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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

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la difesa della scuola pubblica passa anche dalla lotta alle "classi pollaio" PDF Stampa E-mail

Liceo Fermi – Persino l'Asl è contro le classi pollaio


Se uno dei migliori Istituti scolastici della provincia - costato oltre 4 milioni di euro di soldi
pubblici ed inaugurato pochissimi anni fa - non rispetta le norme sull'affollamento delle aule,
immaginiamo cosa accade in altre scuole più disagiate della provincia. L'impietoso responso
dell'ASL di Cecina fa supporre che il 100% delle scuole non siano completamente a norma,

altro che i “tre quarti” come riportano le fonti ministeriali. Sia chiaro che molti edifici scolastici lo
sarebbero se il Ministero e gli Uffici Scolastici regionali/provinciali non si ostinassero a
sovraffollare certe aule ed a tenerne altre vuote, in barba alle leggi preesistenti.
Dietro mia richiesta, in qualità di Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza del Fermi, l'ASL 6
ha verificato in alcune classi il mancato rispetto della normativa che prevede una superficie minima
di 1,96 metri quadrati a disposizione di ogni studente. Le normative emanate dal Ministero della
Pubblica Istruzione - tendenti a costituire le cosiddette “classi pollaio” con estrema facilità - si
confermano per l'ennesima volta in contraddizione con quelle ben più importanti (e responsabili)
sulla sicurezza e l'igiene. Comunque sia, genitori e studenti del Fermi possono stare tranquilli:
non si contesta, infatti, la carenza di igiene o problemi strutturali (l'edificio è nuovo e le pulizie
vengono effettuate regolarmente), ma piuttosto si riafferma il diritto di ogni studente a frequentare
le lezioni in ambienti non sovraffollati; naturalmente ciò avrà ricadute positive sulla qualità della
didattica e, se Asl e Vigili del fuoco controllassero le altre scuole senza aspettare la chiamata di
qualcuno (che evidentemente non vuole rogne), tali benefici ricadrebbero anche sugli altri studenti
e professori della provincia.
Adesso è un dovere per gli Uffici all'Istruzione garantire il diritto costituzionale allo studio
insieme all'osservanza delle disposizioni sopra esposte. Tutti insieme dobbiamo vigilare affinché
non si compiano altre anomalie (come ad esempio costringere gli studenti ad iscriversi in scuole
lontane, non a norma pure quelle). Ai genitori chiediamo di pretendere il rispetto dei D.M.
18/12/75 e 26/08/92 e pretendere che vengano fatti i controlli, uscendo una volta per tutte da questa enorme colossale ipocrisia. Per questo chiediamo ai Dirigenti Scolastici di esigere, senza
tentennamenti e con atti concreti, il rispetto delle regole dagli Uffici superiori preposti. Anche alla
luce di molte sentenze giudiziarie, l'unica soluzione è formare più classi - meno affollate - rispetto
al passato. Per ora, almeno al Fermi.
Danilo Fiore
RSU Unicobas
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