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La sinistra è finita in discarica?

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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

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TRA IL DIRE E IL FARE .... PDF Stampa E-mail

QUELLO CHE SEGUE E' L'ORDINE DEL GIORNO, APPROVATO ALL'UNANIMITA' DAL CONSIGLIO COMUNALE DI CECINA IL 7 AGOSTO 2006: come si vede, a seguito del rinvenimento di cromo esavalente in decine di pozzi  pubblici e privati nella bassa Val di Cecina, si chiedeva un alleggerimento sostanziale dei prelievi d'acqua della Solvay, si esprimeva parere negativo sul progetto Solvay di invasare (IDRO-S) acqua inquinata di piena del fiume Cecina, si chiedeva una indagine epidemiologica sugli effetti del cromo sulla salute. Questa indagine è stata effettuata dal CNR di Pisa nel febbraio 2009 (vedi il testo su questo sito), ma nessuno l'ha ancora presentata alla popolazione: 622 morti in più rispetto agli attesi. (pagina 134)

Ma non solo, in questi giorni  (marzo 2012) la Regione Toscana sta autorizzando il progetto IDRO-S e lo sfruttamento minerario di salgemma a cui servirebbe, nel silenzio generale, e sotto il ricatto occupazionale della stessa Solvay: 23 lavoratori posti in cassa integrazione fino allo sblocco delle autorizzazioni.

 

COMUNE DI CECINA

Ordine del giorno: " Criticità risorsa idropotabile Bacino Cecina"

Premesso che la situazione idrica è di particolare criticità e presuppone un impegno da parte delle istituzioni affinchè questa situazione non si venga a presentare ciclicamente.

Preso atto che in tre pozzi dell'Acquedotto di Cecina in località Collemezzano (Via Tronto pozzo n. 2), Paduletto e Acqua Park, che riforniscono di acqua potabile una parte del nostro territorio (ma anche altri pozzi appartenenti a Comuni limitrofi come Bibbona e Castagneto) sono state rinvenute  quantità di "cromo esavalente" con percentuali superiori a quelle previste  dal D. Lgs 152/2006, tanto da indurre il Sindaco a disporre la chiusura in via precauzionale degli stessi per salvaguardare la salute dei cittadini;

 

    Considerato che dalle analisi a campione effettuate in alcuni pozzi privati del nostro Comune, allo stato attuale di conoscenza altri 4 pozzi sono risultati inquinati, sempre in relazione al D. Lgs 152/2006,  da cromo esavalente, per cui ne è stata disposta la chiusura;

Preso atto che le analisi su altri pozzi privati del territorio risultano ancora in corso e che perciò non è possibile prevedere quale sia l'entità dell'inquinamento che probabilmente verrà a ridurre ulteriormente la portata d'acqua complessiva erogata ai cittadini, in un periodo dell'anno in cui la popolazione di Cecina aumenta notevolmente per la presenza turistica;

Considerato che siamo in una situazione critica, sia per quanto riguarda l'inquinamento che il fabbisogno idrico complessivo del nostro Comune e che la situazione va sempre peggiorando da alcuni anni;

Constatato che è innegabile che debbano essere attivate  azioni capaci di risolvere complessivamente  il problema e quindi occorre un confronto stringente con la Soc. Solvay, affinchè gli emungimenti d'acqua potabile siano molto ridimensionati restituendo respiro alla capacità della falda acquifera;

 Considerato che il Progetto Aretusa è già da tempo a pieno regime, la società Solvay deve perfezionare l'accordo con ASA ponendo in essere lo scambio di risorse  idriche concordate;

Preso atto che occorre un confronto con ASA gestore dell'Acquedotto di Cecina affinchè provveda ad attivare gli investimenti necessari a mettere in ordine la rete idrica con l'obiettivo di aumentare  l'efficienza della rete di distribuzione, investimenti che debbano prevedere la centrale di miscelazione di S. Pietro in Palazzi stante la necessità di un controllo  delle acque e una sua razionale ridistribuzione;

Premesso che deve continuare l'operato dell'amministrazione comunale e del Sindaco, che è stato improntato al massimo senso di responsabilità, essendo stata disposta l'immediata preventiva  chiusura  dei pozzi non appena avuta notizia dell'eventualità di un possibile inquinamento da cromo esavalente;

Considerato che l'attuale situazione di emergenza idrica deve sollecitare tutte le forze politiche ad un senso di responsabilità, capace di portare a sintesi mirata una questione  che riguarda l'intera comunità, assumendo iniziative di comune collaborazione,

Preso atto  che il Sindaco, nel recente incontro con i rappresentanti della Regione Toscana e delle Province di Pisa e di Livorno avente per oggetto lo stato di emergenza idrica del Comune di Cecina, si è espresso pubblicamente contro il Progetto IDRO-S e perchè la Società Solvay cessi gli emungimenti di acqua dai pozzi della falda acquifera;

Il Consiglio Comunale di Cecina chiede che :

1. il  Sindaco continui con la linea di azione intrapresa fino a questo momento, tesa alla salvaguardia della salute della cittadinanza;

2. Sia portata avanti con convinzione  l'azione con la Regione, le Province di Livorno e Pisa e ASA, affinchè sia ridotto l'uso dell'acqua di falda ai fini industriali favorendone invece l'uso idropotabile;

3. Siano promossi i tavoli di concertazione con la Regione, l'Arpat e le Province di Livorno e Pisa  oltre ai Comuni coinvolti;

4. Sia messa in salvaguardia la risorsa idrica  della falda del Comune di Montescudaio e venga sospesa l'attuazione del Progetto Idros;

5. Siano effettuati accertamenti di potabilità e di purezza dell'acqua in modo continuo durante l'emergenza, nonchè dei sedimenti, ove possibile;

6. Di interessare la Regione  per avviare un'indagine epidemiologica, per verificare  gli eventuali effetti;

7. Adottare tutti gli strumenti necessari affinchè ai cittadini e al Consiglio Comunale giunga una corretta  e costante informazione allo scopo di fugare i dubbi sulla potabilità dell'acqua erogata attraverso l'acquedotto, e sulle iniziative intraprese;

8. Asa si impegni ad effettuare investimenti tesi  a mettere in ordine la rete idrica;

9. Inviare il presente ordine del giorno al Ministero dela sanità e dell'Ambiente, alla Regione, alle Province interessate e ai rispettivi Comuni, all'ASL, Asa, Arpat, Solvay e ATO 5.

Il presente Ordine del giorno fu approvato all'unanimità dal Consiglio comunale di Cecina nella seduta del 7.8. 2006. Altri Consigli comunali della zona lo adottarono.