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Lettera di 165 medici della Valdera contro il gassi-inceneritore di Pontedera PDF Stampa E-mail

Lettera dei medici della Valdera

Pubblichiamo la lettera inviata agli amministratori da 165  medici del nostro territorio, riguardante i pericoli derivanti dall'incenerimento dei rifiuti.

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Al Presidente della Provincia di Pisa ed ai Signori Sindaci

Con questa lettera intendiamo rivolgere a tutti Voi un caloroso appello per un’ulteriore, opportuna riflessione sul problema dell'impianto di trattamento termico dei rifiuti, presentato con il nome di dissociatore molecolare o DM-Energy, che si vorrebbe costruire alla periferia della città di Pontedera in loc. Gello.

Visto il rinvio del progetto, ancora per un anno, avrete più tempo per valutare quale possa essere l'impatto sanitario degli impianti di incenerimento e impostare un piano di gestione dei rifiuti che comprenda alternative che non mettano a rischio la salute dei vostri cittadini.

 Pur non essendo competenti in campo impiantistico, sappiamo infatti che, sulla base della legislazione vigente, impianti di questo tipo sono da considerare impianti di incenerimento a tutti gli effetti. D'altra parte, in linea del tutto generale, si tratta di impianti caratterizzati dallo stesso tipo di materiali in ingresso - i rifiuti – e dallo stesso tipo di prodotti in uscita al termine del trattamento: scorie, ceneri pesanti, ceneri volatili, residui del trattamento dei fumi ed emissioni in atmosfera di materiale particolato e di gas.

 Pertanto, in assenza di prova contraria, che d'altra parte non può esistere trattandosi di impianti sostanzialmente sperimentali, dobbiamo presumere che gli effetti sulla salute della popolazione siano analoghi a quelli conosciuti per gli inceneritori propriamente detti.

 

 

 Possiamo assicurarvi che esiste una copiosissima letteratura sia nazionale che internazionale sui danni alla salute causati da questi impianti (tumori, malattie disormonali, disturbi dell'immunità, malattie polmonari e cardiocircolatorie ecc).

Ecco allora che per un medico, non per mero ideologismo, ma in nome del giuramento fatto, diventa imperativo interpretare non solo il ruolo professionale di curante ma ancor prima quello di interprete della prevenzione fin dove possibile ( art. 5 del nuovo Codice Deontologico; "il medico è tenuto a considerare l'ambiente nel quale l'uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini. Il medico favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione e di tutela della salute nei luoghi di lavoro e di promozione della salute individuale e collettiva").

 Con l'incenerimento di rifiuti si liberano nell'aria e conseguentemente sul suolo una pericolosa serie di sostanze chimiche inquinanti. Vogliamo ricordare come qualsiasi sostanza inquinante – una volta prodotta – finisca inevitabilmente, pur se con tempi e modalità diverse, nella catena alimentare e che all'apice della stessa si trovano i neonati nutriti con latte materno.

 Allo stato dei fatti tutti gli impianti attualmente in funzione sono da considerarsi moderni inceneritori: ebbene, non esiste alcuna prova che essi siano innocui, mentre si accumulano segnali tutt'altro che rassicuranti. Si rincorrono numerose le notizie sugli esiti preoccupanti delle analisi compiute sulle diossine e PCB trovati nei polli, nelle uova, nei pesci e in altri animali nei pressi all'inceneritore di Montale a Pistoia. Impianti di incenerimento sotto inchiesta della magistratura o comunque problematici sono all’ordine del giorno nel nostro paese: da Massafra a Terni, da Pietrasanta a Montale, da Colleferro a Modugno, fino al “famoso” inceneritore di Brescia - spesso portato ad esempio dai politici - che ha visto numerose aziende agricole dislocate in sua prossimità con il latte fuori norma per i valori di diossine e PCB.

I Sindaci della vicina Versilia si trovano ad oggi nella condizione contraria alla vostra, a dover richiedere una proposta di indagine proprio per valutare se l'aumento di tumori ed eventi ostetrici avversi che si è verificato sul loro territorio negli ultimi anni possa essere messo in relazione all'esposizione delle emissioni del loro inceneritore.

 

Gli impianti di incenerimento rientrano fra le industrie insalubri di classe I in base all'articolo 216 del testo unico delle Leggi sanitarie (G.U. n. 220 del 20/09/1994,129).

La formazione degli inquinanti dipende, oltre che dal materiale combusto, dalla mescolanza assolutamente casuale delle sostanze nei forni, dalle temperature di combustione e soprattutto dalle variazioni delle temperature stesse che si realizzano nei diversi comparti, come è stato descritto anche recentemente, e ciò vale anche per l'impianto che si vorrebbe costruire in questo territorio.

 

Fra gli inquinanti emessi dagli inceneritori possiamo distinguere le seguenti grandi categorie:

Particolato inalabile (PM10), Particolato fine (PM2.5) e Nanoparticolato (inferiore al decimo di micron). Il nanoparticolato, non essendo trattenuto nè dai filtri degli impianti (per le nanopolveri non esistono sistemi di captazione efficaci), nè da quelli dell'albero respiratorio, si comporta come una spugna per le sostanze inquinanti e, una volta inalato, le veicola direttamente nel sangue determinando reazioni infiammatorie croniche a carico di svariati sistemi come il cardiocircolatorio e il neurologico.

Metalli pesanti, e i temibili VOC. Quand'anche nella fase pirolitica del trattamento queste ultime molecole venissero degradate a composti più semplici, esse si possono riformare nelle fasi successive, a seguito di reazioni secondarie, come è stato dimostrato per altri impianti.

I VOC sono in gran parte estremamente tossici (agiscono legandosi ai recettori nucleari e alterando la trascrizione genetica determinano patologie endocrine, riproduttive, immunitarie ed oncologiche) e molti liposolubili (per questo più tossici per le donne e di conseguenza per feti e neonati). Fra questi ve ne è un gruppo denominato Persistent Organic Pollution (POP), cui fanno parte furani, diossine e PCB, tipicamente emessi da inceneritori, che sono estremamente persistenti e bioaccumulabili (con la Convenzione di Stoccolma del 2001 il nostro Paese ha preso l'impegno di perseguire l'obiettivo di eliminarne o quantomeno ridurne la dispersione nell'ambiente).

Le conseguenze esplicate da ciascuno di essi possono essere diverse e più gravi in relazione alla predisposizione individuale e alle varie fasi della vita e sono soprattutto pericolose per gli organismi in accrescimento.

Altrettanto preoccupante è la presenza dei metalli pesanti nelle emissioni di questi impianti. Anche il recente studio " Patos" della regione Toscana - che ha raccolto e tipizzato il particolato atmosferico di diverse centraline dislocate nel territorio - attribuisce la maggior variabilità di metalli pesanti riscontrata a Montale, territorio rurale, proprio alla presenza di un impianto di incenerimento per varie tipologie di rifiuti.

Arsenico, Berillio, Cadmio, Cromo, Nickel, sono cancerogeni certi (IARC 1) per polmone, vescica, rene, colon, prostata; Mercurio e Piombo sono classificati con minor evidenza dalla IARC (livello 2B) ed esplicano danni soprattutto a livello neurologico e cerebrale provocando difficoltà dell'apprendimento, riduzione del quoziente intellettivo (QI), iperattività nei bambini.

L'impianto previsto, non solo non farebbe eccezione, ma costituirebbe anzi una sorgente emissiva di metalli pesanti in particolare per la presenza, tra i rifiuti trattati, di car-fluff. Sotto questo profilo, il trattamento termico operato dall'impianto rischia di rendere maggiormente biodisponibili e quindi più pericolosi per la salute i metalli pesanti presenti nei materiali d'ingresso.

 

L'enorme dimensione di questo inceneritore neutralizza eventuali migliorie di abbattimento degli inquinanti e per tale motivo la massa dei tossici aerodispersibili probabilmente supererà di gran lunga gli inceneritori più anacronistici ma più piccoli.

 

Considerare l'incenerimento come pratica virtuosa per smaltire i rifiuti vuol dire mistificare la realtà e ignorare studi allarmanti sull’alta incidenza tumorale nelle aree prossime ad inceneritori che riguardano non solo l’Italia, ma anche la Francia e l’Inghilterra («Etude d’incidence des cancers à proximité des usines d’incinération d’ordures ménagères» 2008 Secrétariat du Département santé environnement, Institut de veille sanitaire 12 rue du Val d’Osnes 94415 Saint-Maurice Cedex; “The Health Effects of Waste Incinerators” 4th Report of the British Society for Ecological Medicine Second Edition June 2008). A questo proposito si segnala l'ennesimo recentissimo studio condotto nell'area di ricaduta dell'inceneritore di Besancon dove si osserva una correlazione statisticamente significativa fra concentrazioni seriche di sostanze diossino-simili e PCB ed insorgenza di linfoma Non-Hodgkin. Studi di cui sarete sicuramente a conoscenza e per i quali rimaniamo a disposizione per fornivi il materiale se vi necessita.

 

Inoltre Vi invitiamo per il noto "principio di precauzione" ad un uso prudente ed il più possibile informato del vostro potere decisionale (il testo della Costituzione Europea all'art. 111-233 puntualizza "tutte le situazioni in cui si identifichi un rischio ma non vi siano prove scientifiche sufficienti a dimostrarne la presenza o l'assenza, o a determinare adeguati livelli di protezione").

E' qui necessario ribadire che il "principio di precauzione" non si basa sulla disponibilità di dati che provino la presenza di un rischio, bensì sulla mancanza di dati che garantiscano l'assenza di tale rischio (tale principio vale ancor di più se le evidenze epidemiologiche esistono e sono numerose come nel nostro caso).

 

Una buona occasione per fare Prevenzione Primaria è, a nostro avviso, quella di scegliere metodi di gestione dei rifiuti alternativi all'incenerimento, evitando di costruire impianti che emettono pericolosi inquinanti.

 

Del tutto recentemente questo concetto di semplice ed immediato buon senso è stato con forza ripreso dal Prof. David Kriebel della Health Environment School del Mussachussets, che sulla rivista Occup. Environ. Med. commentando un'indagine condotta da ricercatori dell'Università di Lione, in un'area in cui sono attivi 21 inceneritori (indagine che ha evidenziato rischi statisticamente significativi di gravi malformazioni urogenitali fino quasi a sei volte l'atteso in relazione all'esposizione a diossine emesse dagli impianti) letteralmente ha affermato:

“ Lo studio Cordier suscita serie preoccupazioni in relazione ai rischi per la salute dovuti alle emissioni di impianti urbani di incenerimento di rifiuti. Questo dato, combinato con l'evidenza di altri effetti negativi di questa tecnologia, dovrebbe essere di per sé determinante nella scelta della gestione dei rifiuti. Infatti oltre ad essere molto pericolosi per la salute, tali impianti:

1) provocano la produzione di ceneri pesanti e scorie tossiche comunque da smaltire;

2) contribuiscono al riscaldamento globale;

3) ma soprattutto impediscono la riduzione dei rifiuti e il riciclaggio, poiché una volta che questi impianti costosissimi sono stati costruiti, i gestori vogliono avere garantita una sorgente continua di rifiuti per alimentarli”.

 

Noi, in qualità di medici curanti, possiamo limitarci a tentar di contenere i danni, tagliando i rami dell'albero delle patologie mediate dagli inquinanti, in molti casi senza riuscirvi, voi dovreste agire sulle sue radici, evitando che tali patologie insorgano.

E noi siamo qui a ricordarvi che solo agendo sulle radici, potremo sperare di arginare le patologie che devastano le vite di tutti noi e dei nostri cari.

 

Sotto questo profilo appare moralmente inaccettabile creare le condizioni per esporre la popolazione a rischi assolutamente evitabili.

Non vogliamo ulteriormente dilungarci sul descrivere le alternative all'incenerimento dei rifiuti basate su processi di trattamento a freddo e su processi che limitino i conferimenti in discarica, i quali riteniamo dovranno costituire l'unica strada da perseguire fin da subito.

 

Potreste commettere un grave errore "amministrativo" con conseguenze sanitarie incalcolabili per i prossimi decenni, mettendo a rischio un territorio, il nostro, con ampie aree dedicate all'agricoltura e all'allevamento. Ciò comporterebbe una fonte di rischio alimentare ulteriore sia per la popolazione della zona sia per la popolazione distante che facesse uso di prodotti locali.

Battersi per un'etica dell'ambiente – oggi più di ieri - significa salvaguardare la propria e l'altrui vita, sollecitare nuove e più importanti idealità di sviluppo solidale e sostenibile e soprattutto rispettare le generazioni future.

 

L'etica della responsabilità che ci spinge a scrivere questa lettera deve essere la stessa che vi guida verso una irrinunciabile difesa degli interessi della salute della comunità senza cedimenti inopportuni alle logiche finanziarie.

 

Rivolgendoci alle S.V. come Amministratori e Sindaci, "primi responsabili della salute dei cittadini", ma anche come padri e madri di famiglie residenti nella Valdera, abbiamo voluto chiarire le motivazioni scientifiche e deontologiche che ci hanno indotto alla sottoscrizione di questa lettera.

 

Febbraio 2011

 

 

 

AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI PISA

Andrea Pieroni

 

AI SINDACI DELL'UNIONE VALDERA

Corrado Guidi                     Sindaco di Bientina

Roberto Serafini                 Sindaco di Buti

Thomas D'Addona             Sindaco di Crespina

Francesca Mancini            Sindaco di Chianni

Giorgio Vannozzi               Sindaco di Casciana Terme

Lucia Ciampi                      Sindaco di Calcinaia

Filippo Fatticcioni              Sindaco di Capannoli

Ivan Mencacci                    Sindaco di Lari

Fabio Tedeschi                  Sindaco di Lajatico

Alberto Falchi                     Sindaco di Palaia

Silvano Crecchi                  Sindaco di Peccioli

Alessandro Ceccarelli      Sindaco di Ponsacco

Simone Millozzi                  Sindaco di Pontedera

Maria Antonietta Fais        Sindaco di Terricciola

David Turini                        Sindaco di Santa Maria a Monte

 

Umberto Marvogli               Sindaco di Castelfranco

 

Per conoscenza:

 

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA

Enrico Rossi

 

AL PREFETTO DELLA PROVINCIA DI PISA

Antonio De Bonis

 

AI SINDACI DEI COMUNI LIMITROFI A QUELLI DELL'UNIONE VALDERA

Moreno Franceschini         Sindaco di Cascina

Marco Filippeschi                Sindaco di Pisa

Carlo Carli                            Sindaco di Fauglia

Lorenzo Bacci                      Sindaco di Collesalvetti

Bruno Possenti                    Sindaco di Calci

Osvaldo Ciaponi                 Sindaco di Santa Croce

Alessandra Vivaldi             Sindaco di Montopoli

Juri Taglioli                          Sindaco di Vicopisano

Paolo Panattoni                  Sindaco di San Giuliano Terme

 

Elenco dei 165 medici firmatari della lettera appello contro l’inceneritore (in ordine alfabetico):

 

1 ARAGOSA ANTONIO Medico di famiglia Pontedera

2 ARMILLOTTA NICOLA Radiologo Pontedera

3 AZZARELLI ANDREA Cardiologo Gello

4 BALDACCI CHIARA Medico presso Clinica Ostetrica Pisa

5 BALDACCI MASSIMO Medico Generico Ponsacco

6 BALDI PATRIZIA Anestesista AUOP

7 BARTOLOTTO ALESSANDRA Diabetologa Pisa

8 BASSI AGOSTINO Medico di famiglia Castelfranco

9 BATTINI LORELLA Ginecologo Fornacette

10 BERNARDI FRANCESCA Ginecologo e Medico prenatale Pontedera

11 BIGLIAZZI GUIDO Medico oculista Treggiaia

12 BIMBI SAURO Medico di famiglia Castelfranco

13 BIVER PASCAL Neonatologo Pisa

14 BOCCI SERGIO Medico DEU USL 5

15 BOLDRINI ANTONIO Direttore Neonatologia Pisa

16 BONUCCELLI ALESSANDRO Ginecologo S. Lucia

17 BOTTONE PIETRO Ginecologo AOP

18 BULLERI ALESSANDRA Radiologa Pisa

19 CADUTO JOSAFAT Medico di famiglia Castelfranco

20 CALDERAZZI ANDREA Professore Associato di Radiologia Pisa

21 CAPPELLI NICOLA Professore Associato di Ginecologia ed Ostetricia Pisa

22 CAPRAI SILVIA Pediatra Pontedera

23 CARAMELLA DAVIDE Direttore Radiologia Pisa

24 CARMIGNANI ARIANNA Ginecologo AOP

25 CARUSI ALESSIA Odontoiatra Ponsacco

26 CARUSI FILIPPO Odontoiatra Ponsacco

27 CASTELLANI CECILIA Ginecologo S. Lucia

28 CECCHETTI RICCARDO Reumatologo Gello

29 CECCHI MARTINA Medico presso Clinica Ostetrica Pisa

30 CELA VITO Ginecologo AOUP

31 CETANI FILOMENA Endocrinologa Pisa

32 CHATZIANAGNOSTOU KYRIAZOULA Diabetologo CNR Pisa

33 CHIARADIA PAOLO Specialista in Medicina Interna USL 5 - S.Lucia

34 CIARDELLI MASSIMILIANO Neonatologo presso AOUP

35 CINI STELLA Pneumologo Lari

36 COMITE CLAUDIO Anestesista Pisa

37 COSIO STEFANIA Ginecologo oncologo Pisa

38 CUBEDDU ALESSANDRA Medico presso Clinica Ostetrica Pisa

39 CUTTANO ANTONIO Pediatra presso Neonatologia di Pisa

40 D'ACUNTO ANTONIO Ginecologo Pisa

41 DANI LUCIA Nefrologa Pontedera

42 DE PASQUALE LUCIANA Neuropsichiatra Pisa

43 DE RUGGERO ALESSANDRO Ginecologo AOUP

44 DEL SARTO GIULIANA Medico di famiglia Castelfranco

45 DEL TACCA MARIO Direttore Farmacologia Università di Pisa

46 DERI FABIO Medico di medicina generale Pontedera

47 DI BERNARDINO OLGA Medico presso Clinica Ostetrica Pisa

48 FACCHINI VIRGILIO Ex Direttore II Divisione Ostetricia Pisa

49 FALASCHI MANOLA Medico di base Collesalvetti

50 FORNARI LETIZIA Ginecologo AOP

51 FRESCHI LETIZIA Medico presso clinica ostetrica Pisa

52 FRUZZETTI FRANCA Ginecologo AOUP

53 FULCERI ANSELMO Ginecologo AOP Fornacette

54 FUSTAINO LOREDANA Chirurgo Oncologia della mammella Pisa

55 GADDUCCI ANGELO Direttore Oncologia Ginecologica AOUP

56 GAFFORIO LUCA Ginecologo Ponsacco

57 GALEOTTI ELSA Anestesista Pontedera

58 GAMBACCIANI MARCO Ginecologo AOUP

59 GARETTI GIAN LUCA Medico di base - ISDE

60 GARGINI ANTONIO Ginecologo Calci

61 GARIBALDI SILVIA Medico presso Clinica Ostetrica Pisa

62 GENAZZANI ANDREA Direttore della Clinica Ostetrica I Pisa

63 GERBI NICOLA Medico generale e specialista in Medicina del lavoro - Cascina

64 GHIADONI LORENZO Internista presso Clinica Medica Pisa

65 GHILLI MATTEO Pediatra Neonatologia Pisa

66 GHIO ALESSANDRA Diabetologa Pisa

67 GHIRRI PAOLO Neonatologo Pisa

68 GIACONI CLAUDIA Radiologa Cascina

69 GIANNINI ANDREA Medico presso Clinica Ostetrica Pisa

70 GIUNTINI ARIANNA Ginecologo Capannoli

71 GIUSEPPE RUGGERO Medico di Medicina generale Ponsacco

72 GIUSTARINI SANDRA Medico di Medicina generale Pontedera

73 GIUSTI GIULIANO Professore Associato Ginecologia Università Pisa

74 GRANA MARIA Direttore Anestesia e Rianimazione AOUP

75 GRANCHI MARCO Pediatra convenzionato Gello

76 GRENCI ROBERTO Medico di medicina generale Ponsacco

77 GUAZZELLI GIORGIO Direttore Ginecologia e Ostetricia Pontedera

78 GUERRINI LAURA Pediatra neonatologo AOUP

79 GUIDI ALESSANDRA Nefrologa San Miniato

80 LACARIA EMILIA Diabetologa Pisa

81 LAMBARDI ALESSIO Medico DEU Ponsacco

82 LAZZERESCHI MICHELE Radiologo Pontedera

83 LEVANTI SALVATORE Ginecologo Pisa

84 LIUT MARTINA Ginecologo Pontedera

85 LOPRIENO GREGORIO Tossicologo dell'ambiente e spec. di Igiene e med. prevenzione

86 LORENZETTI FULVIO Chirurgo plastico AUOP

87 LUTI LAURA Oncoematologa pediatrica AOUP Pontedera

88 MACELLONI ROBERTO Geriatra Gello

89 MAGGIORE GIUSEPPE Direttore della Pediatria II Pisa

90 MAGNANI AMERIGO Odontoiatra S. Lucia

91 MAGNANI ROBERTO Odontoiatra S. Lucia

92 MASI FRANCESCA Psicologa Ponsacco

93 MASSEI PIETRO Medico Convenzionato - Reumatologo Ponsacco

94 MASULLO MARIAGRAZIA Radiologa Pisa

95 MAZZANTIN GIUSEPPE Guardia medica Ponsacco

96 MENICHINI ELISABETTA Odontoiatra Ponsacco

97 MENICHINI GIOVANNI Dermatologo Cenaia

98 MERLINI SARA Medico Peccioli

99 MONICELLI ANTONIO Odontoiatra Vicopisano

100 MORETTO CARLO Chirurgo Addominale Cisanello Pisa

101 MORGANTINI GIOVANNA Medico psicoterapeuta Gello

102 MORINI PAOLO Ginecologo AOUP

103 NACCARATO GIUSEPPE Professore associato di Anatomia Patologica Pisa

104 NARDINI VINCENZO Direttore Anatomia Patologica III AOUP

105 NINNI ELENA Odontoiatra Ponsacco

106 NINNI FILIPPO Medico presso clinica ostetrica AOUP

107 ONETTO FEDERICA Geriatra Livorno

108 ORSINI STEFANO edico di medicina generale Ponsacco

109 PAGANO CALOGERO Guardia Medica Ponsacco

110 PALATRESI RICCARDO Medico di medicina generale Vinci

111 PAOLICCHI ALESSANDRO Radiologo AOUP Pontedera

112 PARAGLIOLA TERESA Medico DEU e Geriatra Pisa

113 PARDELLI ISABELLA Anestesista AOUP

114 PARDOSSI ROMANO Medico di famiglia Pardossi Calcinaia

115 PAZZAGLIA MICHELA Geriatra Latignano

116 PECENCO SILVIA Dermatologa Cascina

117 PELLEGRINETTI GRAZIELLA Neonatologa Pisa

118 PENNO GIUSEPPE Diabetologo Pisa

119 PERRINI VITO Medico presso anestesia e rianimazione AOP

120 PERUTELLI ALESSANDRA Ginecologo AOUP Pisa

121 PIAGGESI LAURA Ginecologa Ospedale Pontedera - S. Lucia

122 PICCINI FRANCESCA Anestesista AOUP

123 PISANESCHI SILVIA Medico presso Clinica Ostetrica

124 PISTOLESI SONIA Medico di famiglia Pontedera

125 POLITI SABINA Diabetologa Pisa

126 PUGLIESE MARCO Pediatra Convenzionato

127 RAGONI EDO Medico di Medicina generale Fornacette

128 RAVAGLI SUSANNA Specialista in Psichiatria c/o Sert Pontedera - Cascina

129 RICCERI WALTER Medico di distretto

130 ROCCHI VALERIA Reumatologa Pisa

131 ROMANI MAURIZIO Medico omeopata Firenze

132 RONCELLA MANUELA Direttore Chirurgia oncologica mammella Pisa

133 ROSSETTI ELENA Chirurgo oncologia della mammella Pisa

134 ROSSI ANNA MARIA Cardiologa Gello

135 RUGGERO GIUSEPPE Medico di Medicina generale Ponsacco

136 SALERNO MARIA GIOVANNA Direttore Unità Operativa Ostetricia e Ginecologia II Pisa

137 SALVADORI TIZIANA Medico Chirurgia Estetica Cenaia

138 SANSONE ENZA Ginecologo AOUP

139 SARDI MANUELA Medico di Medicina generale Cenaia

140 SCACCIATI FABIO Medico convenzionato immunoematologo Gello

141 SCARPELLINI PIETRO Psichiatra Cenaia

142 SCAVELLO ANGELA Anestesista AOUP

143 SIGALI EMILIO UMBERTO Neonatologo AOUP

144 SIMI GIOVANNA Medico presso Clinica Ostetrica Pisa

145 SIMONCINI TOMMASO Professore associato Ginecologia Università di Pisa

146 SPINETTI ADRIANA Ginecologa Livorno

147 SPIRITO NICOLETTA Medico presso ginecologia Pisa

148 SPISNI LAURA Direttore DEU Ospedale Lotti Pontedera

149 SQUARCINI GIULIANO Cardiologo Pontedera

150 TAPONECO FABIO Ginecologo AOUP

151 TAVELLA NICOLA Medico convenzionato SSN specialista in Ginecologia Pontedera

152 TEDESCHI ANNA UO diabetologia e malattie metaboliche Cisanello

153 TERRANOVA GIUSEPPINA UO Governo clinico e UO Medicina legale USL5

154 TESI MASSIMO Medico di famiglia Montopoli

155 TOGNARELLI PAOLO Anestesista Gello

156 URBANI CLAUDIO Endocrinologo Cisanello - Castelfranco

157 URBANI PAOLO Medico di Medicina generale e del Lavoro Castelfranco

158 VALENTINO VALERIA Ginecologo Pisa

159 VANNI GLORIA Medico di Medicina generale Pontedera

160 VESTRI SIMONA Medico di base Cascina

161 VIGOTTI MARIA ANGELA Ricercatrice CNR ISDE Pisa

162 VIRDIS AGOSTINO Cardiologo presso Clinica Medica Pisa

163VOLPE LAURA Diabetologa Pisa

164 VUERICH MARCO Neonatologo AOUP

165 ZANCA GIULIA Medico presso Clinica Ostetrica Pisa

 

 

Pubblicato Martedi 01 Marzo 2011 - 11:25 (letto 203 volte)

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