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Discarica di Scapigliato: 330 milioni di euro al Comune di Rosignano

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DISCARICA DI SCAPIGLIATO 1982/2012

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stop al rigassificatore Edison a Rosignano PDF Stampa E-mail

Al Governo della Repubblica

-Luigi di Maio Vice Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico.  Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.   Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. '; document.write( '' ); document.write( addy_text1722 ); document.write( '<\/a>' ); //--> Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

-Sergio Costa Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

- Danilo Toninelli Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti                       Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

- Giulia Grillo Ministra della Salute                        Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

E p.c. al  Sindaco del Comune di Rosignano M.mo  Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Oggetto: Progetto Edison di rigassificatore di GNL a Rosignano (LI). Richiesta di cancellazione definitiva.

La soc. Edison sta tentando dal 2002 di imporre alla comunità di Rosignano un rigassificatore di GNL per 8 miliardi di metri cubi l’anno, appoggiandosi sulle strutture esistenti dello stabilimento Solvay e in parte proponendo la costruzione ex-novo dei serbatoi  e del rigassificatore. Tutti i governi della Repubblica, da Prodi a Gentiloni, passando per quello di Berlusconi, che ebbe un ruolo particolarmente attivo con il ministro Matteoli – di origine locale – hanno appoggiato il progetto, mentre la Regione Toscana gli preferì nel 2004 quello galleggiante proposto da OLT Lng a  Livorno.

La Provincia di Livorno finchè è esistita si è espressa contro il progetto, mentre il Comune di Rosignano ha tenuto un atteggiamento altalenante negli anni, fino ad arrivare ad una presa di posizione negativa, annunciando anche il ricorso al TAR contro il decreto del Ministero dell’Ambiente  215 del 14.7.17.

Nel frattempo il rigassificatore OLT è stato quasi sempre vuoto, dalla sua entrata in funzione (fine 2013), godendo tuttavia di incentivi statali per 45 milioni di euro negli anni 2013/2014, addirittura 80,3 milioni di euro nel 2015, 92 milioni di euro nel 2016 e 97 milioni di euro nel 2017.

Tornando al progetto Edison,  la popolazione e le categorie economiche  si sono sempre espresse contro il progetto, visto come preclusivo di qualsiasi altro tipo di sviluppo per il territorio comunale, che fatica a riconvertirsi verso il turismo, dopo aver subito per circa un secolo l’impatto devastante dello stabilimento Solvay: non solo spiagge e mare bianco, ma anche morie di pesci, fughe di cloro ed ammoniaca, movimentazione di navi etileniere, alti consumi d’acqua dolce ed altro.

Un gruppo di cittadini riusciva a fine 2005 ad ottenere anche l’ammissione di un referendum propositivo, previsto dallo Statuto comunale, ma bloccato dal TAR di Firenze per ricorso di Edison. Si vanificava, ed  è a tutt’oggi vanificato il dettato del Trattato di Aarhus, recepito dall’Italia, che prescrive un larga partecipazione pubblica alle decisioni riguardanti progetti così rilevanti.

Recentemente anche il governo Gentiloni-Calenda frenava sui rigassificatori, con una revisione della SEN: il documento di Strategia Energetica Nazionale (SEN 2017) firmato e presentato dai ministri Calenda e Galletti il 10 novembre il cui avviso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 288 del  11 dicembre 2017 a pag. 27. Il nuovo documento, che definisce le linee della strategia energetica dell’Italia fino al 2030 afferma tra l’altro a pag 160   che:
“A seguito di ulteriori approfondimenti successivi ai risultati della consultazione l’ipotesi originariamente prevista di promuovere la realizzazione nel breve termine di 4 miliardi di metri cubi di capacità di rigassificazione addizionali con garanzie a carico del sistema… è stata valutata non necessaria in questa fase…”

Si ritiene che abbiano pesato su questa “frenata” i minori consumi e d’altra parte anche gli alti incentivi che lo stato ha garantito finora, nonostante il parzialissimo utilizzo dei rigassificatori esistenti.

Visto tutto quanto sopra, con la presente si chiede che il progetto Edison, inutile, costoso per le casse pubbliche e pericoloso per l’economia locale e per la sicurezza dei cittadini, sia definitivamente cancellato dal Governo della Repubblica in nome del bene comune, che deve prevalere sull’interesse privato.

16.1.19