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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

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Toscana alla rovescia PDF Stampa E-mail

ACQUA DISSALATA ALLA POPOLAZIONE,  ACQUA BUONA A SOLVAY ?

NO, GRAZIE

 

Il 30 ottobre scade l’autorizzazione ambientale quinquennale (AIA) alla sodiera Solvay. Gli uffici della Provincia di Livorno stanno lavorando da settimane per rinnovargliela, senza nessun coinvolgimento dei cittadini. Gli uffici della Regione invece stanno lavorando da mesi su un accordo-truffa per mettere al riparo le loro stesse delibere autorizzative dello sfruttamento di salgemma dalle sentenze del TAR, che continua a sostenere dal 2007 che … la legge va rispettata e che “sull’acqua deve essere data la priorità alla popolazione, anziché all’industria”, a seguito di ricorsi popolari.

Insomma, tutte le istituzioni intorno alla “povera” Solvay, che continua a produrre ben 1.800 tonnellate di soda al giorno, nonostante la crisi idrica, e profitti sostanziosi per Bruxelles. Mentre buona parte della popolazione ha passato l’estate aspettando l’acqua dalle autobotti, e forse un giorno sapremo che qualità di acqua …. Certo, qualche “piccola crepa” nel sistema si è intravista, come il clamoroso prosciugamento totale del lago di Santa Luce e l’incredibile perforazione di decine di nuovi pozzi da parte di Solvay, sui quali nessuno ha trovato niente da ridire.

In mezzo sempre i soliti più deboli, prima la popolazione, poi i lavoratori, sui quali si scarica l’irresponsabilità di Solvay ed istituzioni.

In quest’orgia di prepotenza, ma anche di profitti e servilismo, fa addirittura capolino l’ipotesi più assurda: un dissalatore a spese pubbliche per dare acqua alla popolazione, e liberare finalmente Solvay dall’ingombrante presenza della popolazione stessa. Solvay che potrebbe finalmente sfruttare senza limiti la poca acqua dolce rimasta, pagandola la mirabolante cifra di 5 millesimi di euro al metro cubo. Insomma, il problema sono i cittadini …

 Questa ipotesi sarebbe il rovesciamento totale della legge e del semplice buon senso, ma sembra sia sostenuta perfino da settori istituzionali di Rifondazione comunista, che infatti da mesi parlano di “mitigazione” e di “dissalatore pubblico”.

Alla vigilia di due atti pubblici di fondamentale importanza e pericolosità, l’AIA e  l’accordo salva-delibere, occorre che i cittadini onesti si facciano sentire forte, e ribadiscano le priorità popolari:

1- Solvay si doti a sue spese di un dissalatore da cui ricavi acqua e sale, cessando in pochi anni lo sfruttamento di salgemma della Val di Cecina, rivelatosi insostenibile. 

2- l’acqua dolce deve essere riservata alla popolazione come prevede la legge e la logica.

3- nessun accordo di programma senza la cancellazione, meglio se consensuale, del contratto sul salgemma.

4- nessuna autorizzazione a Solvay senza il rispetto dell’accordo del 2003 sugli scarichi a mare.

4.10.12