Scrivici







Pubblicazioni

test

test

La sinistra è finita in discarica?

La sinistra è finita in discarica?

Non ce la date a bere

Non ce la date a bere

Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

Civitavecchia, stop al carbone, ma dell'idrogeno non si parla PDF Stampa E-mail

Civitavecchia, si discute l'uscita dal carbone, senza passare dal gas (come vorrebbe Enel), ma non si parla dell'idrogeno, la vera alternativa energetica. Nonostante il sindaco grillino Cozzolino, e nonostante il Ministro Di Maio al Ministero dello sviluppo economico.....

 

La Solvay presentò nell’oramai lontano 2011 la sua barca a idrogeno al porto di Crepatura (Rosignano, Livorno): solo propaganda aziendale ? non credo. Credo che fosse anche un messaggio a chi voleva capire. Solvay produce, stocca e riusa  dal 1939 idrogeno dall’elettrolisi del sale, puntando al cloro e alla soda caustica a Rosignano. E’ l’azienda  in Toscana e in Italia con le maggiori competenze sull’idrogeno, che è il miglior “vettore” di energia, producibile con energie alternative rinnovabili (sole, vento) dall’acqua di mare. Allora perché non lo produce su larga scala, anziché come sottoprodotto del cloro-soda  ? a mio avviso, non lo fa solo per un eccesso di prudenza imprenditoriale (altro che “rischio dell’imprenditore” a cui ci hanno abituato sui banchi di scuola), perché in altre parole non vede (non c’è) una rete di distribuzione dell’idrogeno né in Toscana, né in Italia, pochissimo anche in Europa. Eppure il mercato sarebbe immenso, dall’autotrazione di auto, camion, treni, navi, alla generazione elettrica, all’uso domestico (una ditta di San Giuliano pisano ha messo a punto una caldaia a idrogeno che con una spesa di 600 euro l’anno in idrogeno fornisce, oltre al calore necessario, anche energia elettrica).

Come si  intuisce, l’idrogeno prospetta una enorme riconversione ecologica dell’economia, caratterizzata da zero emissioni climalteranti e nocive per gli esseri viventi,  la non dipendenza da fonti estere di combustibili fossili, l’accessibilità all’energia anche da parte di paesi poveri, ed anche di buona occupazione, anche nella decadente fabbrica di Rosignano, aspetto che dovrebbe interessare innanzitutto ai candidati sindaco.

Ovviamente la riconversione a idrogeno cozza con enormi interessi contrapposti, legati alla fornitura e all’uso di combustibili fossili: ogni nuovo gasdotto, come il TAP in Puglia, ogni riconversione di navi a GNL (come si prospetta intorno al rigassificatore OLT di Livorno), ogni spesa militare per il controllo di petrolio e gas in Libia e nel nord Africa, richiederanno anni di ammortamento di queste immense quanto dissennate spese, e soprattutto rinvieranno sine die la riconversione ecologica verso l’idrogeno.

Questa riconversione comporta quindi un immenso coraggio politico per promuoverla, coraggio e consapevolezza che non si intravedono, né a livello locale, né regionale, né nazionale, né europeo.

Nell’anno delle celebrazioni del grande genio di Leonardo da Vinci potrebbe la Toscana, partendo proprio da Rosignano, farsi promotrice di questa enorme, pacifica, obbligata riconversione ecologica dell’economia ? Ne dubito, ma lo spero, e so di avere dalla mia parte milioni di giovani nel mondo, quelli del Friday for Future, e di miliardi di uomini e donne a cui finora è stato negato il  diritto all’energia.

Maurizio Marchi per Medicina democratica

8.5.19

Attachments:
FileDescrizioneUploaderFile size
Download this file (civitavecchia stop carbone, ma dell'idrogeno non si parla.pdf)civitavecchia stop carbone, ma dell'idrogeno non si parla.pdf Maurizio Marchi421 Kb