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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

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congresso nazionale di Medicina democratica PDF Stampa E-mail

Dal 16 al 18 febbraio si terrà a Milano il 7° Congresso nazionale di Medicina democratica, Aula Magna Università degli Studi di Milano
Via Festa del Perdono 7
Iscrizione gratuita ed aperta. Qui sotto si veda l'intero programma.

 

Lettera di invito
Alla c.a. dei:
 Lavoratori e delle Lavoratrici di fabbrica, dei servizi, di ogni dove
 Tecnici e Ricercatori, degli Studenti, degli Operatori della salute, della prevenzione, della
cultura, nochè ai Cittadini e alle Cittadine
 Rappresentanti dei Movimenti di lotta…, segnatamente per la salute e l’ambiente salubre
 Giornalisti democratici dei mas-media
PARTECIPAZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE
MEDICINA FRA CURA E PREVENZIONE
VII Congresso nazionale di Medicina Democratica –
Movimento di Lotta per la Salute: Milano 16 – 18 Febbraio 2012
Aula Magna Università degli Studi di Milano
Via Festa del Perdono 7
Iscrizione gratuita – si richiede, per motivi organizzativi, la compilazione della scheda di
iscrizione scaricabile dal sito www.medicinademocratica.org
Una premessa in preparazione del congresso
Il VII congresso nazionale di Medicina Democratica si svolgerà il 16, 17, 18 Febbraio 2012
nell’aula magna dell’Università degli Studi di Milano, in via Festa del Perdono, 7.
Al centro delle tematiche che verranno affrontate nel corso dei lavori sarà il ruolo della
partecipazione nella promozione della salute, tema fondante di Medicina Democratica, Movimento
di Lotta per la Salute, introdotto e approfondito in tutta la sua rilevanza da Giulio Alfredo
Maccacaro nella relazione da Lui presentata al Primo Congresso nazionale del 15 e 16 maggio
1976 a Bologna.
In quell’occasione Maccacaro parlò di malattia come perdita di partecipazione e di perdita di
partecipazione come malattia, invitando il movimento a lottare contro quelli che egli identificava
come principali nemici della partecipazione: l’autorità priva di autorevolezza, l’efficienza disgiunta
dall’efficacia, la provvidenzialità improvvida ovvero il paternalismo.
Da allora quelle ed altre nuove idee sono entrate a far parte del senso comune, a cominciare
ad esempio dalla necessità di fondare la pratica medica su prove di efficacia, dalla necessità di
passare dalla medicina centrata sulla malattia ad una centrata sul paziente, dalla necessità di
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promuovere una vera prevenzione potenziando anzitutto per questo il ruolo attivo di pazienti,
lavoratori, lavoratrici e cittadini/e in generale.
Non sempre però l’affermarsi delle idee coincide con il realizzarsi dei fatti che ad esse
dovrebbero corrispondere, e spesso e purtroppo si deve constatare che molti principi, talora anche
dei diritti, sono stati formulati e accolti universalmente ma solo in quanto scritti sulla carta non
applicati nella realtà.
Da qui la necessità di ribadirli, di riformularli anche tenendo conto delle nuove generazioni
cui manca del tutto la memoria, di riappropriarcene e di agire in modo da realizzare nel concreto
quello che essi implicano nella pratica della medicina, nella pratica della ricerca, nella pratica della
formazione, nella pratica quotidiana di autodifesa di tutti i diretti interessati.
In un periodo di abdicazione dei movimenti storici dall’impegno di delineare e di costruire il
futuro facendo valere le conquiste sociali conseguite con le lotte degli ultimi 50 anni, tentati come
sono dall’accettare e dal fare accettare come ineluttabile la subordinazione al totem del mercato
anche di valori che dovrebbero essere considerati non negoziabili, si impone la necessità di una
riflessione e di un dibattito che, a partire dai fondamentali, coinvolga tutti i movimenti che in
diverso modo e a diverso titolo e del tutto spontaneamente hanno identificato nella salute, nella
sanità, nella sicurezza, nella promozione della dignità umana la loro ragione di essere e di lotta,
venendo così a formare, anche sul piano ideale, l’articolazione di quello che inizialmente era un
movimento unico, mosso dall’esigenza di far dialogare, interagire e collaborare varie professionalità
e competenze, molteplici saperi e prospettive, al fine anche di costruire una nuova scienza che
avesse al centro l’uomo e la donna nel rigoroso rispetto dei diritti umani, ma non soltanto a parole.
Da qui l’invito a partecipare al congresso di febbraio rivolto a tutti i movimenti che nella
varie realtà di vita e di lavoro, nella scuola così come nella fabbrica, nei servizi così come nei
quartieri, organizzano cittadini/e, lavoratori, lavoratrici, operatori, tecnici e ricercatori intorno ad
obiettivi concreti di difesa della salute e della dignità della persona.
Medicina Democratica nasce come movimento di lotta alla nocività di una organizzazione
del lavoro che si propone di trasformare attraverso lo studio dei cicli produttivi, dei rischi legati alle
diverse esposizioni, dei valori che vengono imposti come universali e naturali. Nasce elaborando un
metodo di intervento basato sulla non delega, sulla nuova alleanza fra lavoratori di fabbrica, tecnici,
ricercatori, studenti e operatori della salute e della prevenzione, e affermando il ruolo centrale della
soggettività operaia e del gruppo organizzato che la esprime, con l’impegno di trasformare le
condizioni della produzione quando queste non risultano rispettose della salute e della dignità
dell’uomo che vi è soggetto, senza accettare vincoli imposti da leggi di mercato, da esigenze di un
supposto giusto profitto o da interessi superiori, affermando che la produzione è per l’uomo non
che l’uomo è per la produzione.
Naturalmente una volta che tali principi di democrazia e di cittadinanza trovino espressione
e realizzazione non è più possibile limitarli, nell’applicazione, all’ambiente di lavoro, ma si
estendono sì naturalmente all’ambiente di vita, di studio, di cura e di assistenza. Da qui la nascita di
svariati movimenti, ciascuno con un ben definito e concreto obiettivo da conseguire, ma tutti
organizzati e operanti con un metodo e secondo principi generali e condivisi quali quelli che già
erano stati posti alla base di Medicina Democratica.
Da questa visione nasce la proposta di articolazione del congresso che abbiamo concepito e
che è illustrata in sintesi nella locandina che accompagna questo invito a partecipare.
Lo svolgimento
Nelle tre giornate ci si propone di procedere come sotto indicato, tenendo conto che
l’obiettivo è quello di fornire un’occasione di incontro alla molteplicità dei movimenti oggi esistenti
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e legati dalla condivisione del metodo dell’intervento e della missione: metodo che privilegia la
disanima critica dei problemi da affrontare e la partecipazione democratica diretta alla
discussione, missione che privilegia l’attenzione alla difesa della salute e della dignità, minacciate
in svariati modi da scelte di mercato e finanziarie che sfuggono a qualsiasi forma di controllo e di
assunzione di responsabilità, con la condiscendenza, più o meno esplicita ed entusiasta, di una
politica sempre più lontana e autoreferenziale.
Lo scopo è anche quello di fornire a quanti per la prima volta verranno in contatto con le
tematiche che dibatteremo, soprattutto i giovani e gli studenti, uno spaccato di una realtà nella quale
è possibile impegnarsi da protagonisti e così sfuggire alla passività dei semplici spettatori.
Il pomeriggio di Giovedì 16 febbraio sarà dedicato all’inquadramento del tema salute e degli
attori che intorno ad essa giocano un ruolo, dei fondamenti costituzionali a cui si fa riferimento
affrontandolo, ma soprattutto dei nuovi attori che devono partecipare per promuovere in concreto
sicurezza e prevenzione.
Da qui la serie degli intereventi previsti:
 a Vittorio Sironi, neurochirurgo e professore di Storia della Medicina all'
Università Milano-Bicocca, il compito di guidare la riflessione sul ruolo che
sempre i medici, almeno coloro che al meglio hanno assolto al loro impegno
professionale, hanno considerato proprio e che li portava ad assumersi una
responsabilità nella denuncia continua di tutte quelle condizioni di vita e di
lavoro che producevano spesso malattie e malessere sociale;
 a Gianni Tognoni, medico, ricercatore farmacologo ed epidemiologo, il
compito di presentare i risultati della sua ricerca intesa a promuovere
l’informazione necessaria a favorire la partecipazione, passando anche
attraverso un nuovo approccio alla metodologia della ricerca epidemiologica;
 a Livio Pepino, magistrato e costituzionalista, il compito di chiarire i
fondamenti costituzionali dell’impegno alla promozione della salute come
valore individuale e bene comune, in ambiente di vita e in ambiente di lavoro,
promuovendo tutte le condizioni necessarie a realizzare quello che viene
universalmente riconosciuto come un diritto dell’uomo;
 a Riccardo Antonini, Lorena Tacco, Claudio Giorno e Carla Cavagna
infine, impegnati a far valere diritti violati dalla mancanza di sicurezza, il
compito di illustrare come sia possibile e necessario mobilitare ed
organizzare i diretti interessati per ottenere il riconoscimento del danno subito
e l’impegno a prendere tutti i provvedimenti necessari, segnatamente quelli di
carattere preventivo, a che tali condizioni non si ripresentino in futuro.
La giornata di Venerdì 17 febbraio sarà interamente dedicata al confronto fra rappresentanti
dei movimenti che avranno inteso rispondere al nostro invito. In mattinata il lavoro si svolgerà in
gruppi di confronto e discussione su:
1. I movimenti, la loro autoorganizzazione e il loro fondamentale ruolo democratico;
2. I diritti da far valere e le modalità di azione per vederli riconosciuti;
3. I beni comuni: che cosa sono e come si possono difendere;
4. Produzione industriale, prevenzione dei rischi, sicurezza ed energia.
Ciascun gruppo sarà guidato da coordinatori con il mandato di favorire il massimo di
interazione, moderando gli interventi e raccogliendo le indicazioni che emergeranno nel corso del
dibattito per preparare, di comune accordo con i partecipanti al gruppo, una sintesi dei lavori svolti
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con le conclusioni raggiunte insieme ad eventuali proposte, il tutto da sottoporre poi a discussione
plenaria.
Sarà da tale discussione che potranno emergere indicazioni per la stesura del documento
conclusivo che ci si propone di stilare come sintesi finale del congresso.
Nel pomeriggio si svolgerà la discussione plenaria, dopo la presentazione delle conclusioni
raggiunte da ciascun gruppo e previa una relazione introduttiva di ampio respiro:
 a Marco Revelli, politologo e allievo di Norberto Bobbio, il compito di
illustrare l’attuale situazione sociale ed economica, le sue cause, i modi per
affrontarla se vogliamo evitare che la democrazia venga compressa e
subordinata ai vincoli finanziari e di mercato imposti come naturali e
insuperabili.
 A Vittorio Agnoletto, medico, già deputato europeo, l'argomento
Globalizzazione e diritto alla salute.
In serata infine verranno presentati in lettura documenti e testimonianze scritte e filmate
utili, soprattutto ai più giovani, a ricostruire la storia della lotta per la salute e la dignità e contro la
nocività del lavoro, con la denuncia delle sue conseguenze, così come sono state e sono ancora
vissute sulla pelle dalle lavoratrici e dai lavoratori.
Nella mattinata di Sabato 18 febbraio saranno presentati interventi brevi su vari temi che
meritano particolare segnalazione per la loro rilevanza e in quanto rappresentano ciascuno un
argomento da approfondire e tradurre in azione pratica in particolari contesti, con particolare
riguardo a quello della formazione universitaria. La modalità scelta di presentazione vuole indurre i
diversi relatori al confronto oltre che facilitare domande e prese di posizione da parte del pubblico.
Lo scopo è anche in questo caso quello di identificare spunti da inserire nel documento finale.
In particolare:
 Luigi Mara, tecnico dell’igiene industriale e del lavoro, e Roberto Carrara,
ingegnere chimico esperto di impiantistica e sicurezza, affronteranno il tema
della formazione alla prevenzione soprattutto di coloro che sono chiamati a
disegnare macchine, ambienti di lavoro, modalità organizzative del lavoro;
 Margherita Napoletano, R.L.S. H. San Raffaele di Milano, affronterà la
tematica della prevenzione e della salute in ospedale;
 Cesare Cislaghi, professore di economia sanitaria, e Alberto Donzelli,
medico, si confronteranno sul tema del finanziamento della sanità, della
promozione della qualità e dell’impegno a sviluppare una vera prevenzione;
 Luca Masera, professore di diritto penale, Felice Casson, magistrato e
senatore della repubblica, Paolo Vineis, epidemiologo spesso nominato
perito per il tribunale, si confronteranno sul tema del riconoscimento di
responsabilità per i danni da lavoro, sulle problematiche della definizione
della relazione causale fra danno ed esposizione e sul ruolo dei periti;
 Luigi Benevelli, medico psichiatra, parlerà infine del tema del disagio
mentale e dell’impegno alla chiusura degli ultimi manicomi rimasti
funzionanti, i manicomi giudiziari.
Segue la locandina del Programma del VII Congresso nazionale
di Medicina Democratica
(Per ragioni organizzative, si chiede cortesemente alle persone che parteciperanno al Congresso di voler
segnalare per e-mail [ Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ], già da ora, a quale Gruppo di Lavoro intendono
partecipare e portare il loro contributo)
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Milano, Dicembre 2011
PARTECIPAZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE
MEDICINA FRA CURA E PREVENZIONE
Congresso nazionale di Medicina Democratica –
Movimento di Lotta per la Salute: Milano 16 – 18 Febbraio 2012
Aula Magna Università degli Studi di Milano
Via Festa del Perdono 7
Giovedì 16 febbraio 2012, ore 14.00 – 18.00
Introduzione: Piergiorgio Duca
Saluti delle autorità: il Rettore, il Preside di Medicina, il Sindaco di Milano, il Presidente della Regione
Lombardia, il Ministro della Salute
Relazioni:
Vittorio Sironi: La responsabilità sociale del medico e della medicina
Gianni Tognoni: Epidemiologia, informazione e partecipazione
Livio Pepino: Salute e Lavoro nella Costituzione della Repubblica
Riccardo Antonini (Assemblea 29 giugno-Viareggio), Lorena Tacco (A.I.E.A., Paderno
Dugnano), Claudio Giorno (Movimento NO TAV Val Susa), Carla Cavagna
(Movimento contro la guerra - NO F 35 di Novara): Organizzare la partecipazione per
promuovere la salute, la sicurezza, i diritti umani, la democrazia
Presentazione dei temi per i Gruppi di Lavoro
Domande e interventi dal pubblico
Venerdì 17 febbraio, ore 9.00 – 13.00
Tematiche dei Gruppi di Lavoro e Coordinatori (*):
a) I movimenti: Carla Cavagna (MD Novara-Verbania), Paolo Fierro (MD Napoli), Marco
Caldiroli (MD Castellanza/Varese), Riccardo Antonini (Assemblea 29 giugno-Viareggio), Valentino
Tavolazzi (MD Ferrara); Claudio Giorno (NO TAV, Val Susa), Antonio Fernando d’Angelo (MD
nazionale);
b) I diritti: Bruna Bellotti (MD Bologna), Walter Fossati, Elisabeth Cosandey, Laura Valsecchi
(MD Milano), Luigi Carpentiero (MD Firenze); Michelangiolo Bolognini (MD Pistoia), Maurizio Loschi
(MD Savona);
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c) I beni comuni: Antonio Valassina (MD Roma), Antonio Muscolino (MD Milano), Lino Balza
(MD Alessandria), Maurizio Marchi (MD Livorno e Val Cecina);
d) La sicurezza e l’energia: Mario Agostinelli (Milano), Angelo Baracca (MD Firenze), Massimo
Cerani, Marino Ruzzenenti (MD Brescia).
(*) Non tragga in inganno la numerosità dei coordinatori dei Gruppi di Lavoro: ognuno di essi porterà
specifici contributi su diverse tematiche (es. dalle lotte contro la guerra e alle produzioni di morte, a quelle
contro gli inceneritori, l’amianto, i cancerogeni, la TAV, il nucleare, gli OGM, le barriere architettoniche;
per affermare la salute mentale, la sicurezza e l’igiene del lavoro, i diritti umani e quelli sindacali, per i beni
comuni…).
Venerdì ore 14.00 – 18.00
Relazione:
Marco Revelli: Diritti, partecipazione e capitale finanziario
Vittorio Agnoletto: Globalizzazione e diritto alla salute
Pape Diaw – Rappresentante della comunità senegalese di Firenze
Presentazione e discussione in plenaria dei risultati dei lavori di gruppo
Domande e interventi dal pubblico
Venerdì ore 20.30
PER NON DIMENTICARE: VOCI DAL PASSATO, VOCI DAL SILENZIO
Benedetto Terracini, Enzo Ferrara, Maria Luisa Clementi:
lettura di scritti di Giulio Alfredo Maccacaro,
di lavoratori ETERNIT e dell’ACNA di Cengio,
di migranti (da parte di Francesca Contini, Max Toffalori – attori)
Filmato sul pensiero e l’opera di Giulio A. Maccacaro
Sabato 18 febbraio 2012, ore 9.00 – 14.00
TAVOLA ROTONDA
Promuovere partecipazione e responsabilità
in ambiente di lavoro e di vita, e nel servizio sanitario
Luigi Mara, introduce:
Formare alla prevenzione (Roberto Carrara, MD Milano), Prevenzione e Salute in ospedale (Margherita
Napoletano – RLS H. San Raffaele – Milano), Finanziamento della sanità e promozione della qualità
(Cesare Cislaghi e Alberto Donzelli), Lavoro e perdita della salute dei lavoratori (Luca Masera), Società
e disagio mentale: la campagna per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari e contro la contenzione
(Luigi Benevelli), Magistratura e periti fra i diritti della difesa e quelli degli offesi (Felice Casson e Paolo
Vineis).
Conclusioni incentrate sulle seguenti principali tematiche
Elaborazione di proposte e promozione di inziative attraverso la partecipazione dei diretti interessati, sui
luoghi di lavoro e in ogni dove della società, per affermare: la prevenzione dei rischi lavorativi ed extralavorativi,
ovvero per affermare la salute e l’ambiente salubre; una medicina rinnovata; il diritto al lavoro
nel pieno rispetto dei diritti sindacali e costituzionali; il rigoroso rispetto dei diritti umani contro ogni
forma di esclusione, emarginazione, discriminazione e razzismo, in altri termini per affermare la
democrazia nella sua più estesa accezione.
Dopo le conclusioni, sempre sabato, alle ore 15, si riuniranno gli aderenti a
Medicina Democratica per gli adempimenti statutari: elezione del presidente, dei due vice presidenti,
del direttivo nazionale e per definire il programma per il prossimo triennio.