderei ad escludere un’influenza diretta dei bidoni. Di sicuro, però, il sistema immunitario di delfini e balene è indebolito dalla presenza sempre maggiore di sostanze organoclorurate e di composti tossici dispersi nell’ambiente dagli scarichi industriali e agricoli. Questi fattori, probabilmente, predispongono delfini e balene all’attacco degli agenti patogeni». «Lunedì prossimo si terrà un tavolo nazionale di zooprofilassi che ha all’ordine del giorno proprio questo argomento – conclude Mazzarion – Cercheremo di formulare un’ipotesi valida». (g.p.)