Sei morti molto giovani nella nostra zona negli ultimi sei mesi
Sunil Coroni di 35 anni, Rosignano, dipendente Solvay, ucciso da “una brutta malattia” (Tirreno 26.6.11)
Alessandro Cavallini di 14 anni, Cecina, studente, ucciso “da una malattia che non ti lascia scampo” (Tirreno 18.10.11 e seguenti)
Francesca Moscatelli di 41 anni, Rosignano, educatrice, uccisa “da una tremenda malattia” (Tirreno 4.11.11)
Massimiliano Saitta di 31 anni, Follonica, vigile del fuoco ed atleta, ucciso da una ricaduta di leucemia (Tirreno 3.12.11)
Valentina D'Angelo di 29 anni, Livorno, psicologa e catechista, morta per un linfoma (Tirreno 11.12.11)
Matteo Bianchi di 14 anni, Rosignano, studente, morto di leucemia il 12.12.11.
Queste sono solo le persone morte giovani di cui siamo a conoscenza. Ci sembrano già tantissime, ma potrebbero essere anche di più, delle quali non siamo a conoscenza.
Ma soprattutto crediamo che debbano indurre tutta la società locale ad una profonda ed onesta riflessione sulle cause di queste morti premature, lasciando definitivamente da parte “il destino”, crudele o meno.
Quanto in queste morti è responsabile l'inquinamento? Ad esempio atmosferico, ma anche dell'acqua e dei suoli, elettromagnetico, alimentare, lavorativo ?
Queste morti non dovrebbero richiamare l'attenzione, molta di più della pochissima dedicata loro finora, sui recenti studi epidemiologici del CNR sugli effetti della geotermia, e l'altro sulla diffusione delle rocce ofiolitiche (gabbriccio) contenenti cromo e amianto ?
Queste morti non dovrebbero entrare con forza nello studio epidemiologico annunciato nel maggio scorso in Consilio comunale a Livorno, con una particolare attenzione alle morti per fasce d'età ?
Già si sa che la mortalità giovanile è in netta crescita in Italia (quella infantile è doppia rispetto alla media europea), e che l'aspettativa di vita in salute è in diminuzione, nonostante la crescita della vita media.
Ora occorre fare uno sforzo di serietà ed onestà, niente affatto scontato, per indagare le cause reali, ambientali, di queste morti premature, che sono un sintomo fondamentale della caduta complessiva della salute popolare.
13.12.11 Maurizio Marchi
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